AZNAR «Sconfitto dalle bugie»

AZNAR «Sconfitto dalle bugie» IL PREMIER SPAGNOLO RACCONTA LA SUA VERITÀ' AZNAR «Sconfitto dalle bugie» intervento MADRID LO scorso 11 marzo, la Spagna ha subito il più grave attentato della sua storia, uno dei più sanguinosi che il mondo abbia conosciuto. I terroristi hanno preparato la loro vighacca azione col proposito deliberato di assassinare il più alto numero possibile di persone, per seminare il terrore e per portare un colpo mortale alle nostre libertà e ai nostri diritti. E' stato un giorno di immenso dolore per tutti, un dolore che non dimenticheremo mai. Ma da questo dolore noi dobbiamo tuttavia imparare una lezione. Gli insegnamenti sono semphci. Dobbiamo fame tesoro, se voghamo impedire che i terroristi ci assassinino e determinino il nostro modo di vivere. Qualcuno pensa che la soluzione sia di cercare di fare la pace, di negoziare coi terroristi affinché vadano a compiere i loro misfatti altrove. Ma agire in questo modo è inaccettabile per me come per milioni di altri spagnoli. Il terrorismo deve essere puramente e semplicemente sconfitto. Questo è il nostro debito verso le vittime degli attentati e verso la società che li rimpiange. L'il marzo, qualche minuto dopo le 7.30, parecchi zaini-bomba sono esplosi a bordo di treni dei pendolari sulla linea Guadalajara-Madrid. Circa 200 persone sono state assassinate, più di 1900 ferire e centinaia di famiglie sono state distrutte per sempre. Tutta ima nazione è stata colpita al cuore. Come in tutti gli altri casi in cui siamo stati colpiti da un attacco terroristico, gli spagnoli hanno diritto di sapere la verità sull'I 1 marzo. I miei compatrioti meritano di conoscere gli elementi di informazione più significativi emersi dalle indagini. E' ciò che il governo ha fornito loro. Subito dopo l'attentato, le nostre indagini si sono indirizzate su una pista evidente, quella del gruppo terrorista basco Età. Si trattava di una deduzione ragionevole, e chi sostiene il contrario è ingenuo o in malafede. La storia attesta chiaramente la sinistra abitudine dell'Età di compiere omicidi durante le campagne elettorali. I terroristi fanno di tutto per sporcare di sangue la nostra democrazia nei giorni in cui andiamo alle urne per riaffermare le nostre libertà. . Negli ultimi trent'anni, l'Età ha commesso più di 800 omicidi e si è impegnata ad indebolire e dividere la nostra democrazia che ha appena celebrato il suo venticinquesimo anniversario. Qualche giorno prima, questo gruppo aveva tentato di compiere, con 500 chilogrammi di esplosivo, un attentato che è stato evitato soltanto grazie all'intervento della Guardia Civile. Gli autori di questo tentativo abortito sono stati arrestati mentre erano in possesso di una cartina sulla quale era segnata una zona attraversata dal treno colpito l'U marzo. Ed è sempre l'Età che, alla vigilia di Natale del 2003, aveva progettato un altro massacro nella stazione madrilena di Chamartin, anche questo sventato dalla nostra polizia nazionale. Questo macabro catalogo non si arresta qui: nel dicembre 1999 lo stesso gruppo terrorista aveva trasportato a Madrid, a bordo di due fiutoni, più di una tonnellata e mezzo di esplosivo. Ed anche in questo caso le nostre forze di sicurezza hanno fatto fallire quella che sarebbe stata una carneficina. Il mio governo non è stato il solo ad attribuire gli attentati dell' 11 marzo all'Età. In mattinata, il presidente della regione autonoma basca, il segretario ge¬ nerale del Partito socialista, il coordinatore della Sinistra Unita e il segretario generale della Sinistra repubblicana di Catalogna (Ere) hanno fatto la stessa cosa. Di fatto, l'unico ad aver negato pubblicamente la responsabilità dell'Età nel corso della mattinata, è stato il leader di Batasuna, organizzazione dichiarata illegale dai nostri tribunali, a causa dei suoi legami con l'Età. Questa organizzazione è classificata come gruppo terrorista tanto dagli Stati Uniti quanto dall'Unione europea. Nessuno dunque dovrebbe sorprendersi del fatto che il governo spagnolo abbia voluto, nelle prime ore dopo l'attentato, mettere al corrente i suoi amici e alleati del proprio convincimento sul fatto che l'Età fosse responsabile del massacro di Madrid. Nel pomeriggio dell' 11 marzo, dopo essere stato informato del ritrovamento di una cassetta in lingua araba e di parecchi detonatori dentro un furgone, il ministero dell'Interno ha ordinato che si indagassi anche in un'altra direzione. E ne ha informato immediatamente l'opinione pubblica. Pur continuando a considerare l'Età come la principale sospettata, non abbiamo scartato le altre possibilità. E' quanto ho dichiarato pubblicamente l'indomani mattina, 12 marzo. A parte la cassetta di carattere commerciale e senza alcima precisa connotazione terroristica, noi disponevamo di messaggi di rivendicazione molto dubbi. Il 13 marzo gli spagnoli sono stati infonnati degli arresti che erano stati effettuati. Il governo ha rivelato tutto quello che poteva ragionevolmente rivelare senza nuocere alle indagini. E nonostante tutti questi sforzi di trasparenza, siamo stati accusati di manipolazione dai nostri avversari che ci hanno accusato di mentire su ciò che sapevamo. Eravamo alla vigilia delle elezioni e per qualcuno la tentazione di approfittare della situazione a fini politici è stata troppo forte. Nell'ora in cui un fronte comune era più che mai necessario, si sono dati da fare per seminare dubbi. H mio governo è stato accusato di mentire, di nascondere delle informazioni. Queste insinuazioni si sono diffuse come un fulmine tra un gran numero di persone che erano giustamente indignate per gli attentati. Alle accuse contro il governo se ne sono aggiunte altre, formulate da chi poteva trarre vantaggio da questa strategia. Il «rumore di fondo» è diventato così forte, così assordante che non si poteva sentire nient'altro. Non contenti di sostituire il falso al vero, i nostri avversari hanno provato a rovesciare la collera dell'opinione pubbbea contro un governo che stava lavorando duro e che continua a farlo, per chiarire i fatti e dimostrare di essere stato accusato ingiustamente. Nella vigilia elettorale si sarebbe dovuto lasciare spazio alla riflessione. Nel corso della mia lunga carriera politica, sono stato oggetto di critiche anche molto aspre, sia per le decisioni che ho preso che per quello che non ho voluto prendere. Non sono mai stati così arrogante da respingere le critiche quando erano fondate. Ma non sono mai stato un vile e mi sono'sempre difeso dalle denigrazioni ingiustificate. Posso ammettere le critiche politiche, ma non potrei mai accettare di essere accusato di aver mentito o di aver manipolato la verità. Questa accuse sono intollerabili e sporcano la memoria delle vittime. Alcuni dimenticano che questa memoria, ed essa soltanto, dovrebbe guidare le nostre scelte oggi. La Spagna e una nazione forte, che è stata in grado di superare i grandi problemi a cui ha dovuto far fronte nel corso degli anni. E' il momento di rimanere uniti per essere in grado di sconfiggere il terrorismo. I responsabili degli attentati devono pagare per quanto hanno fatto. Dopo gli attentati di Madrid, la loro attribuzione all'Età a ad Al Qaeda ha suscitato la controversia. E' evidentemente essenziale identificare gli autori. Ma qualunque terrorismo comporta la stessa minaccia, tutti gli attentati terroristici sono carichi dello stesso odio verso la libertà, la democrazia e la dignità umana. Età o Al Qaeda. Naturalmente la differenza ha importanza, ma la risposta deve essere unica: fermezza, unità, politica e cooperazione intemazionale. E dunque dobbiamo guardarci dal inviare messaggi ambigui, inducendo l'opinione pubblica a pensare che abbiamo fatto concessioni a coloro che vorrebbero metterci in ginocchio davanti alle loro bomhe. Non è il momento di pensare al ritiro delle truppe. Cedere adesso sarebbe un precedente pericoloso che accrediterebbe l'idea che coloro che ci hanno attaccato ci hanno anche dettato le loro condizioni. Ciò lascerebbe credere a chi ci ha attaccato di aver vinto. Copyright «Wall Street Journal» ^^ Subito dopo ^" la strage le indagini si sono rivolte a una pista evidente, quella dell'Età Una deduzione ragionevole e chi sostiene il contrario è ingenuo o in malafede I terroristi fanno di tutto per sporcare di sangue la nostra democrazia nei giorni in cui andiamo alle urne per riaffermarla. In 30 anni i terroristi baschi hanno ucciso 800 persone Non siamo stati i A A soli a pensare a loro 77 J^^fc Eravamo alla "" vigilia del voto e per qualcuno la tentazione di approfittare della situazione a fini politici è stata troppo forte Nell'ora in cui un fronte unito era più che mai necessario, si sono dati da fare per seminare dubbi Il governo è stato accusato di mentire, di nascondere informazioni. La collera della gente per la strage è stata rovesciata A A contro di noi 77 Un'immagine dell'attentato alla stazione Atocha di Madrid che ha causato centonovanta morti e più di 1900 feriti li premier spagnolo Aznar

Persone citate: Aznar