Il coniglio pasquale

Il coniglio pasquale l'angolo di Giorgia Il coniglio pasquale Lucide si avvicinò a Giorgia e Ludovica per giocare, come d'abitudine a quell'ora del pomeriggio. Dopo tre bau la corsa cominciava: Bau, bau, bau. Le sorelline però sembravano non accorgersi di lui. Bau, bau, bau, bau (aggiungiamo un bau, magari non hanno sentito il segnale). Nulla, continuavano a stare sedute al tavolo. Il cagnone si avvicinò mentre le bambine stavano dipingendo delle uova. Giorgia con un pennello intinto nel rosa, Ludovica con le dita. Appoggiò il muso sul tavolo, con lo sguardo un po' triste. «Sono le uova di Pasqua - gli disse Giorgia - giochiamo dopo, se c'è tempo». Dopo? Se c'è tempo? A Luckie non era mai capitato che le bimbe preferissero delle uova. Si ritirò nella cuccia, passò di lì la mamma: «Tra qualche giorno è Pasqua e prepariamo tante uova colorate. Se vuoi puoi travestirti da coniglio pasquale». Luckie la prese in parola, così avrebbe potuto giocare con le bambine come al solito. Mai come in quei giorni la casa fu scossa da tanto movimento: le piccole coloravano uova, mentre Luckie, di nascosto per fare una sorpresa, si esercitava a tenere dritte le orecchie e salterellare. La mattina di Pasqua tutta la famigha si riunì, arrivò anche la cuginetta Cecilia. Aperte le uova, Giorgia s'interrogò: «Dov'è finito Luckie?». Il cane entrò in scena con le orecchie dritte, saltellando. «Ma che cosa sta facendo?» si chiesero tutti. «Il coniglio pasquale, credo», spiegò la mamma. Bau, bau, bau, ecco il segnale: le bimbe si lanciarono verso di lui. Tornando a giocare con il loro amico cane, ops, coniglio. A Giorgia, 4 anni e mezzo, e Ludovica un anno, Baldissero Torinese GGarberoglio@libero.it (se vuoi dedicare una storia scrivici)

Luoghi citati: Baldissero Torinese, Luckie