Otto Rahn il visionario cercava il Graal ma trovò il führer

Otto Rahn il visionario cercava il Graal ma trovò il führer UN NUOVO LIBRO DI MARIO BAUDINO: LATRAGEDIA DI UN INTELLETTUALE TEDESCO DEGLI ANNI TRENTATRA LA FRANCIA E BERLINO Otto Rahn il visionario cercava il Graal ma trovò il füyhrer Vita, avventure e misteriosa fine di un sognatore che esaltò l'antica eresia catara e lasciò dietro di sé una «leggenda nera» Mirella Sem ALL'INIZIO degh Anni Trenta, due giovani turisti con bastoni da passeggio e calzettoni percorrevano a piedi la zona ricca di pareti scoscese e foreste intomo alla rocca di Montségur. Nonostante l'apparenza, i due non erano lì per un tranquillo week end di fine estate, ma sulla pista di fiabe, miti e storie fiorite intomo ai catari. In quei luoghi gli eretici che in polemica con la Chiesa predicavano il rinnovamento morale, ebbero il loro ultimo avamposto e vennero assassinati in massa o brudati vivi dagli oppositori cattolici. Il vagabondaggio dei due amid, dì cui uno d chiamava Otto Rahn, era solo apparentemente innocente. Da questa gita nacque il libro La crociato contro il Graal, scritto proprio da Rahn che nei catari, detti anche albigesi, pauliciani, ariani, bulgari, individuava gli ascetici precursori dei nazisti. Grande mistificatore, ideologo del Reich, Rahn con la sua opera seppe ideare la Bibbia del risveglio esoterico e antisemita a cui assisteva l'Europa e diede vita a un Mito che uccide: proprio così si chiama il bel libro che il giornalista, poeta e narratore Mario Baudino dedica a questo personaggio dimenticato (edito da Longanesi e da oggi in libreria, pp. 248,616,00). In que¬ sta biografia che d legge come un romanzo, Baudino ricostruisce con straordinaria perida i movimenti dell'ambigua e istrionica personalità di Rahn. Nato nel 1904 da una famiglia religiosissima, figura da operetta, albergatore fallito, correttore di bozze, sceneggiatore, sodalista «umanitario» prima di diventare nazista, lo scrittore, con il suo saggio mitologico - e anche con il suo secondo parto mitico-letterario, la Corte di Lucifero -, proprio alimentando la mitologia della purezza catara, segnò la sua sorte in maniera irreversibDe. La complessa ricostrudone di Baudino, con abili movimenti narrativi, ci porta continuamente dietro le quinte di una vita ricca di risvolti e di colpi di scena. Si procede in una trama avvolgente alla ricerca delle motivadoni che condussero uno scrittore come Rahn a diventare l'estensore del livre de chevet di Heinrich Himmler. Infatti il braccio destro di Hitler utilizzò proprio quest'opera sui catari come un ulteriore puntello per rivendicare le ragioni della razza ariana e farsi accanito sostenitore della «soludone finale» nei confronti degh ebrei. Rahn era riusdto a interpretare l'eresia catara come il cuore dì una «nuova religione germanica». Fomentando l'antisemitismo più acceso. diventò un fedelissimo del creatore delle SS, che a sua volta era il seguace dì una cultura occultista e fanaticamente razzista. Rahn fu anche assd scaltro, poiché si fece una grande pubblicità facendo vagamente intendere che gli eretid, che avevano trovato a Tolosa e Carcassonne le loro capitali, avevano lasdato veramente degh ingenti depositi di oro, simboleggiati ddGrad. Divenuto scrittore abbastanza famoso grade alla sua ricerca mitica, Rahn fu affiliato dell'Abnenerbe, lo specide «ufficio studi» del gerarca che sulle mostrine delle SS volle fossero disegnate le antiche lettere germaniche, le «rune». L'istituto godeva dell'apporto di numerod consulenti universitari, aveva come scopo la ricerca archeologica, propugnava il vegetarianismo, l'omeopatia, l'erboristeria. Era lo strumento attraverso cui Himmler cercava i fondamenti «sdentifici» della nuova cultura germanica e raggiunse l'acme della sua attività con gli esperimenti «medici» nei campi di concentramento. Rahn nel 1936 entrò neUe SS, «circolo da cui era difficile sfuggire» e dove si esercitava un controllo capillare. Ironia della sorte, fu proprio lui a finire nella trappola. Colto in stato dì ubriachezza, venne destinato per punidone a Da- chau che all'epoca ospitava comunisti, socialdemocratici tedeschi ed elementi considerati «antisodali», come zingari, delinquenti comuni e omosessuali. Ma lo scrittore tedesco, oltre alla passione per la bottiglia, aveva anche dtre ragioni per cercare di sfuggire al controllo del corpo spedde di cui faceva parte. Aveva tentato di sposarsi per mascherare la sua vocazione gay, ma non vi era riusdto. La «fidanzata» prescelta sì era accorta dello scarso interesse nei suoi confronti. Giocatore d'azzardo, porta addirittura a Dachau il suo compagno per incontrare Himmler, il protettore. Poi gh scrive per trasmettergli la gratitudine dell'amico che era tanto felice di aver potuto conoscere dì persona gh uomini delle Teste dì morto e «gettare uno sguardo più profondo nelle SS». Il 9 novembre 1938 vengono incendiate sinagoghe, assalite le proprietà degh ebrei che a migliaia sono deportati a Buchenwdd. Si tratta dei primi israeliti tedeschi a entrare in un campo di concentramento e Rahn verrà inviato anche qui per completare il suo addestramento. Ma il 28 febbraio del 1939 lo scrittore invia una lettera al capo di stato maggiore, Karl Wolff, per chiedere dì essere dimesso dall'incarico. Muore in un bosco sulle pendid del Wilde Kaiser nella notte tra il 13 e il 14 marzo. Il corpo viene ritrovato circa un mese dopo avvolto in un mantello, appoggiato a un albero. Al suo fianco, due fide con resti di liquido che non venne md analizzato. Che cosa era successo? Le SS cancellano le dimissioni e celebrano Rahn come un camerata travolto da una tormenta di neve. Ma la vera versione dei fatti è un'dtra. Era stato denundato da un suo partner che aveva reso note le sue inclinadoni. Le SS non gh avevano lasdato scelta. O il suiddio o l'internamento in un lager. Rahn tentò di fuggire dalla Germania bussando a tutte le porte dei vecchi amici. Un'dtra versione vuole che Himmler sapesse tutto, che lo avesse pregato di non esporsi troppo e poi lo avesse abbandonato d suo destino. Lo scrittore, che aveva raccontato con sdegno le crudeltà dei erodati contro i catari, non solo fu tra i guardiani di un lager dd cui orrori - come disse lui stesso - era assolutamente spaventato e atterrito. Ma fu anche vittima dello stesso mito da lui alimentato. Cinque anni dopo la sua scomparsa, Himmler fece pressione perché la Corte di Lucifero venisse ristampato. Ne voleva diecimila copie. Ma ne ottenne solo cinquemila. Fortunatamente d approssimava la fine. LA SETTA DEI PURI I Càtari, di cui Otto Rahn fece pur deformandone la dottrina e la storia, la propria ragione di vita, rappresentano una grande eresia che fiorì in Europa nel dodicesimo secolo. Contestava l'autorità della Chiesa di Roma, ma aveva soprattutto una visione di tipo «dualistico»: il mondo in cui viviamo rappresentava il male, creato da un Dio malvagio, mentre il Dio buono era al di là dell'esistenza. Credevano nella trasmigrazione delle anime e i loro ministri del culto, i «perfetti», vivevano come asceti, rifiutando tutto ciò che avesse a che farecon la riproduzione. In tutta Europa vennero perseguitati, mentre in Linguadoca godettero di una notevole libertà. Di qui la «crociata» bandita dal Papa Innocenzo III nel 1209, una guerra di sterminio che distrusse la fiorente civiltà del Midi e si conclusecon l'annessione di quelle terrea! regno di Francia. \x Il cammino del Santo Graal, manifesto dei Rosa-Croce (1975). A sin. Otto Rahn

Luoghi citati: Berlino, Europa, Francia, Germania, Linguadoca, Tolosa