L'arte in cerca di nuovi spazi di Guido Curto

L'arte in cerca di nuovi spazi TENDENZE L'arte in cerca di nuovi spazi Luoghi domestici, negozi, studi e ville ospitano eventi e mostre contemporanee SEMPRE più spesso l'arte contemporanea esce dai luoghi deputati. Abbando- na i musei e le gallerie White Cube per occupare spazi nuovi ed inconsueti. Proprio a Torino c'è un agguerrito e ben organiz- zato gruppo di giovani artisti che, dopo avere costituito l'asso- dazione culturale II Magnete (www.ilmagnete.org), ha idea- to una rassegna d'arte che si svolge in «luoghi domestici» (sic). Questo ciclo espositivo, intitolato «Compete», circa due volte al mese, presenta installazioni e performance di imo, due o tre artisti emergenti all'interno di appartamenti privati, aperti al pubblico solo per una serata, dalle 17 alle 21,30. Il prossimo martedì 23 aprile in un alloggio di via Pietro Micca 21, esporranno i loro lavori Marco Callea, Gianluca Sudano e Irina Novarese, tre ex-allievi dell'Accademia Albertina di Bel- le Arti di Torino, che insieme ad Alessandro Quaranta sono gli ideatori di tutta la rassegna. Appuntamenti futuri: il 7 maggio in via della Rocca 29, con il «Kosakproject» di Daniela Bozzetto; il 28 maggio in corso Francia 79 con Alessandro Quaranta, Guillaume Zitoun e Mara Loro; 1' 11 giugno in via Vanchigha 2 bis con Raffaella Spagna; il ciclo si conclude il 18 giugno con Alice Masprone che espone a casa Ghibaudi in via Bertela 39. Con un nome che è tutto un programma, gli Adelinquere, un folto gruppo di giovani creativi torinesi, propongono quasi ogni mese, per una sera soltanto, la personale di un artista loro coetaneo e amico, adottando come sede espositiva un negozietto vuoto di via Barbaroux 40. L'ultimo appuntamento è stato il 18 marzo scorso con una mostra di Gilda Scaglioni. Il prossimo date ancora non lo si conosce, perché l'evento viene comunicato solo all'ultimo momento per e-mail o sms, come fosse un rave party. Ma c'è anche chi le mostre le allestisce da un parrucchiere. E' il caso di Silvio Porzionato che espone tino al 16 maggio venti «Immagini dall'India» presso l'Halr Decò di via Maria Vittoria 37 G, angolo-via delle Rosine. Sono in gran parte volti disegnati a carboncino su carta con uno stile veloce, da ritrattista di strada, che riesce però a cogliere gli sguardi intensi del fascinoso popolo indiano. Tra gli altri luoghi inconsueti dell'arte contemporanea a Torino, possiamo inserire anche la nuova sede di un gallerista torinese storico, Franz Paludetto. Dopo la morte, improvvisa e angosciante, della moglie Carolin Lindig, insieme alla quale aveva aperto, pochi anni fa, una galleria a Norimberga, Paludetto ha deciso di ritornare a fare mostre a Torino e ha scelto come spazio espositivo lo studio di una giovane architetta, in via Accademia Albertina 40, dove c'erano tre stanze libere. Qui, fino al 30 aprile è in corso una personale di Miriam Cahn. Di questa rinomata artista svizzera (nata a Basilea nel 1949) vengono presentati i disegni realizzati stando inchinata per terra, scomodamente, al centro del foglio di carta, in modo da accentuare la carica di angoscia che questi ritratti, solo di donne, comunicano. In questa breve compilation, non si può dimenticare Villa Caprigllo. Anche se questo settecentesco edificio, situato all'inizio della strada del Traforo del Pino (n. 67), forse non è più il caso di definirlo un luogo inconsueto, perché sono così tante le mostre di giovani artisti organizzate qui, da farlo semmai ritenere uno spazio emblematico. Resta comunque vivo il fascino di una villa nobiliare, antica e fatiscente, recuperata grazie all'impegno di un gruppo di ragazzi capeggiati da Luis Boffa, nome d'arte di Pietro Boffelli. Tra le tante, effervescenti serate del sabato sera, dove si mixa musica e arte, dopo la notte del 27 marzo dedicata ai video realizzati da una decina di allievi del professor Lorenzo Taiuti, docente di Mass Media all'Accademia Albertina di Belle Arti, sabato 3 aprile, dalle 23 in poi, viene presentata ima installazione con foto e video di Elena Lazzari e Marta Zen. Nel frattempo prosegue la mostra dei The Bounty KillArt, altri cinque studenti dell'Accademia Albertina che dipingendo, fanno un graffiante lavoro di critica sociale, e il loro intervento si conclude domenica 18 aprile con una performance alle 18 (chiuso dall'8 all'I 1 aprile). Guido Curto IL GRUPPO ADELINQUERE PROPONE PERSONALI DI UNA SERA SOLTANTO CONIA TECNICA DEL RAVE PARTY IL MAGNETE INVECE ORGANIZZA PERFORMANCE IN APPARTAMENTI PRIVATI Un disegno di Miriam Cahn da Lindig Cosi Adelinquere presenta Gilda Scaglioni

Luoghi citati: Basilea, India, Norimberga, Torino