«Minata l'autonomia di Bundesbanb

«Minata l'autonomia di Bundesbanb LA BANCA CENTRALE EUROPEA RISPONDE ADOTTANDO IL CODICE ETICO DI CONDOTTA DELLA BCE «Minata l'autonomia di Bundesbanb Stark contro il governo che insiste: via Welteke Edith Abraham BERLINO Non è piaciuta la decisione salomonica del consigho direttivo della Bundesbank, che ha invitato Ernst Welteke - colpevole di aver accettato un invito da parte dell'istituto privato Dresdner Bank - a sospendere le proprie attività di presidente della banca centrale tedesca. Il govemo ha criticato la scelta della Banca centrale tedesca: «Il govemo federale è dell'avviso che sia la carica di presidente sia l'istituzione debbano essere protetti da ulteriori danneggiamenti», E una sospensione non può essere considerata misura sufficiente per raggiungere questo obiettivo. Il dissenso prende l'aspetto di uno scontro istituzionale: il ministero delle Finanze ha sollecitato nuovamente Welteke a prendere in considerazione le «necessarie conseguenze» della sua temporanea auto-sospensione. Il govemo respinge l'accusa di aver messo in discussione l'autonomia della Buba, ma le dichiarazioni del presidente ad interim Juergen Stark, durante un'intervista con la tv pubblica Zdf, sono durissime: «Abbiamo notevoli difficoltà a ritornare al lavoro tecnico, I commenti e le aspettative che vengono da Berlino possono essere letti come un danno al funzionamento e all'indipendenza del nostro istituto». Toni così diretti rivelano che la Germania sta assistendo a un braccio di ferro fra govemo e Banca centrale e die gli esponenti govemativi chiedono un immediato cambio al vertice dell'istituto monetario. Sin dall'inizio l'atteggiamento del govemo guidato dal cancelliere Schroeder ha suscitato sospetti di complotto pobtico. Il ministro delle finanze Hans Eichel non solo non ha speso una parola in difesa del presidente ma ha lasciato intendere di puntare alle dimissioni di Welteke, che più volte aveva criticato la scarsa attenzione del govemo all'andamento dei conti pubblici, «Siamo pronti a fare una proposta di successione» aveva dichiarato ieri un portavoce del govemo, e per Berlino il successore designato è l'attuale segretario alle Finanze, Caio Koch-Weser, sostenitore dell'atteggiamento morbido tenuto dal govemo federale nei confronti del patto di stabilità e crescita. Alcuni commentatori hanno inoltre sottolineato la coincidenza temporale fra la fine del mandato Welteke, nel 2007, e la scadenza dell'attuale mandato govemativo. Le prossime elezioni federab potrebbero segnare l'addio al potere della coalizione rosso-verde, che ha guidato la Gennania negli ultimi sei anni, Schroeder probabilmente vuole mantenere l'influsso rosso-verde sulla Bundesbank e sul Consigho direttivo della Bce anche in caso di sconfitta elettorale. E dunque le dimissioni di Welteke e la nomina di Caio Koch-Weser potrebbero assicurare al govemo in carica uria presa sulla Bundesbank e la Bce fino al 2012. Ma se il consigho direttivo della Bundesbank si doves¬ se impuntare, l'impegno del governo potrebbe ottenere proprio il contrario: nel caso l'attuale vice Juergen Stark, temporaneamente alla guida dell'istituto monetario, diventasse il nuovo presidente, a Francoforte regnerebbe un grande rigore fiscale. Stark, iscritto al partito cristiano-democratico, è stato segretario alle Finanze quando ministro era Theo Waigel, insieme al quale ha sviluppato il patto di stabibtà, oggi tanto criticato perché non sufficientemente flessibile. La Bundesbank intanto ha deciso di adottare il codice di condotta del Consigho direttivo della Bce, dove siede lo stesso Welteke. Al pari della legge tedesca sul comportamento dei funzionari pubblici, il codice della Bce vieta ai dipendenti degb istituti monetari di accettare regab o doni. Sono questi i motivi per i quab la procura di Francoforte ha aperto un'indagine, l'esito della quale inciderà anche sugli equilibri del direttivo Bce. La Banca centrale europea ha comunque ieri dichiarato di aver piena fiducia nell'operato del board della Bundesbank». Ernst Welteke, presidente dimissionario della banca centrale tedesca

Luoghi citati: Berlino, Francoforte, Germania