Il tragico eccidio del 3 aprile 1944
Il tragico eccidio del 3 aprile 1944 CUMIANAI! GGI E DOMANI INIZIATIVE PERCHE' LE GIOVANI GENERAZIONI NON DIMENTICHINO Il tragico eccidio del 3 aprile 1944 Cinquantuno innocenti fucilati dai nazifascisti Antonio Giaimo Sono passati sessant'anni dal tragico eccidio del 3 aprile 1944 che provocò la morte di 51 cittadini cumianesi, vittime della rappresaglia di reparti nazifascisti e del 7" battaglione delle SS italiane. Con Teccidio i tedeschi misero la parola fine alle trattative in corso con i partigiani per uno scambio di prigionieri, non rispettando l'ultimatum concordato dai mediatori. Per due giorni questa tragedia viene ricordata a Cumiana. «Il nostro Comune, medaglia d'oro al merito civile per aver sopportato stoicamente rappresaglie del nemico invasore - afferma il sindaco di Roberto Costelli - non ha dimenticato. Anno dopo anno rinnova il ricordo di quel sacrificio con sempre maggior impegno perché la memoria di quei dolorosi fatti diventi patrimonio delle giovani generazioni». Il maestro Luigi Losano, oggi ottantasettenne, unico in vita dei tre scampati all'eccidio di quel tragico pomeriggio, ricorda: «Al comando del sottufficiale tedesco, tre uomini vennero portati dietro l'angolo del cascinale in modo cbe noi del gruppo non potessimo vedere. Poi tre spari in rapida successione. Pensai che si trattasse di una finta fucilazione, come è possibile che si uccidano tante persone innocènti?». Ma era un'idea sbagliata, purtroppo. Prosegue il maestro Losano: «Quando giunse il mio turno, sentii un nodo stringermi la gola, ma riuscii a gridare alcune parole in tedesco imparate il giorno prima: sono maestro di scuola, non sono di Cumiana! Scappai e mi nasco¬ si nella cantina del cascinale... nessuno è venuto a cercarmi, la mia vita è salva». Quest'anno in occasione del 60" anniversario di quell'eccidio, l'amministrazione comunale, in collaborazione con il Consiglio Regionale del Piemonte, ha organizzato per oggi e domani una serie di momenti celebrativi. Oggi alle 10 presso il cimitero sarà celebrata una messa in suffragio delle vittime, alle 16 verrà recitato il Rosario sul luogo dell'eccidio e alle 21 una fiaccolata partirà dalla parrocchia di Santa Maria della Motta. La cerimonia ufficiale è prevista per domani mattina quando saranno presenti il Sottosegretario del governo bavarese Karl Freller ed il sindaco di Erlangen, città dove visse e mori il tenente Anton Renninger, comandante del plotone di esecuzione, imputato del reato di strage. Alle 9.45 corteo fino al luogo dell'eccidio, alle 10.15 celebrazione della messa in suffragio delle vittime e alle la commemorazione. Alle 21 nella chiesa parrocchiale di S. Maria della Motta si terrà il concerto del gruppo «Ensemble vocale, strumentale e coro Cantica Symphonia». Presso l'atrio del Palazzo Comunale, per il periodo commemorativo, sarà visitabile la mostra «60 anni dopo: ricordare non basta!», a cura delle classi 5a delle Scuole Elementari Capoluogo e Pieve. E nella memoria di tanti partigiani ancora oggi ci sono le parole scritte su quei volantini che i tedeschi avevano lanciato dagli aerei: «Paese connivente con i banditi e diventato da tempo un loro rifugio speciale». Il cippo, vicino al luogo dell'eccidio, che ricorda la strage di 51 cumianesi
Persone citate: Anton Renninger, Antonio Giaimo, Karl Freller, Losano, Luigi Losano, Motta, Roberto Costelli
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