Roger è uscito dal bozzolo di Stefano Semeraro

Roger è uscito dal bozzolo MOMiUTI Di GLORIA E DI CRISI: LE PARABOLE Di DUE STRAORDINARI CAMPIONI mi. Roger è uscito dal bozzolo Sbloccata la mente, Federer ha preso il volo personaggio/1 Stefano Semeraro IL bello, è che è bello. Da guardare. Non come ragazzo - che il fisico à, c'è, ma il volto è quello di uno gnomone dei boschi, fatto di gomma rocciosa, gh occhiétti buoni che lampeggiano, infossati in un sorrìso che pare una caverna. Bello da vedere come tennista: un numero uno del mondo così completo, efficace, ferocemente elegante, non .è merce comune. Roger Federer, poi, da quando si è convinto di valere davvero quanto gh altri, il resto del mondo, andavano dicendo e pensando da anni, è uscito dall'ultimo bozzolo che impalpabilmente lo teneva costretto. Il guscio mentale. Prima giocava, vinceva a volte, si spauriva altre. E finiva a mugugnarsi contro, come faceva da ragazzino, quando dopo ima sconfitta spaccava la racchetta e si tuffava in un angolo solitario degli spogliatoi, a covare lacrime. «Non c'era verso di consolarlo ricorda la mamma sudafiicana, Lynette -GU ripetevamo; tenta di migliorarti Roger, arrabbiarsi cosi non serve». Ha vinto Wimbledon lo scorso anno, poi il Masters, gh Australian Open in gennaio e il primo Masters Series della stagione, a Indian Wells, la settimana scorsa, e attualmente ha passato il secondo turno a Key Biscayne (battuto Davydenko): 25 match, una sola sconfitta. Prima era un principino pigro, adesso è un sovrano. Le vittorie, queUe pesanti, sono il foraggio ideale della tranquillità d'animo. Federer, come sostiene il suo rivale americano, Andy Roddick, «has no holes», non ha buchi nel suo repertorio. Diritto manovrato con infinita scioltezza e varianti infinite, comprese angolazioni anomale, impossibili, in equilibrio fra lungolinea e cross. Rovescio ad una mano, stimmata dei predestinati, sontuoso anche se meno solido del dritto. Servizio potente, sicuro, tocchi guantati a rete. Vince a tutto campo, Federer, né attaccante puro né integralista del fondocampo: lui abita il gioco e ne è abitato, agito, come accade a tutti i veri Dluminati dello sport. «Roger può battere diversi tipi di tennista, e in diversi modi», spiega l'altro buddha, Andre Agassi, con sintesi perfetta, zen. In tempi di affannate specializzaziom è il più dolce dei complimenti. Il tennis degli antichi pareva scomparso, inchiodato nella bara con l'addio di .Sampras, Roger Iha resuscitato, reinterpretandolo a suo modo. E di Sampras, sussurra qualche blasfemo, lo svizzero è anche più dotato. Lui può farcela, in parte ce Iha già fatta, anche sulla terra, sulle sabbie mobili che hanno inghiottito le ambizioni del divino Pete. «Tutti mi parlano di vincere il Grande Slam chiarisce Roger - e a me sembrano discorsi precoci, prima ancora che avventati. Nel tennis di oggi già vincere imo solo dei quattro tornei è un'impresa, figuriamoci tutti e quattro assieme. Diciamo die se ne avrò vinti tre, e mi troverò nei quarti di finale dell'ultimo, mi convincerò di avere una chance». Sicuro, ma non spocchioso. Sotto la pellicola del campione resta lo sguardo curioso del «puer»: «Ai tennisti spagnoli invidio la smorzata. Loro tirano, tirano, tirano, poi all'improvviso, zac! piazzano il drop-shot. Anch'io so farla, ma ho sempre paura. Mi dico: e se la sbagli e fai la figura del fesso?». Non è imbattibile, dai tempi della Lenglen, negh Anni 20, nessuno può pretendere di esserlo; ma in giornata di vena non sai immaginare cm potrebbe spezzargli la bacchetta magica. Non Roddick, non Ferrerò né Hewitt. Forse il solo Safin, se tornasse quello del 2001. Ma anche il russo in Australia ha rimediato una lezione, e a Indian Wells Roger ha strigliato l'ultima delle sue bestie nere, l'inglesino volante Henman. Il guaio per suoi avversari, oggi, è che.in campo finiscono per fare da spettatori : si incantano a guardarlo giocare, stupiti primi ancora che indispettiti. E lui vince, senza sforzo apparente. Il tennista svizzero prima era un principino pigro, ora è il sovrano Un numero 1 completo, feracemente elegante Dice Roddick: non ha buchi in repertorio DaWimbledon2003 al Key Biscayne in corso, una striscia di 25 incontri con una sola sconfitta Roger Federer ha iniziato la scalata travolgente al trono del tennis mondiale partendo dal brillante successo all'ultimo torneo di Wimbledon

Luoghi citati: Australia, Indian, Indian Wells, Key Biscayne, Wimbledon