Una «mappa» per prevenire ictus e infarti di Daniela Daniele

Una «mappa» per prevenire ictus e infarti LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI PROVOCANO IL44 PERCENTO DELLE MORTI Una «mappa» per prevenire ictus e infarti Daniela Daniele ROMA E' una questione di cuore. Poco meno della metà dei decessi (44 per cento) è causata dalle malattie cardiovascolari che restano in testa alla lista delle patologie letali nel nostro Paese. GH esperti hanno fatto i loro calcoli: ogni anno, vanno persi 300 mila anni di vita di italiani «under 65» negli oltre 12 mila e 500 infarti e ictus registrati. Eppure, molto si potrebbe rare per prevenire questa ecatombe. Sono i dati resi noti dal ministero della Salute in apertura di «2004, anno del cuore», che comprende eventi e iniziative per la prevenzione e la Carta del rischio cardiovascolare per predire infarto e ictus con dieci anni d'anticipo. Una realtà grave che riguarda, con poche distinzioni, tutta la penisola. Tra i pazienti colpiti da infarto del miocardio, in età compresa fra 35 e 74 anni, ben quattro donne su dieci (tre uomini su dieci) muoiono entro 28 giorni dai primi sintomi, per lo più fuori dall'ospedale. I maschi sono più colpiti da eventi coronarici, ma le donne muoiono di più e in loro prevalgono gli attacchi cerebrovascolari. In questi casi, si registra una mortalità più elevata al Sud, dove è maggiore l'incidenza di ipertensione e fumo. Ancora troppo spesso, si giunge in ospedale quando ormai non e è più nulla da fare. Nel '91, appena un terzo dei pazienti arrivava al pronto soccorso entro due ore. Dieci anni dopo, solo la metà riceve tempestivamente le cure adeguate da personale specializzato. Quanto è utile il defibrillatore nell'emergenza? «Nell'SO per cento dei casi a rivelarsi letale è proprio la fibrillazione ventricolare, che potrebbe essere neutraliz¬ zata avendo a disposizione rapidamente un defibrillatore», spiega Carlo Schweiger, della Federazione italiana di cardiologia. E continua: ((Tre quarti delle malattie cardiovascolari sono causati da fattori prevenibili, come ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, obesità poca attività fisica e dieta povera di frutta e verdura. Per dimezzarle basterebbe ridurre i fattori di rischio». Si chiede aiuto in ritardo perchè non si riconoscono i sintomi dell'attacco. «In caso di dolore al petto - avverte il cardiologo -, meglio chiamare subito il 118». Gli esperti, poi, puntano i riflettori sulle donne. Il 48 per cento dei decessi fra la popolazione femminile ha ima causa cardiovascolare. «Un tasso più elevato che nel resto d'Europa - riferisce Rodolfo Paoletti della Fondazione italiana per il cuore -. La prognosi è poco favorevole, i sintomi sono sottovalutati e la diagnosi arriva in ritardo». Che cosa rende le donne più esposte al pericolo? Cattive abitudini come il fumo, poca attività fisica, menopausa e alimentazione eccessiva. La prevenzione? Almeno mezz'ora di moto al giorno, per esempio ima passeggiata a passo veloce, niente sigarette, evitare il fumo passivo, mangiare in modo sano e con moderazione. Consigli dispensati anche dal ministro della Salute Girolamo Sirchia. «Meno ascensore, auto, tv - dice -, ma anche meno cibo e fumo. Spe¬ cie per le giovani generazioni». Spot su giornali e tv, guide alla prevenzione e poi convegni, concerti, screening gratuiti nelle piazze di ottanta città italiane: la gran kermesse per un cuore più sano culminerà il 26 settembre con la Giornata mondiale per il cuore. Sarà, quindi, promossa e diffusa la Carta del rischio cardiovascolare, atlante della salute messo a punto dall'Istituto Superiore di Sanità. «Dal profilo ottenuto - precisa Alessandro Boccanelli, presidente dell'Anmco, l'associazione nazionale dei cardiologi ospedalieri -, il medico potrà formulare una diagnosi accurata e obiettiva e calibrare interventi mirati». Ma chiunque abbia Internet può calcolare da sé il proprio stato di salute e verificare 1 eventuale rischio di ammalarsi. Basta collegarsi al sitò www.cuore.iss.it.

Persone citate: Alessandro Boccanelli, Carlo Schweiger, Girolamo Sirchia, Rodolfo Paoletti

Luoghi citati: Europa, Roma