Autisti a rischio come chi lavora in fabbrica

Autisti a rischio come chi lavora in fabbrica DATI DELL'INAIL Autisti a rischio come chi lavora in fabbrica I lavoratori muoiono sulla strada quasi quanto in cantieri e fabbriche. Secondo dati dell'Inali nel 2002 in Piemonte su 138 infortuni mortali 37 sono avvenuti mentre i lavoratori erano in servizio alla guida o a bordo di veicoli e 33 sono stati quelli cosiddetti in itinere, avvenuti cioè durante il tragitto verso il posto di lavoro. Delle 583 vittime per incidente stradale in tutta la regione, 70 erano lavoratori in attività di cui 18 nel settore dei trasporti e 42 nei servizi. La preoccupante situazione è stata analizzata - nell'ambito delle iniziative della «Giornata mondiale della salute» dedicata alla sicurezza stradale - dalla Cna in un convegno nel corso del quale è stata presentata la campagna informativa nei luoghi di lavoro sulla sicurezza stradale «Viaggiare sicuri per voi stessi e per gh altri». E' stata predisposta da Sicurstrada, Associazione Amici e Sostenitori Polizia Stradale e Associazione Professionale Polizia Locale e Municipale d'Italia sostenuta da Unipol Assicurazioni. La campagna, molto vivace e articolata, si compone di una serie di slogan su cui riflettere, come «Clack, il suono della sicurezza», «Non fare la testa di casco, indossalo!», «La velocità frantuma ogni limite, e non solo quello...», «Occhio a chipedala», «Nessunpedone merita il tuo scacco». La finalità è indicare abitudini e comportamenti scorretti che rendono le strade pericolose e mortali. Temi classici: l'uso di cinture e casco, la riduzione della velocità e dell'assunzione di sostanze alcoliche, il rispetto degh anziani pedoni e dei cichsti. Il convegno ha anche analizzato dieci anni eh appheazione della legge 626 e Michele Sabatino presidente della Cna ha commentato: «La legge tratta l'argomento della sicurezza negh ambienti di lavoro, ma bisogna far conoscere anche i rischi estemi». E Sandro Vedovi di Sicurstrada ha aggiunto: «E' molto importante la formazione dei lavoratori e soprattutto degh adulti, non solo dei giovani. In particolare i più coinvolti in questo tipo di incidenti sono state le donne e chi opera nel settore dei servizi e del commercio».

Persone citate: Associazione Professionale, Clack, Michele Sabatino, Sandro Vedovi

Luoghi citati: Italia, Piemonte