Raddoppiano le perdite dell'Alitalia di Andrea Di Robilant

Raddoppiano le perdite dell'Alitalia IL CDA APPROVA IL BILANCIO 2003, IL ROSSO SALE A 510 MILIONI. LA CRISI SÌ AGGRAVA: NEL 2004 NUOVO CALO DEI PASSEGGERI Raddoppiano le perdite dell'Alitalia Chiesto aiuto al governo. Confermato lo sciopero del 5 aprile Andrea di Robilant ROMA L'Alitalia perde quota in maniera sempre più drammatica e le speranze di arrestare la caduta precipitosa della compagnia di bandiera sono affidate ormai esclusivamente a un intervento in extremis del governo in favore di tutto il sistema aereo. Intervento che è stato nuovamente sollecitato dai vertici dell'azienda. Nel frattempo i sindacati del trasporto aereo hanno confermato lo sciopero generale previsto perii 5 aprile. Il consiglio di amministrazione dell'Alitalia ha approvato ieri un bilancio del 2003 che si è chiuso in maniera disastrosa, con una perdita di 510 milioni di euro (prima delle imposte e delle componenti straordinarie), cioè il doppio delle perdite dichiarate l'anno precedente. L'ultima trimestrale del 2003 ha fatto registrare ima perdita di 146 milioni di euro, un po' meno delle previsioni. «Ma non è una gran , consolazione», ha ammesso il presidente dell'Alitalia, Giuseppe Bonomi, al termine della riunione. «I dati della trimestrale sono oggettivamente molto brutti». E le prospettive non sono per nulla migliori. I primi due mesi dell'anno coirente hanno registrato un ulteriore calo di passeggeri che ha raggelato le stime per il bilancio del 2004. Secondo fonti Alitalia, nei mesi di gennaio e febbraio gli aerei hsuma volato «semivuoti» anche a causa di un contenzioso con le agenzie di viaggio, che avrebbero «boicottato» la compagnia di bandiera. I nuovi dati hanno fatto scivolare ancora il titolo Alitalia, che ieri ha perso lo 0,58 per cento, fermandosi a 0,24 euro. Ieri era circolata la notizia, diffusa anche dall'Ansa, che l'amministratore delegato Marco Zanichelli si era recato a una riunione d'emergenza con il sotto segretario alla presidenza Gianni Letta, cui Silvio Berlusconi ha affidato la delega per la crisi Alitalia, per esortare il governo a concedere tempestivamente, e comunque non oltre la fine di aprile, un pacchetto di misure per mighorare i conti dell'azienda. In serata la visita di Zanichelli a palazzo Chigi è stata però smentita, mentre si parlava con insistenza di una possibile riunione con governo, vertici dell'azienda e parti sociahmercoledì prossimo. L'Alitalia ha chiesto alla Consob di poter posticipare il bilancio definitivo del 2003 a fine maggio proprio per poter includere alcune agevolazioni (principalmente una riduzione di accise) che l'azienda considera indispensabili per poter continuare a competere con le altre principali linee europee. Il pacchetto dovrebbe includere tra le altre cose una riduzione delle tasse sul carburante, una riduzione delle tasse per i decolli e gli atterra^gi e alami ammortizzatori sociali per far «defluire» il personale. «Tutto va visto in relazione al momento in cui potremo andare all'approvazione del progetto di bilancio prevista per il 20 maggio», ha detto Bonomi. Ma per poter migliorare i conti definitivi del 2003, «tutto dovrà essere stato messo in moto in maniera irreversibile entro il 10 maggio». E il governo non ha ancora dato il via libera ai cosiddetti «requisiti di sistema» chiesti dall'Alitalia e che non sono. ha precisato Bonomi, aiuti di Stato o ricapitalizzazioni, che verrebbero comunque bocciati da Bruxelles, ma interventi «tesi al riequilibrio della catena del valore del trasporto aereo». Allo stato, le perdite registrate nel 2003 superano di un terzo il capitale sociale (1,4 miliardi di euro). E in assenza di interventi da parte del governo, si fa sempre più concreto 3 rischio di un fallimento dell'azienda. Quello del 2004 sarà l'eserdzio-chiave per valutare una volta per tutte le prospettive di un graduale risanamento dell'azienda m vista di un'eventuale alleanza con Air France e Klm. Ma la situazione sempre più drammatica dei conti Alitalia ha bloccato ogni trattativa e a questo punto un accordo appare molto lontano. Nonostante la crisi e lo sciopero del 5 aprile, assicura Bonomi, il clima con i sindacati è «certamente mighorato», anche perché «c'è un'assoluta consapevolezza delle condizioni in cui versa l'azienda. E questo mi fa ben sperare nonostante molti temi siano ancora da affrontare». Per il momento non si parla di nuovi esuberi, ma è chiaro, dicono all'Alitalia, che il tema dovrà essere affrontato in assenza delle agevolazione che la compagnia si aspetta dal governo. I CONTI ALITALIA Cifre in milioni di euro

Persone citate: Bonomi, Gianni Letta, Giuseppe Bonomi, Marco Zanichelli, Silvio Berlusconi, Zanichelli

Luoghi citati: Bruxelles, Roma