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Romane «perdonate», il derby si rigioca LAZIO MULTATA, UN TURNO DI SQUALIFICA DEL CAMPO PER I GIALLOROSSI. LICENZE UEFA, OGGI PRIMO VERDETTO Romane «perdonate», il derby si rigioca Ma la sfida-bis all'Olimpico potrebbe essere a porte chiuse Guglielmo Buccheri ROMA La decisione della giustizia sportiva arriva dopo dieci giorni e dà a Lazio e Roma la possibilità di rigiocarsi il derby sospeso dalla follia ultra il 21 marzo scorso: sarà adesso la Lega Calcio a indicare data e ora della stracittadina, ma calendario alla mano sembra essere quella di mercoledì 14 aprile (fiscbio d'inizio alle 15) l'appuntamento più gradito alle due società. Il giudice Maurizio Laudi ha accompagnato la decisione di far rigiocare il derby con la squalifica del campo della Roma per una giornata (oltre a una multa per il club giallorosso di 3000 euro) e con una sanzione in denaro di 51 mila euro per la Lazio. Il verdetto della magistratura del calcio è destinato a finire anche sotto i riflettori del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, che poche ore dopo la notte amara dell'Olimpico aveva annunciato come gli episodi di Lazio-Roma costituissero un punto di non ritomo in tema di violenza, tanto che lo Stato da quel momento in poi avrebbe risposto con grande fermezza: non è da escludere, quindi, che il derby da recuperare possa anche essere giocato a porte chiuse per motà^.; di; .ordine pubblico. W: Nelle sue motivazmjriLaudì ha ribadito come all'Olimpico «si fosse verificata una situazione di paradossale anomalia come mai si era finora riscontrata». Il giudice sportivo non ha inflitto la sconfitta a tavolino alle squadre «perché nella decisione di non riprendere il gioco non c'è la cattiva intenzione di sottrarsi volutamente a un obbligo di sportività e correttezza». Inoltre, dal referto dell'arbitro Rosetti «si faceva esplicito riferimento al rischio di un'invasione di campo da parte dei tifosi» e, sempre secondo quanto affermato dal direttore di gara, lo stesso Galliani gli aveva riferito come tutti i suoi interlocutori (Baldini e Capello per la Roma, il ds Cinquini per la Lazio) gli stavano prospettando «una situazione di grave e concreto pericolo per i calciatori e le persone presenti in campo». Sulla squalifica del campo della Roma per una giornata malgrado la squadra di casa fosse la Lazio (i giallorossi saranno costretti a giocare lontano dall'Olimp^co^fcffSft-ff-Bologna, la sfida con il'fihiewqdejt IQifprilfiK,^ pesato licita ch^. «è^^a's'èhza alcun dtumìó Sana curva Sud la notizia falsa della morte del ragazzo». Il verdetto della giustizia sportiva ha avuto comunque l'effetto di ricompattare il mondo politico dopo le divisioni sul decreto spalma-Irpef. Ospiti della trasmissione televisiva «Porta a Porta», sia il ministro Roberto Maroni, sia il responsabile economico della Margherita, Enrico Letta, che il coordinatore di An, Ignazio La Russa, hanno parlato «di una decisione fin troppo morbida» auspicando cbe la partita venga almeno rigiocata a porte chiuse. Sempre ieri i due club della Capitale sono stati alle prese anche con la definizione dei documenti da presentare - entro oggi alla commissione preposta per il rilascio della licenza Uefa. La Roma aveva il problema di dover certificare il bilancio al 30 giugno scorso, un'operazione facilitata dal versamento di 12 milioni di euro che Sky ha effettuato nelle casse della società giallorossa come anticipo della terza e ultima rata che la pay-tv doveva a Sensi. Questa operazione, insieme all'impegno del presidente giallorosso a sottoscrivere la sua parte di aumento di capitale il prossimo metà aprile, dovrebbe aver messo la Roma al riparo della bocciatura europea. La strada scelta dalla Lazio è invece quella di un contenzioso fiscale per i debiti (85,5 milioni di^miro) verso l'Erario: a Formelle hiymo chiesto jjujavrateizzazione in dièci anni, adesso la risposta spetta all'Ageiiziaaeile Entrate. Deciderà il ministro dell'Interno Pisanu Skyversa un anticipo di 12 milioni a Sensi Gigi Buffon e Francesco lotti durante una fase dell'allenamento di ieri