Aprile, cade il divieto alle auto non catalizzate di Alessandro Mondo
Aprile, cade il divieto alle auto non catalizzate L'ASSESSORE ALL'AMBIENTE ORTOLANO PROPONE A MIRAFIORI UN CENTRO DI PRODUZIONE DI MEZZI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Aprile, cade il divieto alle auto non catalizzate Tornano a circolare il mercoledì e il giovedì: in 6 mesi duemila trasgressori Alessandro Mondo Poco meno di 2 mila multe in circa sei mesi, per l'esattezza 1.900, ciascuna delle quali è costata ai trasgressori un verbale di 68,25 euro. Con l'arrivo della primavera la città si congeda dal divieto di circolazione per i veicoli non catalizzati nei giorni di mercoledì e giovedì (8-18,30, fatte salve le eccezioni). L'ordinanza entrata in vigore il 22 ottobre è scaduta ieri, al termine di un inverno che in termini di smog è stato pressapoco la fotocopia del precedente. Non è un caso che proprio ieri i centralini dei vigili siano stati martellati di telefonate da parte di quanti chiedevano conferma della scadenza, riportata sui pannelli dei segnalatori alle porte della città. Polemici gh ambientalisti. «Oggi (ieri per chi legge) è l'ultimo giorno in cui sono in vigore i seppur minimi provvedimenti di limitazione del traffico che esprimono il pio desiderio della giunta affinché cali lo smog commenta Largo Respiro -. Pec- cato che non vengano fomiti dati sull'efficacia degli stessi. Dal primo gennaio 2004 ci sono stati 61 sfor amenti dei limiti previsti dalla direttiva europea, di cui 17 sono andati ben oltre il doppio, taluni del triplo del limite consentito». Se ne saprà di più fra qualche giorno, visto che la Provincia sta tirando con l'Arpa le somme dell'inverno appena archiviato, ricapitolando i dati delle centraline di rilevamento. Fine dello stop bisettimanale per i mezzi non ecologicamente corretti, nonostante molti abbiano continuato a circolare impunemente nei giorni del divieto. L'appuntamento con la nuova edizione del provvedimento è fissato al prossimo autunno. Salvo inversioni di rotta tornerà in forma maggiorata da ottobre, cioè estesa a cinque giorni settimanali (lunedì-venerdì), in linea con l'accordo di programma fra la Provincia e i comuni dell'area metropolitana. Un'occasione sulla quale varrà la pena di tornare a scommettere. Ne convengono tutti: dagli assessori Dario Ortolano (Comune) ed Elena Ferro (Provincia) al comandante della Polizia municipale Maturo Famigli. Tutti convinti che anche nella prossima edizione l'efficacia del provvedimento dipenderà soprattutto dalla collaborazione dei cittadini, più che dal deterrente rappresentato dalle sanzioni, mentre sul fronte della lotta allo smog la Ferro sollecita i finanziamenti promessi da Roma per incentivare la progressiva sostituzione del parco auto. Se ne è riparlato ieri pomeriggio in Comune, durante la Conferenza nazionale degli assessori sul Progetto Metano. Nell'occasione, Ortolano ha lanciato una proposta destinata a far discutere. «Visto che Fiat dichiara di poter fare a meno di due terzi della superficie di Mirafieri - ha esordito - sembra utile proporre di fare di tale stabibmento il polo di un distretto industriale intemazionale che abbia nella ricerca e nella produzione finalizzata alla mobilità sostenibile una sua parte rilevante». In quest'ottica Torino, già capofila del Progetto Metano per autotrazione, potrebbe essere l'epicentro del rilancio della produzione industriale dei mezzi di trasporto pubblici e privati a basso impatto ambientale. Resta intatto il problema dei finanziamenti, ad oggi inadeguati: la prossima settimana sarà oggetto di un incontro a Palazzo Chigi fra il ministro Matteoli e gli assessori all'Ambiente delle città che aderiscono all'iniziativa.
Persone citate: Dario Ortolano, Elena Ferro, Matteoli, Ortolano
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