L'ora delle grandi maratone, obiettivo Atene

L'ora delle grandi maratone, obiettivo Atene DOMANI SI CORRE A LONDRA E A TORINO, LUNEDI A BOSTON: IN GARA I MIGLIORI SPECIALISTI (ANCHE ITALIANI) L'ora delle grandi maratone, obiettivo Atene Giorgio Barberis SCOCCA l'ora delle grandi maratone: domani si corre a Londra e a Torino, lunedì a Boston, e basta questo tris di appuntamenti per accendere l'interesse degli appassionati. Il fenomeno di chi vuole cimentarsi sui 42 chilometri e 195 metri, nonostante il proliferare incontrollato di gare, non conosce crisi. Al punto che tanto a Londra quanto a Boston si è arrivati a stabilire un numero chiuso di partecipanti. Negli States i pettorali per la più antica delle maratone (questa sarà l'edizione numera 108) sono ambitissimi, esiste addirittura il reality show di una tv privata che ne assegna qualcuno a chi si sottopone a determinate prave di corsa. Lo scorso anno le richieste di iscrizione furano oltre 80 mila e ne furono accettate poco più della metà. Idem quest'anno. Bisogna certificare il proprio tempo d'iscrizione e l'ammissione è fissata per fasce d'età attraverso severi limiti. Senza deroghe. A Londra invece i criteri selettivi riguardano soprattutto i cittadini britannici. Insomma per partecipare non si può solo essere armati di buona volontà. E a Torino, dove i numeri sono più modesti, si è invece cercato di battere la concorrenza (in Italia si disputano più di 50 maratone all'anno) offrendo l'iscrizione gratuita agli esordienti. Davanti alla massa di anonimi podisti, ci sono comunque sempre i campioni. Londra, forte di un budget milionario (in euro) saccheggia le liste dei mighori anche se quest'anno è venuto meno il grande duello che gli oi^anizzatori avevano in mente tra il campione olimpico e irida¬ to, l'etiope Gezahegne Abera, e il primatista mondiale, il keniano Paul Tergat. Quest'ultimo infatti un paio di settimane fa ha dato forfait per un problema muscolare. Nulla di particolarmente grave ma il grande Tergat, a caccia del suo primo oro olimpico, non vuole giustamente rischiare sulla strada che porta ad Atene. Proprio a Londra ci sarà anche Stefano Baldini, particolarmente legato alla gara in cui lo scorso anno fu secondo in 2h 07'56", il quale non nasconde le sue mire di compiere un'impresa. Vedremo. Intanto per lui un posto nel terzetto che parteciperà all'Olimpiade è già sicura così come per Daniele Caimmi che lunedì sarà invece in gara a Boston. Per la terza maglia azzurra entra in gioco invece la Turin Marathon in cui, chi ha ambizioni di entrare in squadra, dovrà rispondere in . qualche modo al fieno messo in cascina da Ruggero Fertile, vincitore, 20 giorni fa, della maratona di Roma in 2h 10'13". A darsi battaglia sull'ormai collaudato (e senz'altro veloce) percorso dell'hinterland torinese, con partenza e arrivo però quest'anno nello splendido scenario del Parco del Valentino (praticamente dove sette anni fa si disputò il Mondiale di cross), saranno i migliori rincalzi azzurri, da Alberico Di Cecco a Danilo Goffi, con outsiders decisi a stupire come Sergio Chiesa, Fabio Rinaldi e Migidio Bourifa. Per loro, ideale lepre, il favorito Frederick Cherono, il quale a sua volta vorrebbe rimescolare le carte ai selezionatori keniani i quali hanno già indicato cinque nomi (e il suo non compare) tra i quali sono intenzionati a scegliere i tre per la maratona olimpica.