Sofri, Pannella inizia lo sciopero della sete di Giuliano Ferrara

Sofri, Pannella inizia lo sciopero della sete IERI SERA IN DIRETTA SU RADIO RADICALE Sofri, Pannella inizia lo sciopero della sete Ma il presidente dei familiari vittime del terrorismo Berardi digiuna contro Cossiga: «Spero che Ciampi abbia il coraggio di andare fino in fondo» ROMA Ieri sera alle 22 Marco Pannella, in diretta su Radio Radicale, ha bevuto l'ultimo bicchiere d'acqua. Da oggi è in sciopero della seta per il caso «Sofri, Ciampi e Costituzione liberi)). E una parte trasversale del palazzo è pronta a sostenerlo, dal segretario dei Ds Piero Fassino al senatore a vita Francesco Cossiga passando per II Foglio di Giuliano Ferrara. Per Fassino la battaglia avviata da Marco Pannella è «espressione della sua generosità. Dobbiamo sostenere questa sua battaglia per consentire al presidente della Repubblica di concedere la grazia a Sofri». Fassino ha però aggiunto che «Pannella non può mettere a rischio la sua vita)). Dopo aver giudicato «mconcepihile» l'atteggiamento del ministro Giustizia, che è di «ostruzionismo», Fassino ha sottolineato che «Sofri è stato condannato e il giudizio quindi è stato già dato», ma anche che l'ex leader di Lotta Continua non si è mai sottratto alle conseguenze della condanna e in questi anni ha avuto «un profilo di altissimo spessore morale, civile e umano». Francesco Cossiga, anche lui su Radio Radicale, invita Ciampi ad andare fino in fondo: «H Capo dello Stato che ha avuto il coraggio di mettere in moto la macchina, adesso deve avere il coraggio di andare fino in fondo». «Mi permetto sommessamente di suggerire a Ciampi - aggiunge Cossiga - di fare quello che ho fatto io. Se lui è a favore della grazia, fa preparare dal suo ufiicio legislativo il decreto di grazia, come feci io. Basta che Salvatore Sechi e Gaetano Gifuni copino quello che trovano nell'archivio. Manda il decreto di grazia per Sofri firmato da lui, dando un termine al ministro della Giustizia perché lo controfirmi. Se il ministro non lo controfirma, allora o si adegua e dice che la colpa è del governo, mettendo in difficoltà Berlusconi, oppure solleva conflitto davanti alla Corte Costituzionale». A Cossiga viene chiesto se può controfirmare il presidente del ConsigUo Berlusconi. «Solo nel caso - risponde l'ex presidente della Repubblica - che lui avochi al Consiglio dei ministri la decisione del caso e il Consiglio sia a favore della grazia, allora può controfirmare lui)). Cossiga rende infine omaggio a Marco Pannella: «Mando un mio saluto all'unica persona che ha il coraggio delle sue idee, che è per la pace ma non è pacifista, è per lo Stato di diritto e comunque per la chiarezza istituzionale, che è Marco Pannella». Il leader radicale è stato sottoposto ad accertamenti clinici dopo le prime 36 ore del suo sciopero della fame, e i medici che lo tengono sotto controllo (i professori Claudio Santini, Corrado Argentino, Gerardo Anzalone, e Giovanni Stirati), pur giudicando discrete le sue condizioni fisiche hanno manifestato viva preoccupazione per il pericolo di complicazioni se il digiuno dovesse proseguire, e a maggior ragione se il leader radicale dovesse continuare anche lo sciopero della sete. Intanto «B FogUo» lancia un appello, una proposta di Giuliano Ferrara per aggirare il no di Castel¬ li: «Gentile presidente Silvio Berlusconi, c'è un modo semplice ed efficace per restituire al Presidente della Repubbhca il potere di grazia che gli spetta secondo Costituzione e per portare da bere all'assetato di legalità, cioè a Marco Pannella. Dichiari che controfirmerà, in qualità di presidente del Consiglio, come strumento tecnico, l'eventuale atto di clemenza del capo dello Stato. Oppure, in alternativa, e in caso di conflitto alla Consulta qualora il Guardasigilli non controfirmasse la grazia, di¬ chiari fin d'ora che schiererà l'Avvocatura dello Stato dalla parte di chi sostiene con i padri costituenti che il potere di grazia è esclusivo del Quirinale». Ma c'è anche chi digiuna contro. Il presidente dell' associazione familiari vittime del terrorismo Bruno Berardi annuncia che «sta attuando lo sciopero della fame contro la liberazione del detenuto Sofri». Si tratta spiega Berardi - di «una forma di protesta contro di chi vorrebbe violare le leggi dello Stato italiano in materia di grazia». [r. 1.] Giuliano Ferrara: Berlusconi dichiari che controfirmerà il provvedimento Marco Pannella durante il suo intervento all'ultima convention dei radicali

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