Si ribalta il bus, muore un ragazzo in gita scolastica di Francesco Grignetti

Si ribalta il bus, muore un ragazzo in gita scolastica L'INCIDENTE SULLA PONTINA, ALLE PORTE DI ROMA, PER LA PIOGGIA Si ribalta il bus, muore un ragazzo in gita scolastica genitori: a venturi anni era tornato a studiare, voleva il «pezzo di carta» Francesco Grignetti ROMA I referti dicono che c'era una leggera pioggerellina. Che l'asfalto era scivoloso. E che a terra sono rimasti i segni di una lunga frenata. Incidente inspiegabile. Spetta ora agli investigatori della Polizia stradale dì chiarire come e perché, ieri mattina, all'altezza di Aprilia, un piccolo centro sulla Pontina, un pullman in gita scolastica è finito fuori strada. Un ragazzo. Eros Corizza, 21 anni, è morto nell'impatto. Quìndici i feriti. Gli automobilisti che lo seguivano hanno assistito sgomenti alla carambola del grosso pullman. L'hanno visto schiantarsi contro il guard-rail. E ora c'è polemica tra i polìtici locali, tra il centrodestra die guida la Regione e il centrosinistra che governa Comune e Provincia, sulle responsabilità e lo stato della strada. L'istituto tecnico-professionale «Carlo Cattaneo» si trova all'Eur. E' una scuola che si è modernizzata a tappe forzate. Si insegna a 950 alunni come diventare operatore elettrico o tecnico di elettronica. Ieri mattina i ragazzi della Quarta M andavano verso Nettuno a visitare ima piccola industria che lì produce pannelli solari. Tecnologie d'avanguardia. i Erano felici Ha raccontato Daniele, diciotto anni, che a bordo c'era un clima di allegria per la loro prima gitja-.d'istruzione: «Quando è successo l'incidente eravamo comunque tutti seduti e tranquilli». U pullman andava molto piano. Non più dì cinquanta chilometri orari, «perché non sapevamo quale fosse la strada. Poi improvvisamente è sbandato ed è finito su un lato». Ecco, è a quel punto, inspiegabilmente, die il pullman ha sbandato. Forse qualcosa ha distratto l'autista. Forse una disattenzione. Qualcuno parla dì un cane che avrebbe attraversato la strada. C'è chi ha dato la colpa a ima macchia d'olio. Ma su questi aspetti la polizia non si sbilancia. Secondo il vicequestore Bruno Agnifini, dirigente della polizia stradale, «potrebbe trattarsi anche di un guasto». E' stato un attimo. «Il pullman ha cominciato a sbandare e pensavo fosse uno scherzo dell'autista. Dopo un po' ha preso il cordolo di cemento sulla destra e si è ribaltato. Ed è stato il caos». Il grosso autobus ha continuato a camminare anche su un fianco. Dentro, la gente veniva sbalzata dalle poltrone. Ricostruisce i fatti uno dei feriti: «I mìei compagni mi sono volati addosso perché ero dalla parte in cui si è piegato. Ma distante da Eros che è rimasto schiacciato». Povero Eros. I suoi amid se lo ricordano come un «gran giocherellone». Ai professori dava invece l'impressione di essere un ragazzo serio, taciturno, forse persino introverso, che s'impegnava per davvero. Era tornato a scuola a ventuno anni per finire il corso dì studi e prendersi un diploma da tecnico elettronico. Non ne avrebbe avuto bisogno, conosce- . va i computer a memoria. Ma gli mancava il «pezzo di carta». Comunque trovava il tempo di dedicarsi al volontariato. La famiglia Corizza vive al Laurentino 38 e il papà è operaio in un'azienda elettrica dì Pomezia. Ha appreso la notizia della tragedia mentre era al lavoro, la moglie invece era a casa ed è stata avvertita dal personale, della scuola. L'ultimo rammarico del papà è non aver potuto donare gli organi di suo figlio: «Eros non può tornare in vita, nessuno può restituircelo, però se avessimo fatto in tempo avremmo potuto donare i suoi organi e sapere che altri avrebbero vissuto grazie a lui». E però, nel dolore, i Corizza denunciano quello che tutti i romani sanno bene: la Pontina, la strada dell'incìdente, che dalla Capitale conduce verso Latina, è pericolosissima. ((Purtroppo la conosco bene, da oggi ancora di più, - ha detto papà Riccardo al sindaco Veltroni e al presidente della Provincia Gasbarra che sono andati a trovarlo ieri pomeriggio - è una strada maledetta, ogni giorno si porta via una vita. Fate qualcosa». Parole che subito, a caldo, hanno detto in molti: il presidente della Provincia, la vicesindaco di Roma Garavaglia, il consighere regionale dei Versi Angelo Bonelli. Ma che non sono andate giù al centrodestra che governa la Regione e che s'è sentito tirare in causa per lo stato delle strade. Il Governatore Francesco Storace se l'è presa molto: «Sono davvero stupito degli interventi di importanti rappresentanti istituzionali. Di fronte alla morte dì un ragazzo mi sarei aspettato riserbo. Leggo che si parla, a sproposito, di sicurezza». Storace ha la sgradevole «sensazione di una speculazione politica su un giovane morto». Il pullman ribaltatosi sulla Pontina

Luoghi citati: Aprilia, Latina, Pomezia, Roma