Bibbia interpretata da Chagall

Bibbia interpretata da Chagall Bibbia interpretata da Chagall Cento opere, molte mai viste in Italia così si apre il nuovo Museo Ebraico GENOVA «Chagall e la Bibbia», una mostra che raggruppa oltre cento opere, alcune delle quali mai concesse in prestito in passato, inaugurerà il prossimo 25 aprile (e resterà visitabile sino al 23 luglio) il nuovo Museo Ebraico, una struttura espositiva, ma non solo, ricavata all'internò della Sinagoga in via Bertora, nel centro di Genova. La mostra, che documenta il profondo rapporto di Marc Chagall con i temi religiosi, porta per la prima volta in Italia le 40 tempere che illustrano la Bibbia e una selezione di bozzetti a olio perii ciclo «Messaggio Biblico». Si tratta di opere provenienti dal Musée National Message Biblique Marc Chagall di Nizza, dal Centra Georges Pompidou e da collezioni private straniere, di straordinario valore e di grandissima fama: oh, tempere, pastelli, disegni e incisioni realizzati tra il 1911 e il 1975. La mostra é divisa in 4 sezioni che consentono di identificare alcune tappe essenziah del percorso artistico dell'autore. La prima sezione vuole essere un omaggio alle origini familiari e. culturali di Chagall con opere come «La mère sur le divan», 1914, la famosissima «Bella au violon», 1914, «LaFete». 1925, La seconda è dedicata alla Bibbia illustrata commissionata a Chagall da Vollard e comprende, esposte per la prima volta insieme, le 40 tempere preparatorie realizzate tra il 1930 e u 1932. La terza presenta il dipinto «Les Pàques» e alcune opere di grandi dimensioni dedicate, alle maggiori figure deli a Bibbia, quali Mosè («Moise recevant les Tables de la Loi», 1950-52), i profeti («Jérémie», 1968 e «Isaìe», 1968) e ((Job», 1975. Nell'ultima sezione si trovano i bozzetti ad olio e i pastelli su carta preparatori dei grandi dipinti .del ciclo «Message Biblique» conservati al Museo di Nizza. L'esposizione, voluta e organizzata dalla ■Comunità Ebraica di Genova, è stata curata dagh architetti Giovanni Martini e Alberto Ronchetti. L'allestimento si deve all'architetto Gianfranco Franchini, che ha progettato il nuovo Museo Ebraico. «Una struttura suggestiva spiega l'architetto Franchini ricavata nella cupola che sovrasta la Sinagoga, in quegli spazi un tempo 1 occupati dalla scuola ebraica. Una suggestione solo di spazi e. prospettive', scevra di ogni simbologia religiosa perchè, come si sa, la religione ebraica fino a un paio di secoli fa è stata caratterizzata da templi il più possibile poco vistosi è mimetizzati. Quando il culto è stato liberalizzato sono state prese a prestito tipologie di altre religio' ni. Come in questo caso, con una cupola che richiama quasi una moschea». I trecènto metri quadrati, cui si accede con un ascensore esterno per.non passare attraverso la Sinagòga, sono stati divisi in tre sale, in questo caso tutte occupate dalle opere, di Chagall, ma dal prossimo autunno'destinate a ima suddivisione: quella centrale per ospitare mostre temporanee sempre ispirate alla cultura ebraica, una dedicata agli oggetti di culto è alle testimonianze della vita-ebraica, l'altra alla mostra permanente di Emanuele Luzzati, con le opere da lui donate che rappresentano il «Viaggio nel mondo ebraico». In più, verrà ricavato un piccolo spazio per la Shoah e per l'omaggio ai 238 genovesi deportati in Germania, dei quali solo dodici fecero ritorno. Una serie di documenti saia consultabile in una sala video. «Anche la Sinagoga farà parte del museo -dice 1 architetto perchè tutta la struttura è visitabile, con l'eccezione dei momenti di culto, perchè tutti possano conoscere la'storia ebraica ma anche l'ebraismo contemporaneo». Pareti bianche, pavimenti ' ih legno di rovere come gli arredi, tanto vetro, illuminazione diffusa regolabile; il Museo è destinato a diventare nn punto di riiferimentniculturale importante, con la permanente idi Luzzati organizzata come una quadreria, su tre file;per un'immersione totale nel mondo colorato dell'artista. «Uno spazio utilizzabile anche pei* incontri o concerti da camera» conclude Gianfranco Franchini. La grande esposiziona di Chagall sarà visitabile tutti i giorni, escluso il sabato e il 26-27 maggio, solo su prenotazione a questi numeri: 010887763, 0108391513, fax 0108461006, e-mail comgenova@tin.it. la^p.l

Luoghi citati: Genova, Germania, Italia, Nizza