Appello «Ridateci i computer» di G. Già.
Appello «Ridateci i computer» CAPASSE DALLA FACET Appello «Ridateci i computer» L'appello che lancia Giuseppe Pierri, l'amministratore delegato della Facet Italiana Spa, è abbastanza insolito; «Signoriladri, per favore, restituiteci o rivendeteci le macchine che ci avete rubato». Che sarebbero poi due computer, uno fisso e uno portatile, spariti la scorsa notte insieme ad un blocchetto per dei buoni pasto dalla fabbrica di via IV Novembre a Cafasse, specializzata nella produzione di impianti di filtrazione. «Non è tanto per il valore commerciale dei personal, che ammonta a poche centinaia di euro - continua il dirigente - ma per i software contenuti nei due pc che sono importantissimi per il nostro lavoro». Sperando sempre nel buon senso dei malviventi, adesso si dovranno contattare degli informatici che, con diverse ore di lavoro, riavvieranno due postazioni di computer nuove inserendole nella rete. «E questa operazione, insieme al ripristino delle finestre che i ladri hanno rotto, ai dipendenti che non hanno potuto lavorare, per noi rappresenta un danno economico davvero notevole - dice Giuseppe Pierri -. Inoltre credo che i computer che sono stati rubati non potranno nemmeno essere utilizzabili, visto che chi ha messo a segno il colpo non ha preso il trasformatore». Ma non è la prima volta che la «banda Bassotti» si infila negli uffici della Facet, dove sono impiegati una sessantina di dipendenti, e razzia quello che trova in tempo record nonostante il sofisticato sistema elettronico di allarme. L'ultimo colpo è infatti durato una decina di minuti: i ladri sono stati troppo rapidi anche per gli agenti della vigilanza, arrivati sul posto in tempo record pigiando a tavoletta il pedale dell'acceleratore. Per questo i dirigenti della fabbrica di Cafasse hanno deciso che nei prossimi giorni bloccheranno i venti computer sistemati sulle scrivanie degli uffici con delle sbarre in ferro per scongiurare che si trasformino in un altro bottmo: «E ovviamente speriamo che nessuno tomi a farci visita». [g. già.]
Persone citate: Giuseppe Pierri
Luoghi citati: Cafasse
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