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La ricerca sul «Tetto del mondo» INCONTRO A VERBANIA La ricerca sul «Tetto del mondo» VERBANIA Dalle ricerche condotte sulle montagne più alte del mondo alle possibili applicazioni per migliorare la vita di tutti i giorni. E' stato questo il motivo conduttore dell'ultima riunione che ha riunito all'Istituto per lo studio degli Ecosistemi di Verbania i ricercatori del Comitato Ev-K2-Cnr, il progetto avviato nel 1987 quando Ardito Desio (allora novantenne) con l'alpinista Agostino Da Polenza lanciò la nuova campagna di ricerche geologiche e geodetiche nell'area himalayana. «E la nostra ricerca - ha ricordato Paolo Cerretelli, presidente onorario dell'associazione - guarda avanti». Fra gli studi più interessanti che sono stati illustrati nella sede verbanese del Cnr c'è la ricerca condotta lo scorso maggio dal professor Cerretelli su un gruppo di tibetani. Da uno studio del proteoma muscolare del campione preso in esame è emerso che le popolazioni tibetane d'alta quota hanno sviluppato geneticamente un sistema di controllo della produzione degli enzimi responsabib della creazione dei radicali liberi che sono la causa primaria dell'invecchiamento. Lo studio delle mappe genetiche sarà approfondito proprio nell'ambito delle iniziative di quest'anno legate al cinquantenario della salita degli italiani al K2. La ricerca sarà condotta da uno straordinario team. Cose mai viste sulle due montagne più alte della Terra; 49 ricercatori che con 33 alpinisti lavoreranno su 9 progetti di ricerca afferenti a cinque discipline diverse per quattro mesi consecutivi. Agostino Da Polenza, capo-spedizione di K2-2004 e presidente di Ev-k2-Cnr, coordinerà 36 ricercatori che andranno sull'Everest (34 al versante Nord, 2 al versante Sud) 20 al K2 (17 al versante Sud, tre a Nord). Altri alpinisti-ricercatori, nell'ambito della stessa campagna, punteranno su altre vetfe. E' il caso dei geologi ossolanl Alberto Rosselli e Alessandro Pirocchi che condurranno un'esplorazione scientifica sulle Ande Argentine, al confine con il Cile. [e. ho.]