L'aperitivo è futurista la Berrà anche

L'aperitivo è futurista la Berrà anche L'aperitivo è futurista la Berrà anche I FABRIZIO VESPA "~"1 Tra le tante materie su cui scrisse Filippo Tommaso Marinetti, bisogna inserire anche quelle legate al cibo e al gusto, a cui il famoso futurista dedicò la summa «La Cucina Futuristica», una testimonianza di quanto il piacere di vivere fosse una preoccupazione non secondaria anche delle avanguardie artistiche del primo Novecento. Un tocco di futurismo, veicolato dalla splendida mostra su Depero a Palazzo Bricherasio visitabile fino al 30 maggio, già da qualche mese aleggia sulle abitudini serali dei torinesi, in particolare sugli aperitivi, alla cui lista si aggiunge un nuovo cocktail, la «polibibitainventina»; 1/3 di Asti Spumante, 1/3 di liquore di ananas, 1/3 di succo d'arancia, da accompagnare in ogni bicchiere con una fetta lunga di banana utilizzabile come shaker. Qualcuno, oggi, ci aggiungerebbe un chip al silicio, altri rimangono piuttosto fedeli alla ricetta originale e la ripropongono così tutti i sabato sera dalle 19,30 alle 21 proprio ai visitatori della mostra su Depero, dove viene «preparata dai mescitori nel quisibeve del Palazzo Bricherasio». L'aperitivo futurista è organizzato in collaborazione con il Mood Libri S- Caffè di via Cesare Battisti 3/e che a sua volta propone una serie di appuntamenti, prima dell'ora di cena, battezzati «Moodepero Baruffe futuriste tra scrittori del Terzo Millennio». Questa sera alle 19 toccherà ad Anna Beira, autrice de «L'ultima Ceretta», a mettere in scena un balletto futurista, in cui sarà lei a fare l'étoile, su coreografie ritmate dalla musica dei rumoristi dell'epoca Balilla Pratella e Luigi Bussolo, alternate alla lettura di testi scelti dal repertorio letterario futurista. Qualche tempo fa era stata riscoperta anche la ricetta con cui a Torino i seguaci di Martinetti preparavano il caffè futurista: era sostanziabnente un caffè alla turca, in cui il fondo era più abbondante del solito, addizionato di ingredienti arditi, per esempio un pizzico di tabasco. Da sorseggiare tenendo a portata di mano un panno di velluto. E aggiungendo dentro la tazza un pezzo di filo spinato, taghato direttamente dalle trincee del fronte. Niente zucchero. Ovvio. Una miscela per palati avventurosi, sprezzanti delle abitudini consolidate. Da fonti non ufficiali pare che Mei Gibson, ogni mattina, prima di girare il suo nuovo film «La Passione», ne abbia presa una tazza.

Persone citate: Anna Beira, Balilla Pratella, Depero, Filippo Tommaso Marinetti, Luigi Bussolo, Martinetti, Mei Gibson

Luoghi citati: Asti, Torino