Al ballo dei Savoia

Al ballo dei Savoia Al ballo dei Savoia ELENA DEL SANTO j AI con la «promenade», andatura da passeggio e braccia incrociate. Il capo quadriglia impartisce i comandi (in francese), le coppie eseguono. Inchino, scambio di dama e cavaliere, e si prosegue con un altro passo, «chaine anglaise» o «avant deux», sulle note di uno spartito dell'Ottocento. Uomini impettiti nelle loro divise da ufficiale, signore in abiti alla Rossella O'Hara, e se c'è qualche incertezza nei movimenti, poco importa. In due ore di lezione non si può certo pretendere di diventare esperti danzatori della Quadriglia, il principale ballo di gruppo dell'SOO, coreografico ma piuttosto complesso, importato dai soldati francesi arrivati in Italia dopo la Rivoluzione. Agli anziani della Circoscrizione 8 però il gioco diverte e incuriosisce, attenti come scolaretti cercano di memorizzare le figure spiegate da Susanna Castine autrice di una tesi di laurea sulle «Feste e balli di società e buone maniere nella Torino dei Savoia (1814-1861)». Un approfondimento su questo tema, è diventato occasione d'incontro e svago per gli over 60 del quartiere che ieri pomeriggio si sono radunati nei locali di corso Moncalieri 18 per «imparare a ballare come si faceva a corte e passare il tempo in compagnia». La più divertita del gruppo si chiama Norma Masiero, classe 1933. Bravissima: in un quarto d'ora appena è riuscita ad imparare le figure base e adesso eccola al braccio del suo cavaliere: Giovanni Vecchione, presidente del Premio Tesi di Laurea su Torino, nonché fondatore del Centro Giovanile Torinese e organizzatore dell'iniziativa, che indossa una divisa d ufficiale delle guerre d'Indipendenza con tanto di medaglia al valore. Il sessantenne Maurizio Giradi, è alla sua prima esperienza danzante in assoluto «mia moglie ha provato in tutti i modi a convincermi ma non ci è mai riuscita, questa volta però ho ceduto. Sarà per il fascino della livrea....» scherza, e improvvisa un baciamano da vero gentiluomo. A differenza, Gianfranco Fava, 61 anni, ex bancario in divisa da ussaro, è un fans del Uscio da sempre «ma la quadriglia è un'altra cosa, la trovo abbastanza difficile, ci sarà da ridere perchè sbaglieremo di sicuro!». Con Tallito ornato da pizzi e merletti e i fiori puntati tra i capelli «che cadranno al primo giro di danza». Lidia Carrapa (65 anni) sembra una nobildonna «solitamente non ballo ma la quadriglia, che ho visto spesso a teatro o in tivù, e la figura del maestro di cerimonia che dà gli ordini in francese, mi affascina». Stanno con gli occhi sgranati davanti al video che ripropone l'esecuzione avvenuta nel 1996 nel Salone degli Svizzeri di Palazzo Reale: «guarda che eleganza, che stile, che meraviglia!» si sente esclamare tra il pubblico. «Ma la rappresentazione più famosa fu quella dei Lancieri, avvenuta nel 1856 alla corte di Napoleone III» commenta la Castine. Le signore guardano un po' sconsolate i loro costumi: «non possono certo competere con quelli originali però abbiamo fatto del nostro meglio» commenta Patrizia Lombi, ex insegnate con la passione per il teatro. «Li ho disegnati personalmente e sono stati poi confezionati con stoffe di recupero, vecchi copriletti e tende comprate a peso». Il capoquadriglia impartisce comandi (in francese) le coppie eseguono Inchino, scambio di dama e cavaliere, e si prosegue... Il capoquadriglia impartisce comandi (in francese) le coppie eseguono Inchino, scambio di dama e cavaliere, e si prosegue...

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