Genova del «saper fare» un viaggio nel tempo di Fabio Pozzo

Genova del «saper fare» un viaggio nel tempo estate mi cmrmom deilacapitaie europea della cultura Genova del «saper fare» un viaggio nel tempo Otto grandi temi per conoscere la storia dèll'impresat della ricerca, della scoperta e della capacità di progettare il futuro di una comunità Ai Magazzini dell'Abbondanza una vetrina itìultimedialé e interattiva Fabio Pozzo GENOVA Otto sale, più una sorta d'anticamera, per raccontare oltre un secolo di «saper fare» alla genovese. Saperi, lavori, mèrci, uomini, e tecnologie che sono cresciute e hanno fatto crescere Genova, ma ì anche l'Italia e il mondo. '' - . E' una mostra inedita, quella che vedremo dal 24 aprile ài 25 luglio nei cinquecenteschi Magazzini dell'Abbondanza, curata da Paride Rugafiori, allestita dallo Studio: Cerri Associati elN!p3, voluta da un pool di patrocinatori istituzionali (Comune, Provincia, Università, Assoindustria, Camera di commercio. Lega delle coop e mutue, sindacati con il sostegno operativo della Fondazione Ansaldo. Una grande mostra interattiva e multimediale; che ci fa scoprire il passato, il presente, ma soprattutto ci anticipa il futuro della città, laboratorio - con il suo Ponente - dell'Europa che cambia. Otto sale, otto mostre nella mostra: Un mare di navi, Ferrò e acciaio. Macchine, Imprese per una modernità sicura, Imprese e lavori alla ribalta. Tecnologie in, gioco, Versò una città posùndu-, striale?, La città futura. Questo bóngo viaggio virtuale comincia con un percorso sonòro, lungo la scala'che conduce alla prima sala, che vuole idealmente suggerire l'arrivo a Genova dal mare e che pòrta la nostra immaginazióne sotto la superficie dell'acqua, dentro la stiva di una nave per vivere attraversò un universo di suoni l'attracco di un bastimento all'antico porto Da un mondò subacqueo percepito dall'interno di una nave, usciamo nel rumore e nella confusionetipica del porto. E' la salauno, Uri mare di navi, che ricostruisce la storia e l'attualità del porto genovese, dalla seconda metà delTOttotento a oggi. Tre vele sospese a gròsse gomene ci accolgono, immagini suggestiva evocano l'atmosfera che si respira e si percepisce nel porto e nei cantieri navali. Quando tocchiamo le corde, presenti nella stanza, le proiezioni.sulle vele si animano e raccontano episodi significativi legati alla stona del porto e delle navi, mentre scritte e didascalie ci informano ' su storia e attualità (qui Come in ogni sala della móstra). Ai «signori di ogni metallo», come li definiva Rudyard Kipling, il Ferro e l'acciaio, s'ispira la sala due. Siamo nell'ambiente carico di emozioni della siderurgia, dalla ferriera ottocentesca alla moderna acciaieria. Un rumore sordo sembra essere imprigionato dietro la cortina di immagini proiettate su tre grandi lastre di metallo. Quando ci awidniamo alle lastre si attiva un dispositivo e libera il suono. Gli ingranaggi di una grande, macchina multimediale ci pongono in diretto contatto con le macchine costruite a Genova ed esportate nel mondo. La sala tre è dedicata alle Macchine per l'energia, per il trasporto, per la guerra e la difesa, per i controlli di precisione, fino ai. sistemi elettronici e informatici. Una storia lunga, percorsa da imprese e imprenditori, che ci accompagna alla realtà della ricérca applicata all'industria, al centro del quarto tema. Imprese per una modernità sicuro.. Ih uno scenario tridimensionale, siamo chiamati a interagire con parole chiave segnalate sulla pavimentazione (ehergia, velocità, sicurezza) e col peso del corpo attiviamo le proiezioni corrispondenti su grandi schermi. Le schede ci fanno conoscere i profili di aziende di rilievo intemazionale. Il viaggio prosegue, con Imprese e lavori alla ribalta, la sala cinque, che ci fa conoscere la realtà del poliformico sistema imprenditoriale genovese e il mondo dell'impresa e del lavoro cooperativo, attraverso la voce e le immagini dei protagonisti, di uomini e donne che praticano esperienze e valori della cooperazione in imprese dalle diverse missioni e caratteristiche. - La Tecnologia in gioco, il tema della sala successiva, la sei, ci fa vivere una pausa intellettualmente stimolante e divertente. Una sequenza di monitor fa scorrere immagini di cartoon e di fiction che ci coinvolgono men¬ .: tre sfogliamo testi in libera consultazióne o semplicemente ci .lasciamo affascinare dall'ambiente architettonico. ; UnO sky-line della città prende forma su grandi schermi e ci. mostra il paesaggio del Ponente oggi: Verso una città postinduStrialé?,la sala sette, ci offre una sorta di visione a diverse prospettive e scale; di trasformazioni recenti, degli ultimi decenni, nel paesaggio e nella società urbana : del Ponente industriale genovése, attraverso i casi più emblematici di interventi pubblici e privati (Campi,; Fiumara, Prà, San Biagio, ^n Benigno); , Siamo così arrivati alla sommi¬ tà di uno dei due torrioni che costituiscono i Magazzini dell'Abbondanza, in uno spazio suggestivo dominato dalla copertura piramidale dalla sommità vetrata. E' la sala otto, l'ultimo tema, La città futura, che c'invita a porre interrogativi, a cercare risposte, a dialogare spi futuro prossimo venturo di Genova come simbolò e metafora di ogni città, di nói stessi, delle prossime generazioni e del mondo. A Fabio Fazio il compito di accompagnarci nelle riflessioni e di traghettarci alla conclusione di questo lungo viaggio-virtuale, ài cospetto d'una finestra sul porto, stilla «Genova del saper fare» reale. La «sala tre» è dedicata alle Macdiineper l'energia, per il trasporto, per la guerra e la difesa, per i controlli di precisione, fino ai sistemi elettronici e informatici.

Persone citate: Cerri, Fabio Fazio, Ferrò, Paride Rugafiori, Rudyard Kipling