«Il Parco della Dora aspetta Torino» di Patrizio Romano

«Il Parco della Dora aspetta Torino» LA MIA CITTA' La manifestazione organizzata a sostegno di un percorso ciclo-pedonale da Alpignano fino alla Pellerina «Il Parco della Dora aspetta Torino» Appello dei camminatori per salvare le sponde del fiume Patrizio Romano Una passeggiata, ma con un pizzico di polemica. Questo l'intento della camminata organizzata dai Cai di Pianezza, Alpignano e Torino insieme all'Unitre della zona Ovest, svoltasi ieri lungo le rive della Dora. Circa in 150 hanno percorso 8 chilometri a piedi, da Alpignano a Collegno, sui sentieri che costeggiano il fiume, per far sapere alle amministrazioni comunali incontrate che non rinunciano al progetto di un percorso ciclo-pedonale dg. Avigliana a Torino. «Un unico sentiero da percorre in sicurezza - spiega Lodovico Marchisio del Cai dalla Val Susa alla Pellerina, realizzabile se tutti danno ima mano: perché il volontariato da solo non basta». E l'accento si pone soprattut¬ to su Torino. «Il progetto è piaciuto al sindaco Chiamparino - continua Marchisio -, però le promesse non bastano. E' tempo di mettere mano al portafogli». Per il momento, infatti, l'unico sentiero a posto è quello sul territorio di Pianezza. «Con i fondi della Regione, per il recupero delle sponde danneggiate dall'alluvione, hanno fatto un buon lavoro - dice Franco Stuardi del Cai -, usando materiah naturali». «Beh, sono contento confessa il sindaco Claudio Gagliardi -, ma non è finita, l'intento è arrivare a Torino». Per questo hanno «marciato». «Ma da Collegno alla Pellerina è una foresta - sostiene Germano Gragha, presidente del Cai Pianezza -, si va avanti con il machete tre rovi e sterpi. Noi lo facciamo, ma per chi vuol fare una passeggiata è impraticabile». E non basta. «Creare la Casa dell'Ambiente, come ha fatto Collegno nel parco della Dora è positivo - precisa Marchisio -, se però i sentieri restano inagibili sarà una cattedrale nel deserto». Il dito, quindi, è puntato contro quanti lasciano nell'abbandono le antiche strade lungo il fiume. «Di questo passo - conclude Marchisio - l'idea di un parco fluviale, pronto per le Olimpiadi, come ha ipotizzato l'alpinista Marco Slatto, è solo un sogno». Essere i penultimi della classe a Collegno non va. «Il nostro progetto è quello del Cai, e entro il 2005 sarà realizzato - assicura l'assessore Gianni Pesce -. Restano però due obiettivi: creare un'area protetta lungo le sponde e spingere Torino a investire su questo sentiero». Perché il traguardo è alla Pellerina. Decine di camminatori hanno sfidato la pioggia durante la marcia di ieri

Persone citate: Chiamparino, Claudio Gagliardi, Franco Stuardi, Germano Gragha, Gianni Pesce, Lodovico Marchisio, Marchisio