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Campioni e colleghi «Era un'autorità» COME LO RICORDANO Campioni e colleghi «Era un'autorità» BRUNO PIZZUL. Il collega di tanti anni in Rai: «Si ritroverà lassù con Sandro Ciotti, così potranno continuare a bisticciare come facevano qui. Era un'accoppiata vincente, Enrico si caratterizzava per il ritmo e la vivacità, Sandro era un affabulatore con concezione romantica del calcio: si completavano a vicenda. Ameri era noto per essere sempre il primo ad arrivare allo stadio, subito dopo l'apertura dei cancelli». ROBERTO BETTEGA. Il vicepresidente della Juventus: «Se ne va un'altra voce storica del calcio, compagna di tante nostre avventure. Il suo sapere calcistico era riconosciuto da tutti». Giacinto Pacchetti GIGI RIVA. Il dirigente azzurro: «Con lui ho fatto un'esperienza radiofonica meravi- G'a1 Rlva ghosa ai Mon- diali del 78. Mi aveva scelto, mi ha aiutato. Ero al suo fianco anche ai Mondiali '82. Un vero trascinatore, aveva un ritmo impressionante». GIACINTO FACCHETTI. Il presidente dell'Inter: «Un uomo non invadente, simpatico. Lo ricordo in aeroporto, in attesa di un volo per una deUe tante trasferte: passava il tempo giocando a carte con Ciotti».- WALTER VELTRONI. Il sindaco di Roma: «La sua voce è stata, per chiunque ami il calcio, più che una consuetudine: una presenza amica, che ha accompagnato milioni di itahani neUe gioie e nelle emozioni dello sport. Gh dobbiamo riconoscenza». MAURIZIO GASPARRI. Il ministro deUe comunicazioni: «Con Ameri si sono spenti la voce e il volto di uno dei più familiari giornalisti sportivi itahani. E' stato il conduttore di trasmissioni molto popolari, la sua grande professionalità e la sua passione hanno costituito il punto di riferimento per tanti giornali- Maurizio Gaspam sti. A lui tutto il mondo sportivo deve qualcosa». FABRIZIO MAFFEI. Il direttore di RaiSport: «Mi è spiaciuto che finita l'esperienza professionale si sia un po' ritirato dalle scena, anche per motivi di salute. Avevamo timore di chiedere sue notizie».