Dedicato alle donne che non distolgono lo sguardo di Francesca Paci

Dedicato alle donne che non distolgono lo sguardo UN LIBRO ALGI0RN0 Dedicato alle donne che non distolgono lo sguardo Francesca Paci DEDICATO alle donne coraggio che hanno imparato dalle madri e prima ancora dalle nonne a prendere in mano il proprio destino per deviarlo dalla strada della difficile sopravvivenza. A Sara D'Mello, che gestisce una specie di oratorio per le ragazzine della baraccopoli indiana Kamathipura, il più grande bordello di Bombay. Figlie di prostitute introdotte all'età di otto armi al mercato del sesso che impiega 6500 dei 58 mila abitanti del quartiere. A Almida, maestra improvvisata per i bambini della favela di Salvador de Bahia, dove il futuro promette fame, malattie, colla da sniffare anelando all'oblio. Alle ragazze congolesi che mescolano olio di palma e soda caustica per preparare il sapone, introvabile nella Kinshasa devastata dalla guerra. L'hanno chiamato Télema, che nel dialetto locale vuol dire «alzati in piedi». Sono le protagoniste di1 libro di Mariapia Bonanate, Donne che cambiano il mondo (Mondadori). Etty, Laura, Clarita, Odile. Soldatesse di pace negli avamposti della sconfitta dell'uomo. Nel Mozambico martoriato dall'Aids, con una speranza di vita di soli 35 anni. Tra i vicoli periferici delle nostre metropoli che contrappongono marginalità e droga all'avanzata trionfale delle umane sorti e progressive. Laggiù, nelle «trincee di polvere e fango, rifiuti e odori nauseabondi, dove l'infanzia non esiste vi;,™,.;.,! ..m.. perché la miseria rende iminnh già vecchi! neonati». Mariapia Bonanate le ha incontrate una dopo l'altra, quattordici amiche che senza conoscersi lavorano allo stesso progetto rivoluzionario. Non l'ambizione programmatica di voler cambiare il mondo. Ma l'umiltà di farlo giorno per giorno, senza proclami, con la tenacia che nasce dalla consapevolezza d'essere il tassello di un puzzle più grande. L'eroismo quotidiano non assolve le responsabilità della Storia, che all'alba del nuovo millennio conta un miliardo e 1 M) « \Mfìt \N(»HMariapia BonanDonne che camil mondo Mondadori, pp. 200 milioni di persone senza accesso all'acqua potabile, oltre 13 milioni di bambini sotto i 15 anni orfani a causa dell'Hiv, diciotto conflitti in corso dall'Africa al Medio Oriente. Eppure, leggete il diario di Laura, 34 anni, dal 1990 madrina dei lebbrosi di Penga, capoluogo di Capo Delgado a Nord-Est del Mozambico: «... il caldo sta arrivando. I pozzi sono quasi tutti asciutti. Tutti i giorni andiamo con i nostri secchi a prendere l'acqua a un pozzo che dista 10 chilometri! È un disagio ma è anche bellissimo perché si vive la vita della gente». Sembra quasi di vederla. Lei e le altre compagne dell'internazionale delle madri, aggregatesi intorno alle donne argentine di Plaza de Mayo che dal 1977 chiedono giustizia per i figli desaparecidos sotto la dittatura militare. Vedove israeliane e palestinesi. Mani che legano il Sud al Nord del mondo. Fino all'Italia del 2004, dove Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso nel 1992 e vicepresidente di «Libera», l'associazione nazionale contro le mafie, mette in guardia dall'indifferenza: «Credo che ognuno di noi sia in qualche modo responsabile di omissione per aver girato la testa dall'altra parte...». Un libro dedicato alle donne che non distolgono lo sguardo. vi;,™,.;.,! ..m.. iminnh 1 M) « \Mfìt \N(»H UuMt't Mariapia Bonanate Donne che cambiano il mondo Mondadori, pp. 23J,C /6.50

Persone citate: Delgado, Mariapia Bonanate, Rita Borsellino, Sara D'mello

Luoghi citati: Africa, Almida, Italia, Kinshasa, Medio Oriente, Salvador De Bahia