Guidi: libertà di scelta per ì medici

Guidi: libertà di scelta per ì medici IL SOTtOSEGRETARIO ALLA SALUTE: SARA' APPROVATA IN TEMPI BREVI Guidi: libertà di scelta per i medici «La riforma non è soltanto una promessa elettorale» intervista ROMA SOTTOSEGRETARIO alla Salute e medico, Antonio Guidi ribatte a chi vede negli annunci di prossima riforma in campo sanitario una manovra preelettorale. «Non è un fuoco d'artificio - dice - semmai proprio il contrario. Fa parte del programma di governo per il quale in questi due anni e mezzo c'è stato un confronto serrato con le parti». E ripete la promessa: si farà presto. Su quali basi? «Due. La prima: nulla si farà contro il Servizio sanitario nazionale che, anzi, verrà potenziato con la conquista non più ipocrita della libertà di scelta per i medici. La seconda: all'interno di un regionalismo solidale, ci sarà un riequilibrio effettivo della sanità». Proprio il regionalismo mette in campo i timori di avere diversi tipi di assistenza, di serie A e di serie B... «Si strilla "al lupo, al lupo" rispetto al regionalismo e non ci si rende conto dello spezzettamento delle Asl che già creano sul territorio una sperequazione insopportabile, aggravata dall'insopportabile potere dei direttori generali». Le Regioni, comunque, sostengono di non avere i fondi per mettere in atto questa riforma. «Ci siamo appena incontrati, a Bari, con il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto e il ministro Maroni, per discutere anche di questo: certo, ci sarà per forza una rimodulazione della spesa. Ma io insisto nel dire che sono contro l'atteggiamento ragionieristico della salute, perché la salute, sarà banale, ma non ha prezzo». E i medici? «Ci dovrà essere, senza dubbio, un coinvolgimento maggiore dei medici nella prograinmazione sanitaria e questo eviterà tantissime diseconomie che oggi, veramente, sono sulla pelle del cittadino». Lei ha accennato al potere dei direttori generali... «Sì, mi permetto di insistere su questo punto. Dovremo intervenire sul ruolo di queste figure. I direttori generali, infatti, vanno valorizzati per la loro specificità, ma non è più possibile che l'impegno dei sanitari venga delegato a queste figure che in Italia, oggi come oggi, rappresentano il potere più concentrato, perché hanno un bugget enonne e sono più potenti dei sindaci, dei presidenti di Regione e dei presidenti di Provincia». Che progetti ci sono per loro? «Il mio discorso non è contro i direttori generali, ma a favore del recupero del loro ruolo di gestione oculata della spesa, ma concordata con chi, sul campo, fa poi la sanità, ovvero i medici. Non è più sopportabile pensare che decidano, per chi vuole maggior salute, persone che non hanno esperienza». Una controriforma su tutta la linea? Non mi appassiona questo termine, sembra di evocare Penelope che distrugge la tela, in questo caso creata da altri. Qui si tratta di fare qualcosa che i cittadini e i medici vogliono assolutamente». Nel caso dei medici, maggior libertà. «Sì, ma non per fare "i fatti . propri". I medici chiedono maggior possibilità di far meglio la propria professione». Le reazioni dei sindacati alle dichiarazioni degli ultimi giorni sono poco favorevoli. Secondo molti, si tratta di chiacchiere preelettorali. «La malattia più grave di una certa politica è il processo alle intenzioni. Ci vorrebbe, invece, un'analisi della concretezza». Con i medici, a che punto è il confronto? ((A un buon punto. E bisogna fare presto perché la riforma porterà, inevitabilmente, anche all'abbattimento deUe liste d'attesa. La legge precedente era stata fatta per abbattere spese e liste d'attesa: invece, sono aumentate entrambe». Quando andrà in porto la riforma? «Se penseremo alle persone che soffrono, più che ad alchimie e ostacoli da parte dell'opposizione, ritengo che si farà in tempi brevi». [d. dan.l Antonio Guidi

Persone citate: Antonio Guidi, Maroni, Penelope, Raffaele Fitto

Luoghi citati: Bari, Italia, Puglia, Roma