«Slamo una tigre senza denti»

«Slamo una tigre senza denti» «Slamo una tigre senza denti» Il pg Galgano: con le norme di oggi si può fare ben poco intervista IO sono un magistrato, non faccio pohtica e non vogho alimentare polemiche. Mi limito però a osservare un dato di fatto: la polizia e i carabinieri, con gh strumenti normativi che hanno a disposizione, sono come tigri senza denti né artigli». Il procuratore generale di Napoh Vincenzo Galgano, é scosso dalla morte di Annalisa Durante, con il cuore gonfio di amarezza «per il destino a cui è andata incontro l'enùesima, giovanissima vìttima innocente», parla di una delinquenza «niente affatto organizzata e molto frammentata, ma non per questo meno pericolosi». E denuncia «il caos nonnativo» che sconvolge il sistema giudiziario alle prese con una criminalità sempre più agguerrita, sottolineando che gh strumenti dì lotta contro la criminalità «devono necessariamente essere frutto dì scelte che competono alla pohtica». Di quali scelte parla? «Ci troviamo dì fronte a un bivio. Si può imboccare la strada che porta al massimo della garanzie possibili della libertà individuale, o intraprendere il percorso della sicurezza. È evidente che entrambe le opzioni comportano dei costi: l'ima va inevitabilmente a scapito dell'altra». Lei per quale propende? «Ripeto, non entro nel merito dì decisioni che competono ad altri poteri dello Stato. Questi problemi possono essere affrontati solo dal Parlamento. Si pronuncino i nostri politici», La morte di Annalisa ripropone dubbi e perplessità sulla lotta alla criminalità. Si chiede una maggiore incisività neh' azione della polizia, c'è anche chi invoca il ripristino del soggiorno obbligato per i camorristi. Che ne pensa? «Credo che il lavoro delle forze dell'ordine sia imponente ed encomiabile. Le indagini sì fanno, così come gh arresti. Ma è un'attività forse poco percepita in una città come Napoh, lacerata da mille emergenze che la fanno sprofondare nel caos: penso alla tensione innescata quotidianamente dal problema della disoccupazione. Ma, soprattutto, la polizia agisce secondo le leggi vigenti, che non lasciano grande spazio alla discrezionalità. Tranne che nel caso dell'arresto in flagranza di reato, non è che possa fare molto. Insomma, direi che allo stato la polizìa è come una tigre priva dì denti e artigli. C'è poi un enorme problema che riguarda la giustizia. In Italia abbiamo un meccanismo nonnativo che non esito a definire folle, frutto dì decisioni legislative sbaghate che fendono il nostro sistema processuale simile al gioco dell'oca. I processi sono intermìnahilì, a una fase ne segue sempre un'altra, e così vìa. Il risultato è che non si sa mai quando sì arriva a destinazione. E ovvio che la lunghezza smisurata dei processi vanifica l'efficacia e la credibilità della giustizia. Per concludere, la giurisprudenza attuale contribuisce al generale disorientamento del cittadino, soprattutto di quello che vive in zone ad alto rischio come la nostra». La criminalità a Napoli è cambiata? «Sì, e non da oggi. La camorra che potremmo definire alta, quella rigidamente organizzata e inquadrata, è molto meno consistente dì prima. In città, oggi, prosperano la camorra dì piccolo cabotaggio e la microcrimìnalìtà, strutture estremamente parcellizzate e per questo motivo ancora più pericolose. La frammentazione delle bande, che sono in continuo movimento, rende fra l'altro difficile il lavoro degli inquirenti». Che devono fare i conti anche con assassini maldestri, che uccidono i passanti.. «Sparano come pazzi, tirano nel mucchio incuranti della morte che seminano. La povera Annalisa non è la prima vìttima innocente a cadere a Napoh. Il fenomeno, purtroppo, non è nuovo, anche se ogni volta il dolore si rinnova». If.mil.] ét^t La malavita "" organizzata oggi è meno forte I giovani delle piccole bande sparano come pazzi, tirano ?. nel mucchio incuranti della morte jfe A che seminano ^^ Vincenzo Galgano

Persone citate: Annalisa Durante, Galgano, Vincenzo Galgano

Luoghi citati: Italia, Napoli