Chedii: «Andrò ai Giochi solo se sarò da medaglia»

Chedii: «Andrò ai Giochi solo se sarò da medaglia» GINNASTICA: AGLI EUROPEI DI LUBIANA TORNA IL SIGNORE DEGLI ANELLI Chedii: «Andrò ai Giochi solo se sarò da medaglia» «Sono un po' preoccupato perché affronto questa gara senza averla programmata e per esigenze di squadra. Il braccio mi fa ancora male e di certo non sono al top. Sarà un esame importante verso Atene» personaggio Guglielmo Bùccheri ROMA NELLA,foto di gruppo dell'Italia in partenza per gli Europei di ginnastica a Lubiana, il volto sorridente di Jury Chechi si fa largo fra i body neri dei giovani azzurri. Trentaquattro anni e mezzo, un oro olimpico ad Atlanta nel '96, cinque mondiali con l'impressionante serie da Birmingham '93 a Losanna '97 senza mai scendere dal gradino più alto del podio, il «Signore degli anelli» toma in pedana dopo oltre quattro stagioni. E lo fa per riprendere un discorso interrotto alla vigilia delle Olimpiadi di Sidney 2000, i Giochi che avrebbero dovuto consacrarlo sull'Everest dello sport ma che invece dovette guardare solo alla televisione per colpa di un attrezzo che gli aveva lesionato il tendine bicipite brachiale del braccio sinistro. «Vado agh Europei solo perché me la sento - ha detto Jury -. Se dovessi rendermi conto che ad Atene un risultato di prestigio non è alla mia portata, non partirò neppure per la Grecia. Il nostro non è imo sport dove si possono prendere decisioni emotive. Non nascondo che sono preoccupato e perplesso». Nell'agenda di avvicinamento di Chechi alle prossime Olimpiadi il viaggio a Lubiana non c'era: troppo rischioso scendere in pedana in una competizione dove 38 paesi e 155 ginnasti si daranno battaglia in una gara dura e di livello assòluto. «Il braccio mi fa ancora male, per questo negh ultimi due mesi ho seguito un programma più leggero: so di valere al massimo un punteggio di 9,50. Questo, se serve, per il momento posso darlo. Gli Europei saranno un test verso le Olimpiadi di agosto, ma ripeto: se mi accorgessi che non posso neppure aspirare alla fase finale dei Giochi, resterei a casa». Il ritomo annunciato di Jury Chechi ha diviso nelle scorse settimane il mondo dello sport azzurro. Per molti il suo era soltanto un modo di illudersi (e illudere) che quel 12 maggio 2000 - giorno dell'infortunio al braccio - fosse una parentesi negativa e non l'inizio di un lungo calvario che avrebbe confinato il ginnasta di Prato lontano dalla pedana. «Vorrei che mi si ricordasse con l'oro al collo e il sorriso di Atlanta», aveva detto lo stesso Chechi nelle vesti di consigliere comunale della sua città natale, a pochi chilometri da Firenze, o in quelle di vicepresidente della Federazione di ginnastica. Quindi il suo ritomo suona oggi come l'ennesima sfida di un atleta ormai maturo che da ragazzo, all'età di sette anni, fu portato alla palestra Etruria di Prato dalla mamma, stufa di ritrovarsi con i lampadari di casa staccati e i divani sottosopra. «Se la mia presenza serve alla squadra, non mi tiro indietro. Ma sia chiara una cosa: il mio obiettivo era tentare di arrivare al top per le Olimpiadi, senza passare prima per la tappa degh Europei. Invece adesso sarò costretto a forzare subito, anteponendo gh interessi di gruppo a quelli personali». L'Italia sportiva si metterà alla finestra, trattenendo il fiato: una cartolina da Lubiana di un atleta nuovamente in grado di inseguire il sogno olimpico si tradurrebbe in un nuovo, insperato successo. Jury Chechi, se davvero andrà alle Olimpiadi di Atene, potrebbe anche essere scelto come portabandiera della spedizione azzurra. «E' un discorso davvero prematuro - ha concluso il ginnasta toscano -. Comunque essere indicato come l'alfiere dell'Italia sarebbe come vincere un altro oro olimpico». Fra una settimana la pedana degh Europei emetterà il primo verdetto: comphci le assenze forzate di Coppolino (infortunato) e Cassani (influenzato). Chechi si ritroverà sotto i riflettori. Dopo l'appuntamento di Lubiana, ci sarà quindi la sfida di giugno contro la Romania e un incontro con la Germania a luglio: saranno gli ultimi test per capire se davvero Chechi potrà ancora farci sognare una medaglia olimpica. i 'Wrtfa Jury Chechi, 34enne ginnasta di Prato, ha vìnto un'Olimpiade e cinque Mondiali