Avviate 35 grandi opere ma c'è la metà dei fondi

Avviate 35 grandi opere ma c'è la metà dei fondi .ÌN6E PER COMPUTARE 1 PI? ■■.■■■■■.■■'""'■■^■" :.'. -^ '""■■"■* """"V" LE INFRASTRUTTURE Avviate 35 grandi opere ma c'è la metà dei fondi Precedenza a autostrade e alta velocità ferroviaria Il grosso dei lavori è ancora in attesa dei permessi analisi CANTIERE Italia. In 30 mesi hanno preso il via grandi opere per 43 miliardi di euro, ma quelle «cantierate», dotate cioè dei fondi necessari alla realizzazione, ammontano a 21 miliardi di euro. 17 miliardi, invece, sono stati assegnati alle infrastrutture che saranno i attivate a breve. Sono 35, su 125 ' promessi, i maxi-cantieri già operativi, mentre superano quota 600 gli interventi sulle linee ferroviarie. Le opere approvate con delibera dal Cipe, sia pubbliche che private, hanno prodotto finora un giro di affari di 11,3 miliardi di euro. La variante di valico sulla Al appena inaugurata da Berlusconi nel tratto appenninico (con imo stanziamento di 2 miliardi di euro), i lavori sulla ferrovia Ventimiglia-Genova e sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria sono alcune fra le grandi opere avviate dal governo. I lavori in corso comprendono anche il nodo di Palermo, i porti di Civitavecchia, Taranto e La Spezia, la Fiera di Milano e l'interporto di Catania. CANTIERI APERTI. Sono in via di realizzazione (per una spesa di 25 miliardi di euro), oltre alla Ventimiglia-Genova e alla A3, i progetti Tav, ossia l'alta velocità ferroviaria fra Padova-Mestre e Novara-Milano; il Mese, cioè il sistema di paratie mobili progettato a salvaguardia della laguna di Venezia; il potenziamento della rete stradale nella capitale e l'allargamento del grande raccordo anulare di Roma (dove è assicurata una disponibilità finanziaria di 615 milioni di euro); la metropolitana di Napoli con le nuove tratte urbane già «coperte» da 400 milioni investiti. Nel dettaglio, è in via di completamento l'alta velocità ferroviaria relativa al Corridoio 5, che interesserà Veneto, Lombardia e Piemonte. 2 miliardi di euro di investimento, inoltre, hanno consentito di aprire i cantieri per due lotti di lavori sulla Salerno-Reggio Calabria. Un investimento di 500 milioni di euro, invece, sta permettendo il potenziamento della rete ferroviaria ligure, mentre 4,2 miliardi (prima «tranche» del finanziamento previsto) sono stati sbloccati per il Mose a Venezia. LAVORI SBLOCCATI. Ai cantieri effettivamente aperti vanno aggiunte le opere sbloccate attraverso la ripresa di lavori a lungo rimasti sospesi. A questo capitolo di interventi l'esecutivo ha destinato 12 miliardi di euro. E' il caso della variante di valico appenninico, ovvero del potenziamento della tratta autostradale più congestionata d'Italia, finora sempre impedito dai ricorsi degli ambientalisti e dai ritardi negli investimento: uno «stop» infinito fra comitati di protesta e raccolte di firme. Nell'elenco dei cantieri riaperti figurano pure l'alta velocità ferroviaria per il tratto Torino-Novara e gli interventi dell'Anas a favore della viabilità ordinaria e autostradale. OPERE DA CANTIERARE. Il grosso dei finanziamenti; in ogni modo, va a lavori parzialmente finanziati, oppure deliberati e finanziati però fermi in attesa di progetti o autorizzazione, così come le opere attivate e già approvate dal Cipe che, sulla base degli indirizzi fissati dal governo, valuta piani e programmi di investimento e assegna i fondi. Una lunga lista di risorse fino a oggi «congelate». 50 miliardi di euro, dunque, sono stati assegnati dal governo alle infrastrutture da can¬ tierare, ossia a opere pubbliche parzialmente finanziate ma ferme fino a oggi per mancanza di progetti, autorizzazioni o copertura. Nel novero di queste grandi opere ci sono il terzo valico ferroviario GenovaNovara-Milano e il ponte sullo stretto di Messina (che, secondo le previsioni confermate dal ministero delle Infrastrutture, sarà realizzato entro la fine del 2011): attualmente sono disponibili 319 milioni dei 5 miliardi di euro necessari, parte dei quali saranno messi a disposizione . da privati. Il mese prossimo sarà l'Unione europea a decidere se finanziare o meno il 200Zo dell'opera. I DATI SUI SOLDI INVESTITI. Complessivamente, quindi, si configura un piano di spesa per superare il «gap» tecnologico e infrastnitturale àie, nel settore della mobilità, divide l'Italia dal resto d'Europa. Malgrado i problemi di bilancio e la «spada di Damocle» di tagli del 100Zo sulle grandi opere per compensare l'annunciata riduzione delle aliquote Irpef, l'obiettivo, spiegano al ministero, resta quello di voltare pagina. Una svolta, insomma, rispetto all'annoso congelamento di infrastrutture indispensabili ai cittadini e allo sviluppo dell'economia italiana. Comunque, assicurano i collaboratori del ministro Pietro Lunardi (che entro il 2004 visiterà i lavori in corso dei 35 cantieri delle grandi opere per verificarne personalmente l'avanzamento) dei 128 miliardi di euro indicati dal governo come «risorse indispensabili» per finanziare i cantieri nei prossimi dieci anni, più di un terzo è già stato reperito attraverso stanziamenti attuati con leggi dello Stato (18,5 miliardi), individuazione di fondi non utilizzati in passato (11,9), raccolta di capitali privati (5 miliardi), impiego di flussi provenienti dall'Ue (8 miliardi di euro). Operazioni di bilancio, insomma, portate a buon esito. La legge-obiettivo assegna 125,8 miliardi di euro in dieci anni per una serie di interventi. Finora in totale sono stati attivati 43 miliardi e cantierati 21 miliardi di euro. Relativamente alle opere da cantierare, per esempio, dei 50 miliardi assegnati dall'esecutivo 5 sono destinati alla realizzazione del terzo valico alpino sulla Genova-Novara-Milano e 4,7 miliardi (319 milioni sono in cassa) al Ponte sullo stretto. CINQUE COMMISSARI «AD HOC». Per agevolare e sorvegliare la costruzione delle infrastrutture strategiche previste dalla leggeobiettivo, otto mesi fa, sono stati nominati dal governo i commissari straordinari «sbiocca-cantieri», ciascuno con competenza su una delle cinque aree del Paese. «Si tratta di personalità del mondo accademico e di professionisti che vantano, nel loro curriculum, concrete e positive esperienze manageriali- precisano al ministero delle Infrastrutture-. Svolgono un lavoro di grande responsabilità, ossia debbono monitorare passo dopo passo, dare impulso al complesso iter tecnico-amministrativo delle grandi opere e svolgere le opportune azioni di indirizzo e di supporto. Ogni tre mesi trasmettono al premier Berlusconi, al ministro Lunardi e al Cipe una relazione-resoconto sull'attività svolta e le iniziative adottate». Il loro compenso annuale, giudicato eccessivo dalle opposizioni, è di 160 mila euro, cui vanno aggiunti 340 mila euro come retribuzione aggiuntiva al termine dell'incarico triennale e fino a 280 mila euro come rimborso spese, [già. gal.] ti E' di 80 miliardi di euro l'insieme delle infrastrutture già cantierate o sul punto di essere avviate. ■ Negli ultimi 30 mesi sono stati attivati lavori per43 miliardi di euro. m Le opere cantierate sono pari a 20 miliardi di euro, quelle che saranno avviate a breve ammontano a 17 miliardi di euro. m Attualmente sono operativi 35 cantieri delle grandi opere e 600 di interventi sulle linee ferroviarie. B Finora le opere approvate con delibera dal Cipe, sia pubbliche sia private, hanno prodotto complessivamente 11,3 miliardi di euro. m I lavori in corso delle 35 grandi infrastrutture comprendono opere ferroviarie quali la Torino-Novara, Novara-Milano, Padova-Mestre, Ventimiglia-Genova, il nodo Palermo; autostradali come la Variante di valico, raccordo anulare di Roma, metropolitana di Napoli, Salerno-Reggio Calabria, Palermo-Messina, porto di Civitavecchia, porto di La Spezia, interporto di Catania, porto di Taranto, Fiera di Milano.

Persone citate: Berlusconi, Lunardi, Pietro Lunardi