Gasparri: sì alla grazia se Sofri firma la domanda di Adriano Sofri

Gasparri: sì alla grazia se Sofri firma la domanda SONDAGGIO: SOLO IL40oZo DEGLI ITALIANI E' INFORMATO Gasparri: sì alla grazia se Sofri firma la domanda ROMA La vicenda della grazia ad Adriano SoM, condannato come mandante dell'omicidio al commissario Luigi Calabresi, continua a tenere vivo il dibattito. Il ministro Maurizio Gasparri si è detto «disposto», se Sofri chiede la grazia, «a sostenere la sua richiesta)) esprimendo « un parere favorevole». Intanto, ieri sera, l'ex leader di Lotta continua è stato intervistato da «L'Antipatico», la trasmissione curata da Maurizio Belpietro, direttore de «Il Giornale». Quando Belpietro, ipotizzando la concessione della grazia gli ha ricordato che qualche anno fa aveva detto «Chiedo giustizia, non certo la grazia», Sofri ha risposto che se anche arrivasse il provvedimento di clemenza non rinuncerà mai alla giustizia e che farà «qualunque cosa possa per mostrare la verità della mia posizione». Alla domanda di Belpietro: «Lei ha mai usato con Gemma Calabresi la parola "perdóno"?», Sofri ha dichiarato di non aver mai usato la parola perdóno, né la userei. Penso che dovremmo fare un uso molto più cauto delle parole». E a proposito di Bruno Berardi, figlio del maresciallo Rosario Berardi, assassinato dalle Brigate rosse a Torino il 10 marzo del 1978, che fa lo sciopero della fame contro la scarcerazione dell'ex leader di Lotta continua, Sofii ha detto che vorrebbe «chiacchierare con lui di queste cose, perché un figlio di una vittima di quel terrorismo micidiale e intollerabile pensi e senta giusto battersi contro di me come corresponsabile è veramente una cosa tristissima)). Contro la concessione della grazia toma in campo la «Padania)) con una provocatoria iniziativa. Infatti il quotidiano della Lega oggi sarà in edicola con in allegato i moduli per la richiesta della grazia col motto «Siete imo dei cinquemila e passa ergastolani e/o condannati a ventanni stipati nelle patrie galere? Niente paura, perchè da noi, una grazia non la si nega a nessuno. Sia chiaro che il detenuto deve essere d'accordo e non fare come SoM...». Il caso Sofri non sembra, però. interessare molto gli italiani, visto che meno del 40 per cento dichiara di essere informato della vicenda secondo un sondaggio commissionato dall'Apcom. Dal campione emerge che l'interesse aumenta fra gli uomini di ceto medio-alto (laureati, imprenditori, professionisti, dirigenti, insegnanti), se di età tra i 46 e i 60 anni. Tra i più giovani, nella fascia di età tra i 18 e i 30 anni, si concentra la percentuale più alta di chi non ne ha mai sentito parlare, il ITh. Nel complesso gli elettori del centrosinistra si sono dichiarati più informati (460Zo) di quelli di centrodestra (400^. [r.i.l Adriano Sofri

Luoghi citati: Roma, Torino