L'imprenditore insospettabile

L'imprenditore insospettabile L'imprenditore insospettabile E un amico di famiglia: nega tutto Incensurato, è molto noto in città retroscena CITTA' DI CASTELLO In questa terribile vicenda l'unico fermo di polizia giudiziaria è a carico di Giorgio Giorni, 32 anni, un piccolo imprenditore edile residente a Sansepolcro in provincia di Arezzo. Il giovane è incensurato, appartiene a una nota famiglia di imprenditori nel campo delle forniture per l'edilizia nella zona dell'Altotevere. Celibe, vive con la madre, in paese lo definiscono una persona tranquilla, un po' solitaria, di rado lo si vedeva in compagnia di donne. La sua abitazione, nella tarda serata di ieri, è stata perquisita per ore dai Ris dei Carabinieri. L'appartamento si trova nella centralissima via Mario Angeloni al numero 13 ed è al piano terra. L'uomo è stato interrogato per ore , poi è stato portato in cella di isolamento nel carcere di Perugia. I genitori della bambina, Massimo 30 anni e Tiziana 31, abitano a Capanne, in un casolare isolato nelle campagne della piccola frazione di San Giustino Umbro. Si sono trasferiti nella località nelle vicinanze di Città di Castello da appena 8 mesi. Lui piastrellista, lei casalinga sono entrambi originari di Manduria in provincia di Taranto. Il padre della bambina ha lavorato come operaio alle dipendenze dell'imprenditore fermato. La piccola era iscritta dal 23 febbraio alla scuola materna di San Giustino che ha sempre frequentato regolarmente. Ogni mattina la accompagnava la madre, non di rado si vedevano entrambi i genitori. Ieri padre e madre, sono, rimasti tutto il giorno in ospedale accanto alla loro bambina. Senza piangere, lei più decisa, lui mingherlino, più basso della moglie, con gli occhi chiari cerchiati di rosso, la testa bassa, un giacchetto sportivo, di felpa e i jeans troppo corti. «Stiamo pregando, pregate insieme a noi. L'ultima cosa è il miracolo» hanno detto. Non hanno voluto aggiungere altro: (cAbbiamo detto tutto quello che dovevamo ai carabinieri hanno ribadito i due giovani - e non vogliamo aggiungere altro. Stiamo dicendo che non avremmo mai abbandonato la nostra bambina». Poi hanno spiegato di essere «in silenzio stampa» ed hanno chiesto di «rispettare la privacy'». Daniela Frullani, sindaco di Città di Castelo, è sconvolta dalla vicenda: «Nessuno dell' amministrazione comunale conosce questa famiglia di emigranti pugliesi. Per quanto sappiamo non avevano particolari problemi, non si sono mai rivolti ai servizi sociali. La nostra piccola comunità è sconvolta da quanto è accaduto. Bisognerà accertare al più presto la verità». [a.c.l

Persone citate: Castelo, Daniela Frullani, Giorgio Giorni

Luoghi citati: Arezzo, Citta' Di Castello, Città Di Castello, Manduria, Perugia, San Giustino, Sansepolcro, Taranto