Itinerario storico lungo strade colorate di Alessandra Pieracci

Itinerario storico lungo strade colorate Itinerario storico lungo strade colorate E per impreziosire via Balbi un asfalto speciale in rosa Alessandra Pieracci GENOVA La capitale europea della cultura si presenta oggi profondamente rinnovata e abbellita, dopo un periodo di profonda trasformazione cominciato una decina d'anni fa e poi accelerato grazie ai lavori in vista del vertice del GB, nel 2001, e agli ulteriori interventi giustificati dagli eventi del 2004. Il tutto, però, coordinato secondo un progetto in cui si intrecciano strettamente riassetto urbanistico, risanamento del sottosuolo e rinnovamento tecnologico (cablat.ura a banda latrai, indispensabile anche nell'ottica dello sviluppo turistico della città. La novità più evidente della nuova Genova è il colore. Il colore delle facciate restaurate, il colore degli affreschi rigenerati, ma anche il colore delle strade. Sì, perchè in una vocazione di città turistica Genova tìnge il suo asfalto sulla scia di quanto ha già fatto Firenze, e, in piccolo. Finale Ligure. Ed è così diventata di un marrone tendente al rosa via Balbi, sulla quale si affacciano Palazzo Reale e gran parte delle facoltà universitarie, collegamento dalla stazione Principe al centro storico più grande d'Europa e al mare. I colori del biscotto vanno a ingentilire un manto stradale che richiama i toni dei palazzi tra i quali si snoda. Esperimento ardi¬ to? «Lavoriamo di comune accordo con la Sovrintendenza» spiega l'assessore comunale Valter Seggi, che ha gestito, con Aster, l'Azienda di servizi territoriali del comune di Genova, 30 milioni di restyling di strade (su un totale di 40, con il rinnovo delle reti tecnologiche). ((Abbiamo individuato i percorsi di connessione tra le aree riqualificate, dal mare al centro storico, da via Gramsci a piazza De Ferrari, da piazza delle Erbe a via dei Giustmiani, per collegare i musei, le chiese e i palazzi dei Rolli - dice l'assessore Seggi Insomma, il tessuto del centro cittadino, vpia Lomellini diventata più bella di via San Lorenzo a sottolineare il Museo del Risorgimento e il restaurato gioiello dell'Oratorio di San Filippo, senza dimenticare il vecchio ghetto i cui vicoli sono ora completamente trasformati. Gli interventi sono arrivati a Levante sino al polo museale di Nervi, connesso ai Parchi, in Valbisagno sino all'Acquedotto storico, a Ponente sull'antica via Aurelia o al borgo di pescatori di Prà». «Non dimentichiamo - sottolinea l'assessore che Genova si snoda lungo quasi mille e 400 chilometri di strade: Parigi ne conta 980, Milano mille e Barcellona mille e 200, tutte città con le quali le nostre risorse non sono paragonabili»; L'illuminazione scenografica (come in via Garibaldi) e l'asfalto colorato sono quindi le caratteristiche delle principali vie storiche. A queste si aggiunge la pavimentazione ad asfalto stampato (utilizzata in piazza De Ferrari) che, più economica e resistente rispetto alle pietre, ne ripropone il colore, grazie a varie resine, e le forme senza dover patire le conseguenze, ad esempio nei vialetti dei parchi, dell'assalto dei roller o degli skate. «Sono nostri brevetti - spiega il direttore di Aster, Mauro Grasso che ci consentono la produzione diretta». Per via Balbi in rosa è stato quindi utilizzato un agglomerato bituminoso cosiddetto «albino», cioè bianco, cui si è aggiunto un rosso-marrone, mentre per piazza Fontane Marose, sulla quale si affacciano dimore patrizie, è stato scelto il grigio. Le antiche pietre, ritrovate sotto gli strati di vecchio asfalto rimossi per i restauri, sono state riutilizzate il più possibile, ad esempio in via San Lorenzo e via Lomellini.

Persone citate: Aster, Mauro Grasso, Ponente, Seggi, Valter Seggi