Nostro fratello, davanti a casa appeso al gancio del beccaio

Nostro fratello, davanti a casa appeso al gancio del beccaio DAL PROLOGO Nostro fratello, davanti a casa appeso al gancio del beccaio LA PRIMA SORELLA Chi vede vien veduto. Tu resta qui a sedere. Così restammo dentro. Non si andò a guardare quel che facevan fuori noi Io si lasciò fare. Poi si dovette uscire, per andare al lavoro. Così fu io che vidi quel che c'era là fuori. Sorella, sorella resta in casa. È qui nostro fratello, qui davanti a casa e non sta bene, non è salvo né illeso, al gancio del beccaio lo vedo come è appeso. Ma mia sorella si affacciò alla porta e allora cacciò un urlo come l'avesser morta. LA SECONDA SORELLA Sorella, sorella, ce l'hanno impiccato è per chiamarci che lui aveva urlato. Dammi il coltello, presto, alza i tacchi ch'io tagli il laccio e dal gancio lo stacchi che io lo porti dentro, che provi a rianimarlo. LA PRIMA Lascia stare il coltello, sorella, non puoi farlo, non lo riporti in vita. Se intorno alla sua morte ci diam eia fare, e ci vedono, ci tocca la sua sorte. LA SECONDA Quando ce lo impiccavano, e urlava per la vita sono rimasta qui, non sono uscita. LA PRIMA E prima che di fuori un sol passo facesse ci si parò davanti un SS, Bertolt Brecht Dal «Prologo» dett'Antigone di Sofocle

Persone citate: Bertolt Brecht, Sorella

Luoghi citati: Sofocle