Dal Vaticano giro di vite sui risposati di Marco Tosatti

Dal Vaticano giro di vite sui risposati NO ALL'EUCARESTIA Dal Vaticano giro di vite sui risposati Marco Tosatti CIHA DEL VATICANO Uscirà fra poche settimane un documento destinato a mettere fine a una serie di anomalie che possono accadere durante la messa, in particolare in relazione all'Eucaristia. L'ha annunciato il Prefetto della Congregazione per il culto divino, il cardinale nigeriano Francis Arinze. Il testo, una specie di «regolamento appheativo» dell'enciclica di Giovanni Paolo n «Ecclesia de Eucarestia», emanata nel 2003, è stato a lungo studiato e modificato. Avrebbe dovuto essere reso pubblico in autunno ma gli esperti hanno avuto bisogno di più tempo per bilanciare due tendenze contrapposte: una maggiore o minore severità. Il testo attualmente è oggetto di traduzione nelle numerose lingue interessate. Il nodo è la comunione eucaristica, e le irregolarità ad essa legate. Accade, per esempio, che soprattutto nel Nord Europa molti parroci diano la comunione a fedeli protestanti; oppure che chiudano un occhio davanti a cattolici divorziati e poi risposatisi con rito civile, ammettendoli alla comunione; oppure ancora che preti cattolici e preti protestanti concelebrino assieme. Tutto questo, come già diceva il Pontefice nella sua enciclica, non può essere ammesso. Il documento dovrebbe costituire un giro di vite. «Insieme con la Congregazione per la dottrina della fede - ha spiegato il porporato nigeriano dobbiamo rispondere a quanto chiede l'Enciclica: ci sono ombre nell'applicazione del Concilio Vaticano II in campo liturgico, bisogna intervenire su questi aspetti». Secondo Arinze, le nuove nonne, avversate dai sostenitori delle letture più «aperturiste» del Concilio Vaticano II, «dovrebbero essere anche di aiuto a coloro che talvolta vengono tentati di perdere la fiducia nella Chiesa per veri o supposti abusi», ma vogliono richiamare all'ordine anche «quanti introducono le loro idiosincrasie nella sacra liturgia o rifiutano per principio le direttive del Concilio». Secondo il cardinale Arinze è necessario rimettere ordine nella materia, anche perchè «la Chiesa non è un frigorifero ecclesiastico dove non si può toccare nulla». Arinze ha poi assicurato che danze e canti etnici durante le messe dei viaggi papali non disturbano il Papa che «pur non essendo a conoscenza di tutti i dettagh delle celebrazioni a cui partecipa, vive la liturgia come un fatto vivo».

Persone citate: Arinze, Francis Arinze, Giovanni Paolo

Luoghi citati: Nord Europa