Emergenza amianto nelle case poolari

Emergenza amianto nelle case poolari I DATI DELL'ATC: LA FIBRA PRESENTE IN SETTE PALAZZI SU DIECI Emergenza amianto nelle case poolari Per una radicale bonifica servirebbero sessanta milioni di euro L'agenzia avverte la Regione: se non intervenite finanziariamente dal 2007 saremo costretti a sospendere il piano di smaltimento il caso Alessandro Mondo PENSI all'amianto e ti immagini l'imbuto dell'Amiantifera di Balangero o gh operai al lavoro nelle ex-officine ferroviarie, candidati all'absestosi e al mesotelioma pleurico. Invece il nemico vive in mezzo a noi. Si trova sotto i tetti, nei pannelli delle facciate, lungo le tubature dell'acqua e del riscaldamento, nelle canaline e neUe canne fumarie, in alcuni tipi di pavimenti. Fuori e dentro gh alloggi. Puoi vederlo e non vederlo l'amianto, conviverci per decenni senza sospettarne la presenza. E quando qualcuno si prende la briga di andarlo a cercare, salta fuori da ogni interstizio trasudando come una maledizione. E' il caso dell'Agenzia territoriale per la casa, alle prese con un patrimonio immobiliare dove dire che l'amianto è di casa suona come un eufemismo. X dati sul programma di monitoraggio e smaltimento avviato dall'Istituto nel '99, resi pubblici dopo la scoperta di pannelli di fibroicemento in amianto negh stabih popolari di via Cuneo (Bar- riera di Milano), parlano chiaro: su 1.268 fabbricati ispezionati, corrispondenti a 3.278 scale, 875 hanno nlevato la presenza di componenti in amianto. Parhamo di una percentuale del 69,I07o, scorporata nei dati relativi ai campioni prelevati tanto nelle parti comuni quanto all'interno dei singoh alloggi: la punta dell'iceberg rappresentato da un patrimonio immobiliare forte di 32.268 alloggi a Torino e Provin¬ cia; quanto basta e avanza al presidente dell'Afe Giorgio Ardito per bussare alla porta della Regione chiedendo i quattrini indispensabili a portare avanti il costoso piano di monitoraggio, bonifica o messa in sicurezza. Se è il caso, istituendo una «tassa di scopo». «Abbiamo calcolato che la bonifica totale del nostro patrimonio comporterebbe un investimento di 60 milioni di euro - dice Ardito scarta- bellando tra le decine di faldoni in cui si articola il «report» -. Ovviamente è una cifra teorica, considerato che la legge prevede di intervenire solo in caso di deterioramento del materiale, ma anche così c'è poco da stare allegri: finp al 2006 confidiamo neUe nostre risorse. Dal 2007, esauriti i piani di vendita degh alloggi, dovremo sospendere il programma in corso. Questione di numeri: con un canome medio di 95 euro anche la bonifica dell'amianto diventa un lusso al di là della nostra portata». Per il momento Atc rinnova a tutti gli inquilini l'invito di segnala-» re tempestivamente qualsiasi sospetto suha presenza di amianto. Conferma l'architetto Ero Braghini, responsabile per la Manutenzione: «Siamo attrezzati per muoverci subito. Sta accadendo a CoUegno con la bonifica dell'amianto fioccato, il più pericoloso». Torino non fa eccezione, anzi: dagh accumuli nei sottotetti alle coperture in eternit, dalle canaline ai pavimenti in vinile salta fuori ovunque. Talora la presenza dell'intruso è insospettaDile: fanno fede i pannelli scoperti nei bagni degh stabih di via Cuneo, prodotti dalla Eternit negh Anni '70 e resi uguah agh innocui truciolati dalla verniciatura a caldo. Nemmeno il prossimo abbattimento della «torre» in via Artom 99 prescinde dalla bonifica del materiale, che unisce come un filo rosso tutti i quartieri popolari. L'emergenza vale oggi come ieri: il caso Falcherà insegna. Questo non significa che il discorso sia una prerogativa dell'Edi¬ lizia residenziale pubblica: l'equazione case popolari uguale amianto è troppo grossolana per trovare qualche riscontro. Più semplicemente, l'Agenzia ha messo il dito in una piaga condivisa in silenzio dair«altra Torino». Lo precisa Ardito. Una conferma arriva dall'Arpa, che ricorda come il «pianeta amianto» sia ancora in gran parte sconosciuto: l'unico censimento in Italia, disposto dal ministero della Sanità, data al '96-'97 e si basava suU'autocertificazione da parte degh inquilini sulla presenza reale o sospetta di amianto. Poi buio completo fino al 2003, quando il decreto di un altro ministero - quello dell'Ambiente -, ha delegato alle Regioni una mappatura del fenomeno, tuttora nel cassetto deUe buone intenzioni. Due operai impegnati nella bonifica di un tetto in eternit

Persone citate: Alessandro Mondo, Ero Braghini, Giorgio Ardito

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino