Catturato il «terrore dì Miraf ieri» di M. Nu.

Catturato il «terrore dì Miraf ieri» VENTANNI, IVORIANO, E' ACCUSATO DI AVER RAPINATO FARMACIE, SUPERMARKET E MINORENNI Catturato il «terrore dì Miraf ieri» Arrestato per otto colpi ne ha confessati subito altri undici Dopo decine di rapine, s'è finalmente pentito il ventenne ivoriano Christian Juste Decamagnia, il «terrore» di Mirafiori. Lo hanno preso gli agenti del vicequestore Michelangelo Gobbi, che dirige il commissariato, con l'accusa di aver commesso, in un breve arco di tempo, otto rapine in strada, tutte ai danni di minorenni. Ma, una volta catturato, ha confessato di aver partecipato a altri undici colpi, di cui otto a esercizi commerciali e tre a banche, tra la fine del 2001 e il marzo del 2003. Avevano dunque visto giusto i poliziotti dell'Antirapine della mobile, coordinati dal commissario capo Luigi Mitola, che già nel 2003 avevano segnalato la presenza dell'ivoriano in una serie di rapine. Ma, allora, la magistratura non riteime «sufficienti» gli indizi raccolti e l'extracomunitario, clandestino, ha potuto ancora «esibirsi» numerose altre volte. La mobile aveva già raccolto elementi sul ruolo del giovane in undici rapine, sei in supermercati, tre in istituti di credito, ima in una gioielleria e una in una tabaccheria. Le indagini si erano concluse poi nell'aprile dello scorso anno con un'ondata di arresti. Secondo il pm, Christian Juste Decamagnia dovrà rispondere di altre otto rapine compiute con uno o più complici, ai danni di minorenni, tutti studenti; bottino, telefoni cellulari, soldi, vestiti, occhiali da sole. Alla polizia erano arrivate diverse segnalazioni, sia da parte dei presidi di alcuni istituti della zona, sia dai rappresentanti delle Circoscrizioni. I rapinatori agivano sem¬ pre allo stesso modo: puntavano un coltello contro la vittima e poi fuggivano a bordo di auto rubate. Infine, spiega il vicequestore Gobbi, «le sorveglianze delle farmacie del Lingotto e dei market di Mirafiori ci hanno consentito di effettuare altri due arresti, che si aggiungono alle altre inchieste». Il primo per l'ennesima aggressione a un diciassettenne; l'altro per un assalto a una farmacia della città. Martino Casillo, 20 anni, è accusato di aver tentato di rapinare del telefono cellulare un ragazzo di 17 anni puntandogli un coltello da subacqueo alla gola, all'uscita della stazione del Lingotto. Enrico Riva, 42 anni, è finito in cella per un colpo alla farmacia comunale di corso Traiano, armato di una forbice. Gb agenti lo hanno bloccato alla fermata del bus poco dopo il «colpo». In tasca aveva ancora soldi e le forbici. [m. nu.]

Persone citate: Christian Juste Decamagnia, Enrico Riva, Luigi Mitola, Martino Casillo, Michelangelo Gobbi