Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Da ottobre attivate sei lauree specialistiche» - «Senza ascensore, un calvario fare esami all'Asl di Rivoli» - «Servono quattro fermate in più» - «Un'ora a vuoto per trovare parcheggio» - «Analisi rapide» Il preside di Lingue e Letterature Straniere ci scrive: «Desidero dare rassicurazione a Stefania Alberti e agli altri studenti della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere che da ottobre verranno attivate sei lauree specialistiche di secondo livello inerenti ai diversi settori di studio della Facoltà stessa. «Finora la novità ha avuto scarsa diffusione per due ragioni. In primo luogo perché le lauree specialistiche possono essere attivate solo quando si siano conclusi i cicli di primo livello (nel nostro caso ciò accadrà a settembre). In secondo luogo perché la Facoltà aveva previsto di darne ampia informazione agli studenti fra poche settimane, non appena si saranno concluse le necessarie procedure burocratiche relative all'istituzione di tali lauree». Liborio Termine Una lettrice ci scrive : «Da qualche tempo l'ascensore dell'Asl di via Piave, a Rivoli, è stato vietato agli utenti e sembra venga utilizzata solo per carico e scarico materiali. Non hanno avuto sentire motivazioni, neanche (piando mi sono presentata con mio padre che ha 83 anni e si regge con difficoltà grazie ad un bastone. Per fare l'elettrocardiogramma è dovuto salire per le scale, aggrappandosi a me e con grande fatica. Durante T'arrampicata" abbiamo affiancato un'altra anziana paziente, cardiopatica grave, che si era seduta sugli scalini per riprendere le forse e proseguire in quel calvario. Come si può impedire l'utilizzo di un ascensore senza trovare una soluzione alternativa?». Segue la firma Un gruppo di lettori ci scrive : «Siamo 12 pendolari, dipendenti della stessa azienda che tutte le mattine da Porta Susa raggiungiamo l'ufficio con un paio di fermate di bus o addirittura a piedi. Tra qualche settimana andremo a lavorare in zona Corso Regio Parco raggiungibile da Porta Susa solo con 2 mezzi pubbhci, con trasbordi scomodi e frequenze del bus 27 tra i 12 e 15 minuti. Logico che per risparmiare giornalmente più di un'ora di viaggio utilizzeremo 12 auto in più! Basterebbe prolungare con 4 fermate il 19 lungo i corsi R. Margherita e Principe Eugenio e oltre per collegare una zonla con importanti strutture come come le Poste, l'Italgas, l'Ufficio Imposte, l'Ospedale, si potrebbero riempire quei bus che circolano sempre vuoti». Seguono le firme Una lettrice ci scrive: «Sono residente in centro neh' area fra via San Francesco d'Assisi e piazza Arbarello dove cercare parcheggio è un incubo. Mi pare inammissibile che nella zona blu della sottozona A3 ogni giorno ci siano intere aree con divieto di sosta e rimozione forzata per svariati motivi, tutti giustificati da ordinanze varie dal Sindaco. L'altro giorno, verso le 16,30, ho girato a vuoto per oltre un'ora prima di trovare due metri liberi delimitati da strisce blu, situazione che perdura ormai da tempo. «La ricerca s'inizia da piazza Arbarello dove c'è un divieto estemporaneo di sosta autorizzato da apposita ordinanza. Proseguo in via Barbaroux angolo via San Dalmazzo dove 4 parcheggi sono stati occupati da una staccionata metallica utilizzata dai muratori che stanno ristrutturando un palazzo; svolto a destra in vìa San Dalmazzo dove provo in tutti i parcheggi sia da un lato sia dall'altro, sospesi per riprese cinematografiche. Il restante tratto di via San Dalmazzo fino a via Bertola è chiuso al traffico per lavori della pista ciclabile, obbligata, svolto a sinistra in via Santa Maria, dove trovo un altro divie¬ to di sosta sempre per riprese cinematografiche. Proseguo in via Boterò per svoltare a destra in via Bertola dove ritrovo un altro divieto di sosta su tutto il lato sinistro a causa di lavori in corso. E' possibile cercare di ponderare e valutare meglio prima di rilasciare e firmare contemporaneamente più ordinanze nello stesso quadrilatero pensando ai disagi per chi vìve nel centro?». Carla Bessone L'Associazione tra istituzioni sanitarie ambulatoriali private ci scrive: «Rispondiamo alla lettrice che segnalava tempi di attesa molto lunghi per una densitometria ossea in un ospedale pubblico. In Piemonte ci sono più di 80 centri privati che erogano prestazioni ambulatoriali, spesso anche di diagnostica per immagini e in particolare esami di densitometria ossea con un'attesa che non supera i dieci giorni. Questi centri privati sono accreditati con il Servizio Sanitario ed eseguono le prestazioni agli stessi costi (e cioè con lo stesso ticket, se dovuto dal paziente) degli ospedali». Guglielmo Canelli specchiotempi@lastampa.it

Persone citate: Carla Bessone, Guglielmo Canelli, Liborio Termine, Stefania Alberti

Luoghi citati: Assisi, Piemonte, Rivoli