Ferrari e Maseratì senza lìmiti di Michele Fenu

Ferrari e Maseratì senza lìmiti SI E' CONCLUSO IL RUSSIAN AND NORTHERN EUROPEAN TOUR: OLTRE DIECIMILA KM, NESSUN PROBLEMA Ferrari e Maseratì senza lìmiti Un grande test invernale fra neve e ghiaccio Michele Fenu TORINO La Ferrari non vince «solo» in Formula 1, passando con Michael Schumacher da un trionfo all'altro, ma va forte anche su neve e ghiaccio, in condizioni climatiche difficUissime. Non con le Rosse, naturalmente, ma con i suoi preziosi modelli stradali e, in questo caso, insieme con la Maserati, l'altra perla del gruppo emiliano. Il Cavallino e il Tridente hanno concluso in questi giorni il Russian and Northern European Tour, il raid di oltre 10 mila chilometri che ha portato due Fen-ari, una 375M Maranello e una 360 Modena, e due Maserati, una Quattroporte e una Spyder Cambiocorsa, attraverso 11 Paesi, da Modena a Modena, con una importante tappa a Mosca e una appendice a Torino. Qui si è celebrata la partnership con l'Iveco, che alla spedizione ha fornito il supporto di due veicoli (un Eurocargo e un Daily) e della sua rete di dealers e officine. «In realtà - dice con orgogho Gigi Barp, capo spedizione e responsabile dell'affidabilità del Gruppo Ferrari-Maserati -, le nostre auto non hanno avuto il minimo guaio. Queste vetture nate per altissime prestazioni hanno dimostrato di essere anche robuste e sicure, viaggiando senza problemi su fondi scivolosi o dissestati. Non abbiamo dovuto modificare assetti o sospensioni: del resto, collaudi e test stradali durissimi fanno parte del nostro programma di sviluppo». Insomma, Ferrari e Maserati sanno filare sui levigati asfalti della Florida o della Costa Azzurra come sulla neve del Nord Europa o sulle ruvide vie dell'Est. Il poker di auto partite dall'Italia il 5 marzo ha toccato Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Russia, RepubbUche Baltiche, Polonia, Repubblica Ceca e Austria, percorrendo, fra l'altro, duemila chilometri su strade fortemente dissestate. e àltii tremila su fondi innevati e ghiacciati, con tratti sino a 1200 km al giorno. In totale, le ore di guida sono state 182 (come piloti un gruppo di collaudatori del Gruppo e della società specializzata Prototipo) con un consumo di 6800 litri di carburante (non di tipo particolare, ma reperito nelle normali stazioni di servizio). La tappa-clou è stata quella di Mosca. Maranello e Modena faranno il loro ingresso ufficiale nel mercato russo il 20 maggio attraverso il distributore Mercury e il raid ha portato in anteprima sulla Piazza Rossa quattro splendidi esempi del Made in Italy. «Noi - spiega Antonio Chini, responsabile della comunicazione - siamo piccoh e cerchiamo con agilità di promuovere per i nostri modelli stradah eventi interessanti, coDegati alla sportività e all'avventura. Il nostro primo mercato restano e resteranno gli Stati Uniti, ma il presidente Montezemolo da anni ha puntato sui Paesi con ampie possibilità di sviluppo per Ferrari e Maserati, come a suo tempo accadde per il Giappone. In giugno saremo anche in Cina». La Russia è il mercato n. 50 del Gruppo Ferrari-Maserati. Un'alternativa che potrà portare ulteriori risorse, utili per compensare eventuali problemi in altre aree (ad esempio, quello del cambio dollaro-euro, che ha reso meno redditive le pur cospicue vendite negli Stati Uniti). Certo, ci vorrà del tempo prima che il Cremlino si illumini tutto di rosso, come è accaduto la scorsa settimana a New York per l'Empire State Building simboleggiando 50 anni di presenza Ferrari in Nord America. In effetti, la Ferrari sta spingendo sull'acceleratore su tutti i fronti; ampie risorse per ricerca e sviluppo, nuovi impianti industriali (a Maranello come a Modena), ampliamento delle rete di vendita e delle iniziative dedicate ai clienti e ai fans (venerdì a Roma sarà aperto un altro Ferrari Store), modelli fascinosi per design e raffinata tecnologia. Come, recenti esempi in materia, la Scaglietti o, per la Maserati, la Quattroporte. Una filosofia simile sta portando avanti l'Iveco, che negli ultimi anni ha investito oltre due miliardi di euro per il rinnovo della gamma veicoli, e che ha creato a Torino con una spesa di 18 milio¬ ni di euro il Customer Support Center, dove lavorano 150 specialisti. Si tratta, in sostanza, di un polo che raggruppa le attività di assistenza post-vendita, fonnazione e aggiornamento, diagnostica e supporto tecnico a favore dei chenti e della rete. Nel suo ambito un posto di rilievo occupa il Client Center, una centrale operativa con 80 addetti che dialoga in 7 lingue, copre 25 Paesi e che è in grado di operare 24 ore su 24 con il compi¬ to di aiutare i chenti in difficoltà. La centrale, che gestisce 94 mila casi all'armo, migliora l'attività dei trasportatori, riducendo il tempo di fennata, che nel SO1)*) dei casi non supera le tre ore. L'Iveco, che nel 2003 ha venduto circa 150 mila veicoli, dispone anche di un servizio di telediagnosi a distanza. Esso permette ai tecnici della sede centrale di collaborare con quelli di officina sul campo, a migliaia di chilometri di distanza. Per4 modelli stradali (575M Maranello, 360 Modena, Quattroporte e Spyder Cambiocorsa) duro viaggio sino a Mosca Non solo prestazioni ma anche affidabilità: la Russia nuovo mercato E a Torino celebrata la partnership COn IveCO | Jte 4» ilraidFerrari-Maseratihapercorsooltre3.000icmdistradeconneveeghiaccio Poker italiano a Mosca: quello russo è il mercato n. 50 per II Gruppo Ferrari-Maserati, vendite a partire dal 20 maggio

Persone citate: Antonio Chini, Gigi Barp, Maserati, Michael Schumacher, Montezemolo, Northern, Russian, Scaglietti