La Turìn Marathon diventa maggiorenne di Giorgio Barberis

La Turìn Marathon diventa maggiorenne OTTIMI PROTAGONISTI PER LA GARA IN PROGRAMMA DOMENICA CHE AVRÀ COME MADRINA L'OLIMPIONICA DERARTU TULU La Turìn Marathon diventa maggiorenne E' la 18a edizione dopo che Chiabrera l'ha rilanciata Giorgio Barberis Diciotto anni fa, con la Susa-Avigliana, riprendeva vita la più antica maratona d'Italia che nel giro di qualche anno sarebbe tornata ad avere Torino - la città in cui è nata nel 1896 la Federazione Podistica italiana - come riferimento principale, com'era neUe aspirazioni di Luigi Chiabrera, vulcanico ideatore di un rilancio in cui, allora, pochi credevano. Chiabrera per crescere insieme alla sua «creatura» si affidò a personaggi navigati, affascinato dal carisma di un tecnico come Luciano Giglioni e di un atleta, Gelindo Bordin, il cui nome con l'oro olimpico di Seul 1988 sarebbe diventato familiare non soltanto agli appassionati di sport. Diciotto anni dopo, dunque, la Turin Marathon diventa maggiorenne, almeno per quanto riguarda la continuità organizzativa e si appresta a festeggiare domenica con un'edizione che proporrà almeno due motivi conduttori, da una parte il valore assoluto di ima gara con ottima qualità di partecipanti intemazionah nonostante le concomitanze con le maratone di Londra e di Boston (quest'ultima in programma lunedì) e dall'altra la sfida tra alcuni degli azzurri che aspirano ad affiancare Stefano Baldini e Daniele Caimmi nel terzetto che gareggerà in agosto ad Atene, nell'Olimpiade. L'uomo da battere quest'anno sarà il keniano Frederick Cherono, vincitore a Roma lo scorso anno. Sono infatti in molti a ritenere che il tempo di cui è accreditato (2h 08'47") gh stia stretto ed abbia valore relativo. Tanto più visto che quest'anno, colpiti da improvvisa saggezza, i selezionatori keniani hanno deciso che per ogni specialità dell'atletica (ovviamente riguardo alle corse dove la concorrenza è ampissima) i trials o la gara definita di selezione (e questo vale per la maratona) var¬ ranno come pass olimpico per i primi due, riservandosi di decidere a tavolino il terzo nome. E questo ha stimolato Cherono ed altri suoi connazionali (da Michael Kapkiai a Solomon Rotich) a operare con particolare cura la scelta della prova in cui giocarsi le proprie carte peri Giochi. Relativamente agli italiani sono Alberico Di Cecco, vincitore della Turin Marathon 2002, e Danilo Goffi ad aver scelto le strade sabaude per giocarsi le loro chances olimpiche. Ma non solo, perché anche Sergio Chiesa e Fabio Rinaldi sognano di non essere solo comprimari mentre Migidio Bourifa addirittura sarà al via appena tre settimane dopo la poco febee esibizione di Roma, convinto di potersi clamorosamente riscattare e riproporre cosi anche lui chiave azzurra. Al femminile il pronostico è orientato su Helena Javomik, in grado di correre abbondantemnte sotto le 2h 30'. Ma la slovena dovrà guardarsi in particolare dalla keniana Jennifer Chesinon e dall'etiope Sisay Maesso, le cui reali potenzialità sono per molti versi ancora da scoprire. Purtroppo mancherà un'italiana in grado di insidiarle: tra condizioni precarie di forma e acciacchi legati all'età, di questi tempi il movimento rosa della corsa è in grado di esprimere ben poco. La Turin Marathon 2004 avrà una madrina d'eccezione nell'olimpionica Derartu Tulu, che è stata invitata da Chiabrera quanto meno a fare da chaperon alla gara visto che non era disponibile per gareggiare ed è stata ben beta di accettare. Come sempre, infine, alla prova sui 42 chilometri faranno da contomo ima serie di altre gare (Maratonando, la Topolino Marathon) nonché l'Expo Mast dedicato al settore sportivo e al turismo nell'ambiente, e la Fitness Marathon Convention. KM 25 RIVOLI C.so Francia KM 30 GRUGLIASCO Via L. da Vinci KM 15 RIVALTA S.P.174 IL PERCORSO E LE SUE VIE TURIN iviAR^HOiyi ARRIVO TORINO V.le Virgilio (Borgo Medievale) KM 10 TORINO Str. del Drosso. 4 Alberico Di Cecco ritorna a gareggiare nella Turin Marathon che ha vinto nel 2002

Luoghi citati: Atene, Boston, Italia, Londra, Roma, Torino