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L'ialto rendimento corre sul filo del telefono MEGLIO TIM O TELECOM? L'APPEAL SPECULATIVO FAVORISCE IL «MOBILE» L'ialto rendimento corre sul filo del telefono Confermata la cedola in crescita. Ora il mercato punta sulle nuove strategie Ugo Bertone Telecom Italia e Tim? Comprare. E' questo il giudizio degli analisti accorsi a Milano per llnvestor day del gruppo Telecom Italia, un anno dopo il grande accorciamento della catena di controllo. Tutti d'accordo, insomma. Per più ragioni. Sia Telecom che Tim hanno aumentato la cedola del 100Zo. Particolare non da poco, perché la galassia di titoli che fa capo a Marco Tronchetti Provera garantisce il rendimento più alto del settore. «In particolare Tim fa notare Upim Dattani, analista di Morgan Stanley - garantisce il dividendo maggiore di tutto l'Eurostoxx 50 ed è imo dei titoli della telefonia mobile europea più difensivi, e non ha debiti». Anche la capogruppo ha assorbito parte del debito, in pratica digerendo i costi per i 5,3 miliardi versati al mercato per il recesso e l'opa parziale di dicembre. Sia la società del fisso che del mobile chiudono con utili record e promettono il bis per il 2004. Tutti d'accordo ma i pareri si dividono sulle mosse del vertice del gruppo. Le prospettive sono favorevoli. Ma dopo anni dedicati al taglio dei costi e a criteri di gestione molto prudenti, è forse il caso di voltare pagina. Majgari giocando la carta Tim, il gioiello del gruppo che scoppia di liquidità ma che sembra un po' sacrificato a metà del guado. Il 2004 sarà l'anno della fusione, più volte smentita ma in cui gh analisti (vedi Deutsche Bank, tra gh altri) continuano a credere? Telecom Italia è il ragionamento, prima o poi, potrebbe decidere di riacquistare il 440Zo del capitale Tim che è ancora flottante sul mercato. Anzi, i broker hanno già iniziato a fare delle simulazioni al riguardo. Secondo Deutsche Bank, se Telecom si ricomprasse Tim, il valore dell'intero gruppo aumenterebbe del 40z6. Ubs si è spinta oltre, ipotizzando che la miglior soluzione potrebbe essere prima un buy back sul 100Zo del capitale della società di Telefonia mobile, e poi un'offerta mista tra azioni e cash. Altri, invece, pensano che la società del ((mobile» potrebbe presto procedere ad un riacquisto di azioni proprie utilizzando il miliardo di liquidità in cassa. Secondo Uhm, che valuta Tim buy con un target price di 5,6 euro per azione, un riacquisto del 1007o di azioni proprie costerebbe alla società di telefonia mobile 4.2 milioni di euro; certo, il debito potrebbe aumentare di 3 miliardi ma con notevoli benefici sull'utile del gruppo e anche sul!' utile per azione. Ubm, è infatti pronta ad aumentare da 5,4 a 6 euro, l'obiettivo di prezzo sul titolo, nel caso in cui ha management deliberi il buy back. I suggerimenti fioccano. Ma c'è una certezza: «Rispetto alle altre ex monopoliste europee spiega Angelo Manca, analista di Kepler Equities - Telecom Italia continua ad aumentare le proprie quote di mercato e si appresta a sfruttare le potenzialità della banda larga e della tv sul!' Adsl». La società di Tronchetti Provera sta infatti sperimentando nuovi servizi a valore aggiunto che hanno margini ben superiori alla voce. E' Il caso dell' Umts, ma anche dei video on demand attraverso la banda larga. Secondo il broker, che valuta il titolo ((buy» con un target price di 3,1 euro per azione, i ricavi deU'Adsl nel 2006 rappresenteranno il ^l1?*) (contro ri,50Zo del 2003) del fatturato consolidato del gruppo. «Un altro pregio di Telecom Italia rispetto alle altre ex monopoliste europee - spiega in un report Ottavio Adorisio di Ubs - e che avendo margini per ridurre ancora il "capex" (investimenti in conto capitale ndr), potrà migliorare in maniera significativa anche i propri flussi di cassa». Ubs giudica Telecom ((buy» con un obiettivo di prezzo di 3 euro, stesso giudizio per Tim che ha un target di 5,1 euro comma sola ombra. ((Prima della fine dell'anno - osserva Alexander Gunz, analista di Crédit Suisse - la concorrenza di H3G potreb-. be iniziare a farsi sentire in modo più incisivo anche per Tim». Inoltre, durante il Telecom day, il management delle due società ha fornito interessanti obiettivi di crescita. ((Fino ad oggi Tronchetti Provera si è concentrato molto sulla ristrutturazione del gruppo - fa notare Edoardo Bonanno, analista di Centrosim - e ora che Olimpia ha risolto parte dei suoi problemi e si appresta chiudere il 2004 in pareggio, sono sicuro che il management si dedicherà ancora con più impegno alla creazione di valore». Centrosim ha un buy sia su Telecom Italia (con un target di 3,1 euro per azione) che su Tim (con target a 5,2 euro). Adesso che il debito toma ad essere sotto controllo, gh analisti si aspettano infatti che sia Telecom in Francia e Germania, sia Tim in Brasile e Turchia, inizino a vedere i frutti dei propri investimenti. [Borsa&Finanza] COSÌ CRESCERÀ IL GRUPPO TELECOM MARGINE EBUDA «A MARGINE EBITyo RICAVI EBITDA Vecchie stime 2002-2005 *4Ì4iS*/* *5Z5,50Zo Nuove stime 2003-2D06 ^,50Zo EBIT PRIMA DELGOODWILL •imso/o mm :»100Zo CAPEX 14/16IVILD 15MLD CIRCA INDEBITAMENTO NETTO 30MLD CIRCA ^OMLD CASH FLOW POST DIVIDENDO N.D. 3,5 MLD CIRCA Tarciet 2006 I conti delle società de! gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera hanno sorpreso in positivo gli analisti. A questo punto il mercato scommétte sulla prossima riduzione del debito sotto «Ilivello di 30 miliardi di euro, obiettivo che dovrebbe valere la promozione dei rating da BBB+ ad AA da parte di Standard S Poor's. Per li prossimo triennio il gruppo intende distribuire un monte dividendi di 2,8 miliardi, in linea con ia cedola che verrà staccata il prossimo 27 maggio (superiore dei 10?» rispetto ai target fissati 12 mesi fa). Per II triennio 2004/06 i ricavi, secondo le stime delia società, mesceranno del 507o, ìf moi del 5,5 e il risultato operativo^del 10^6 .:: ; ;-