Ma attenti alle valanghe di S. Ser.
Ma attenti alle valanghe Ma attenti alle valanghe L'esperto di soccorso alpino: no ai fuoripista AOSTA Pericolo «marcato» in tutta la Valle d'Aosta e, in alcune zone del' Piemonte, addirittura a livello 4, cioè «forte». Il rischio di valanghe toma d'attualità nel Nord Ovest proprio a ridosso dei giorni di maggior affollamento sulle piste, quelli delle vacanze pasquali. A lanciare l'allarme sono gli esperti e le guide alpine delle due regioni. E i bollettini nivometeorologici confermano l'innalzamento dell'indice di rischio. Come spiega Adriano Favre, capo del Soccorso alpino valdostano, «il livello "marcato" del pericolo valanghe è del tutto giustificato dalle ultime precipitazioni. In quota ci sono 50 centimetri di neve fresca, a volte anche di più. Sconsigliamo nel modo più assoluto il fuoripista». Favre è anche direttore del Monterosaski, tra le valli di Ayas e Gressoney, un comprensorio che da anni usa la prevenzione come arma principale contro le valanghe. E così è stato anche stavolta: «Abbiamo chiuso i settori a rischio - spiega Favre - proprio per evitare che qualche sciatore possa commettere imprudenze. Il pericolo durerà ancora per almeno 24 ore». A far scattare gli allarmi su Piemonte e Valle d'Aosta sono state proprio le ultime nevicate. In Valle d'Aosta le precipitazioni cadute oltre i mille metri hanno raggiunto i 40 centimetri sul settore orientale e i 20 centimetri su quello occidentale. A duemila metri c'è un' altez¬ za media del manto nevoso che varia dai 100 ai 170 centimetri. Ma sono le condizioni del manto, a preoccupare le guide alpine. Come recita il bollettino nivometeorologico della Protezione civile valdostana, «le recenti precipitazioni si sono depositate su uno strato di neve a debole coesione poco legato a quelli sottostanti. I forti venti dei giorni scorsi hanno determinato la formazione di comici e di nuovi lastroni instabili a tutte le esposizioni in prossimità di creste e di colli al di sopra di 2300-2500 metri». Per gli esperti, sono possibili nuovi distacchi di valanghe di piccole.e medie dimensioni nelle ore centrali della giornata. «Il distacco provocato di valanghe a lastroni, anche di medie dimensioni, è probabile al passaggio del singolo sciatore, in particolare nelle localizzazioni critiche al di sopra di 2000 metri» è l'opinione dell'Ufficio valanghe valdostano. In Piemonte va anche peggio. Sulle Alpi Perniine il rischio è a livello 4, «marcato», sul resto della regione è tra il 2 e il 3 ma m peggioramento. Le nevicate sono state abbondanti ovunque, in quota. A Macugnaga, ad esempio, l'Ufficio meteo segnala 75 centimetri di neve fresca. E il manto, come per la Valle d'Aosta, è a debole coesione. «E' da attendersi - spiegano gli esperti piemontesi - la ripresa dell'attività valanghiva spontanea, con lo sviluppo di valanghe di piccole e medie dimensioni, localmente grandi in particolare sui settori alpini compresi dal Biellese alla Val Divedrò. Su tutti i settori il passaggio di un singolo sciatore sugli accumuli da vento soffici di nuova formazione, prevalenti sui pendii rivolti a Est e a Sud, può determinare il distacco di valanghe a lastroni», [s. ser.]
Persone citate: Adriano Favre, Favre
Luoghi citati: Aosta, Ayas, Macugnaga, Piemonte, Valle D'aosta
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