Bush assediato su Iraq e Bin Laden sceglie di attaccare

Bush assediato su Iraq e Bin Laden sceglie di attaccare — ; 1 : — ^ — : : : : — : — LA CASA BIANCA PUNTA SULLA DETERMINAZIONE PER BATTERE I RAGIONAMENTI DI KERRY Bush assediato su Iraq e Bin Laden sceglie di attaccare La strategia imposta ai suoi collaboratori è: confermare le parole d'ordine della lotta al terrorismo analisi dal corrispondente a NEW YORK CON almeno sei ostaggi detenuti nelle mani della guerriglia irachena e con il proprio consighere per la sicurezza nazionale mésso sotto torchio a Washington in diretta tv il presidente americano, George W. Bush, ha vissuto uno dei giorni più difficili della sua presidenza. Nel ranch di Crawford ha assistito alla testimonianza della Rice ed ha partecipato al briefing dall' Iraq con il generale John Abizaid, comandante delle truppe americane. H presidente è in xma morsa di crisi pohtica e militare. Se la sfida della guerriglia sunnita e senta è tale da mettere a rischio la tenuta della coalizione e da strappare al controllo alleato interi quartieri di città come Fallujah, Najaf e Kut, il sospetto di aver sottovalutato la minac¬ cia di Al Qaeda rovesciato addosso al consighere per la sicurezza Condoleezza Rice minaccia molto da vicino la credibilità del presidente degli Stati Uniti. Assediato su tutti i fronti Bush ha reagito alla sua maniera: confermando senza remore ciò in cui crede e scommettendo sul fatto di avere ragione. Essendo cresciuto a Midland in mezzo al deserto del Texas, dove la vita è scandita dalla inequivocabile differenza fra ciò che è giusto ed è sbagliato, ed essendo riuscito ad abbandonare la dipendenza dal bere passando attraverso la riscoperta della fede, Bush crede nella responsabilità personale ovvero neU'affermare idee e valori affrontandone poi ogni conseguenza. Le marce indietro non sono nel suo dna, quando prende ima direzione la mantiene fino in fondo. E' questo approccio che accomuna la deposizione della Rice di fronte alla commissione di inchiesta di Washington alle dichiarazioni del generale Mark Kimmit da Fallujah. Il consighere per la sicurezza si è battuta a viso aperto contro i sospetti sollevati dai democratici, ribadendo che gli attacchi dell'I 1 settembre «nonpotevano essere evitati» ed arrivando a beffeggiare - citando documenti a memoria - uno dei membri della commissione per essersi detto a favore di attaccare Saddam Hussein assai prima che Bush arrivasse alla Casa Bianca. Il generale Kimmit ha risposto alla duplice sfida deUa guerriglia - presa ostaggi e controllo di quartieri - avvertendo nostalgici sunniti di Saddam Hussein e fedelissimi scitti di Muqtada al Sadr che la risposta dell'esercito americano sarà «schiacciante» e che i responsabili di scempi di salme ed altri orrendi atti di violenza presto finiranno in carcere. Ciò che lega il sorriso di acciaio opposto dalla Rice alla commissione di inchiesta e la fermezza del generale Kimmit nel rispondere alle sfide di Fallujah e Najaf è l'idea della Casa Bianca di trovarsi ad affrontare in queste settimane due parallele prove di forza: i democratici tentano di fiaccare la tenuta Dolitica dell'amministrazione e a guerriglia mira a far crollare la resistenza militare e psicologica delle truppe schierate in Iraq. In entrambi i casi la scelta di Bush è di tenere duro, tanto sull'impostazione pohtica che militare della guerra al terrorismo. Pur essendo stato obbligato dagli eventi a compiere mosse tattiche impreviste, come accettare di far testimoniare Condoleezza Rice o lasciare in Iraq 25 mila soldati oramai sulla via del ritomo, la giornata di ieri ha confermato che il capo della Casa Bianca è determinato a difendere le scelte finora compiute. Scommettendo sul fatto che tale e tanta determinazione corrisponde al carattere degli americani più degli elaborati ragionamenti del rivale democratico John Kerry. Solo in novembre sapremo se l'ennesima scommessa è stata azzardata o meno. [m. mo.] Il Presidente attraversa la più grave crisi politica e militare dalla sua elezione Bush: la Rice è stata «straordinaria»

Luoghi citati: Iraq, New York, Stati Uniti, Texas, Washington