Risparmio, volano mutui e credito al consumo

Risparmio, volano mutui e credito al consumo ITALIANI PIÙ' OTTIMISTI E SEMPRE PIÙ' INDEBITATI Risparmio, volano mutui e credito al consumo Non si arresta la voglia di mattone: +23% a febbraio Ma la discesa del costo del denaro ormai s'è fermata ROMA Sarà la prova che nel condominioItalia è tornata la fiducia, come ha detto ieri il premier Silvio Berlusconi, o l'effetto del livello micro dei tassi di interesse, come è stato sottolineato nel recente incontro Fazio-banchieri. O piuttosto una reazione da spavento ai crac Cirio e Parmalat, Fatto sta che per le famiglie itahane il boom dei debiti per mutui casa e per il credito al consumo non conosce soste. Neanche a febbraio, quando la discesa dei tassi applicati dalle banche si è in parte interrotta. Secondo gh ultimi dati della Banca d'Italia, i crediti concessi per l'acquisto di abitazioni hanno infatti raggiunto a febbraio la consistenza di 157,9 miliardi di euro (-l-22,50Zo rispetto allo stesso mese del 2003). La voglia di mattone, fenomeno non nuovo nel panorama economico italiano, segna un tasso di crescita del 240Zo se circoscritta ai soli mutui con scadenza oltre i 5 anni: sono aumentati in un anno di quasi 30 miliardi, complice anche l'apprezzamento del cambio, a quota 153,3 miliardi. Ma è l'incremento del credito al consumo che rappresenta un fenomeno relativamente nuovo. I dati di Bankitalia segnalano in febbraio una crescita dello stock a 33,5 miliardi i+lòVo rispetto allo stesso mese del 2003). Per far fronte alle spese, le famiglie ricorrono anzi sempre più spesso ai prestiti bancari, soprattutto per le somme da rimborsare entro 5 anni. Secondo i tecnici di via Nazionale, sono infatti proprio i crediti al consumo tra 1 e 5 anni, quelli che possono cioè essere destinati per esempio all' acquisto di un motorino o dei mobili per la casa, ad essere aumentati di più, da 19,8 miliardi di febbraio 2003 a 23,2 miliar¬ di di euro di gennaio 2004, con un incremento di circa il 1794. Ma gli italiani farmo ricorso ai prestiti anche per potersi permettere la macchina nuova o altri beni di consumo di lunga durata. E a dimostrarlo è la crescita anche dei crediti oltre i 5 anni, passati in un anno da 8,1 a 9,1 miliardi (-t- 12,40Zo). Diminuisce invece la richiesta per prestiti fino a I anno (da 1,17 miliardi di febbraio 2003 a 1,14 milioni del febbraio scorso). Certo, come ha ricordato Bankitalia nell'ultimo Bollettino economico, la quota di debito finanziario delle famiglie itahane in rapporto al Pil è ancora minima rispetto agli altri paesi industrializzati (circa il 2507o contro il 520Zo medio di Eurolandia). Il trend è però crescente anche in presenza di uno stop al processo di riduzione dei tassi, perlomeno nella componente a lungo temine. In febbraio, sempre secondo i dati di Bankitalia, il tasso medio applicato alle nuove operazioni di credito al consumo era pari al 9,280Zo (9,330Zo a gennaio). Per i prestiti fino a un anno era del 10,440Zo (10,570Zo), per quelli tra 1 e 5 anni era al 9,220Zo (da 92,30Zo), ma per quelli oltre i 5 anni era risalito al 7,810Zo (dal 7,750Zo). Stesso discorso per i mutui: il tasso medio è sceso marginalmente al 3,760Zo (dal 3,770Zo), così come quello fino a un anno (al 3,580Zo dal 3,610Zo). In rialzo invece i tassi per i finanziamenti tra 1 e 5 anni (3,800Zo da 3,670Zo di gennaio), tra 5 e 10 anni (5,080Zo da 5,060Za) e oltre i 10 anni (a 5,130Zo da 5,020Zo). Il Taeg, cioè il tasso annuo effettivo globale che tiene conto anche delle spese accessorie (amministrative, di istruttoria, assicurative), è stato pari in febbraio a 3,86'^ per i mutui (3,880Zo a gennaio) e a 10,10 per il credito al consumo ( 10,18). [r.e.s.]

Persone citate: Fatto, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Roma