Castelli: i boss in carceri lontane di Fulvio Milone

Castelli: i boss in carceri lontane LA LINEA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA DOPO LA SPARATORIA DI NAPOLI Castelli: i boss in carceri lontane Annalisa nel suo diario: «Andrò in Paradiso» Fulvio Milone NAPOLI Boss e killer in prigione, ma lontano dalla Campania. Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, definisce la tolleranza-zero contro i camorristi detenuti «una linea necessaria, una risposta alla sete di sicurezza dei cittadini». A5 giorni dall'ennesima emei^enza-criminalità provocata dalla morte di Aimalisa Durante, uccisa a 14 anni durante una sparatoria, è già stato avviato un censimento per l'esodo dei boss della camorra rinchiusi nei penitenziari della regione. Castelli non si pronuncia sui particolari dell'operazione-carceri. «Dico solo che sono stato attaccato per la mia severità e accusato di essere un forcaiolo - aggiunge il ministro invece ci vorrebbe più coerenza da parte di quelle stesse persone che oggi invocano misure più dure». A Castelli, che chiede anche «un grande sforzo culturale» dei napoletani contro la criminalità, gh abitanti del rione Forcella, teatro della sparatoria di sabato notte, stanno rispondendo in massa. Guidati dal parroco Luigi Merola, invocano una presenza costante delle forze dell'ordine e l'istituzione di un posto fisso di polizia, oltre che un intervento più incisivo dell'amministrazione comunale contro il degrado del quartiere. ((La morte di AnnaUsa può segnare l'inizio della rinascita di Forcella», ha detto don Merola. Il sindaco Jervolino ha replicato con una proposta: «Il 2 giugno vorrei celebrare la festa della Repubbhca nel rione». «H rione deve tornare a vivere», dice anche il padre della ragazza uccisa, Giovanni Durante, che ieri sera ha ricevuto la visita del sottosegretario dell'Interno, Alfredo Mantovano. Giovanni racconta che ha trovato un diario di Annalisa. Sulla prima pagina, all'interno di un cuore disegnato con un pastello rosso, la vittima innocente dei camonisti ha scritto una sinistra premonizione: «Vivo e sono contenta di vivere, anche se questa vita non è quella che vorrei io. Ma so che una parte di me sarà immortale. E presto andrò in Paradiso». Perchè una ragazza di 14 anni ha affidato a un quaderno cupi pensieri di morte? E ima domanda che non trova risposta. Un'altra frase evoca tristi presagi: ((A un'amica in un giorno di pioggia ho chiesto: perchè per esser vivi bisogna vivere? Lei rispose: guarda il cielo, è l'unica cosa più grande di te». E poi: «Oggi ho fatto una cosa bella per me. Non so se ne pagherò le conseguenze, ma va bene così». Giovanni Durante dice che il ritrovamento del diario «è un segno che Annalisa mi ha mandato dal paradiso». E racconta una storia incredibile: «Una mia vicina è venuta a casa per dirmi che mia figlia le era apparsa in sogno, dicendole di cercare un cuore rosso e una penna. Da quel momento io e mia moglie ci siamo messi a cercare, e finalmente abbiamo trovato questo piccolo diario con il cuore rosso sulla prima pagina. Annalisa, fra l'altro, ha scritto: papà, sarò sempre accanto a te». Ma che cosa è realmente accaduto, sabato sera a Forcella? Salvatore Giuliano, arrestato con l'accusa di avere provocato la morte della ragazza, è comparso davanti al gip per la convalida del fermo. La decisione è attesa per oggi. Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Restano però le dichiarazioni fatte davanti al magistrato martedì subito dopo il fermo. Giuliano nega di aver sparato («non ero armato») e di essersi fatto scudo di Annalisa afferrandola per i capelli quando due sicari di un clan avversario hanno aperto il fuoco contro di lui. Ma anche l'accusa gioca le sue carte. A incastrare Salvatore ci sono le intercettazioni di conversazioni fra due abitanti di Forcella: Giuliano, dicono, ha sparato per primo. E ci sono i rilievi balistici, con tracce di proiettili provenienti proprio dal punto in cui si trovava il giovane. Non solo: un fratello smentisce alcuni particolari riferiti da Giuliano nell'interrogatorio. I ministro Castelli vuole allontanare i camorristi detenuti dalla Campania

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