Poteva esistere un Pei senza lo stalinismo?

Poteva esistere un Pei senza lo stalinismo? UN LIBRO AL GIORNO Glulietto Chiesa CHE Ruggero Grieco fosse stato segretario del partito comunista itahano dal 1935 al 1937 lo si seppe solo nel 1966, 29 anni dopo, quando Amendola lo scrisse nella prefazione agli Scritti scelti del dirigente comunista, morto undici anni prima. Ruggero Grieco non lo aveva detto neppure ai suoifigh. I comunisti itahani hanno sempre pensato che Palmiro Togliatti fosse stato con Gramsci il fondatore del Pei. Ma Togliatti non era presente a Livorno nel 1921. Una cruciale documentazione che precedette r«Appello ai fratelli in camicia nera», approvato nel 1936 dal comitato centrale del partito, sotto l'influenza decisiva di Ruggero Grieco, è rimasta fino a ieri quasi del tutto ignota. Ne riferì a grandi linee ancora Amendola nella sua Storia del Partito Comunista Italiano. 1921-1943, addirittura nel 1978. Questi sono alcuni degli straordinari dettagli - di un'epoca che sembra ormai dimenticata e davvero «maravighosa» (cioè stupefacente) - che riemergono dal volume di Bruno Grieco Un partito non stalinista. Bruno è il figlio di Ruggero, e non finge - nella ricostruzione puntigUosa e perfino feroce deU'epoca cui fu abbarbicata la vita di suo padre - l'obiettività dello storico, e neppure quella del giornalista qual è stato ed è. Si tratta di una vicenda di alta drammaticità e non ce alcun dubbio che chi vi è passato in mezzo (gli sconfitti, e Ruggero Grieco fu uno di questi, tanto misconosciuto quanto importante) dovette subire crudeltà e durezze che oggi ci appaiono insopportabili. Ma l'autore, nonostante la commozione filiale, ha saputo tenere ferma la barra della ricerca, riuscendo a gettare nuova luce su una fase decisiva della vicenda del comunismo italiano quasi del tutto sconosciuta. Gli strah sono duetti implacabilmente su Togliatti, la sua astuzia, la sua doppiezza, i suoi tradimenti dei compagni sull'altare della realpolitik del Comintem staliniano. Ma il libro riesce a restare lontano da quell'atteggiamento, detto «revisionista» comune a non pochi storici ex comunisti, e a molti dirigenti del partito ex comunista che hanno progressivamente demohto in questi anni post 1989 le spoglie del Pei, attraverso serie infinite di abiure, una più ridicola dell'altra. A ben vedere, il libro di Bruno Grieco, nato dal desiderio di rendere giustizia al padre, diventa una riflessione amara sulle ragioni profonde che portarono al crollo del comunismo sovietico. E' una storia di atti «innaturah», apparentemente illogici, come sarebbero quelli di un organismo che, per salvarsi, uccide o opprime parti di se stesso. Il titolo del libro riassume questo dramma in poche parole. Avrebbe potuto esserci un partito non stalinista? Se non ci fosse stato Togliatti, dice Bruno Grieco. Ma è evidente che Togliatti ci fu anche perché sopra di lui c'era stato Stalin. Angelo Tasca aveva visto giusto, come Ruggero Grieco, come forse Ignazio SUone, ma non poterono neppure provare a verificare la giustezza delle loro ipotesi. Poteva esistere un Pei senza lo stalinismo? Un partito non . ^stalinista | Pà rpjó: lAppeflo ai fiautti z ( .■.■//[(ì:;/ nera* Bruno Grieco Un partito non stalinista Marsilio 343 pagine, 17 euro

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