Fa a pezzi la fidanzata Forse è un serial killer

Fa a pezzi la fidanzata Forse è un serial killer GROSSETO, CONFESSA DOPO VENTI ORE DI INTERROGATORIO Fa a pezzi la fidanzata Forse è un serial killer Francesco Matteini GROSSETO Un serial killer secondo i criminologi. Un .(cancro per la sicurezza pubblica» secondo i carabinieri. Per la gente, più semplicemente, un mostro. Pasquale Stabilito, 35 anni, abitante a Roselle (Grosseto), cameriere a Castiglione della Pescaia, è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso la fidanzata. Dopo un estenuante interrogatorio durato venti ore, dalle 9 di mercoledì alle 5 del mattino di giovedì, l'uomo avrebbe ammesso non solo quell'omicidio, ma di aver ucciso anche una prostituta nigeriana, di 28 anni, il 25 aprile dello scorso anno vicino a Punta Ala. Stabilito avrebbe fatto anche ulteriori ammissioni che lo coinvolgerebbero in altri «episodi efferati» rimasti impuniti, come ha detto il magistrato inquirente Paolo Calabria, per i quali si stanno cercando i riscontri oggettivi attraverso indagini della Scientifica. L'ultima vittima di Pasquale è stata la donna che lui diceva di amare: Mima Bartolini, 47 anni, residente a Castiglione della Pescaia, madre di due figli, separata dal marito, anche lei cameriera in un locale della zona. La donna era sparita il 7 gennaio scorso senza lasciare tracce. «L'ho accompagnata a casa verso mezzogiorno, poi non l'ho più vista», aveva detto Stabilito. Da allora nessun contatto: né con il padre e il fratello che abitano a Cesena, città di cui Mima è originaria, né con i due figli Santino e Davide Romeo, né con l'ex marito che sta in Sicilia. Del suo caso si era occupata ima puntata di «Chi l'ha visto», cui aveva partecipato anche il fidanzato. Ad attirare l'attenzione della Rai sulla scomparsa di Mima erano stati alcuni strani Sms, contraddittori e allarmanti, arrivati al cellulare di una sua amica: «Voglio stare un po' da sola», scrive l'B gennaio; «Anna aiutami, mi tiene segregata in casa, mi ha privata di tutto, chiama i carabinieri, non so dove sono, ci spostiamo continuamente, prima o poi mi ammazza», è invece l'sms del 25 gennaio. Un giallo che il fidanzato alimentava con frasi del tipo: «Chi manda quegli sms vuole incastrarmi». In realtà Mima è morta il giorno in cui è stata vista l'ultima volta, quel 7 gennaio quando verso mezzogiomo si allontanò in compagnia di Pasquale. Ad avvalorare l'ipotesi di una strana fuga o di un sequestro di persona alcuni testimoni, che assicuravano di aver visto la donna prima a Castighone della Pescaia e poi a Bologna nei giorni successivi al 7. Ma non era così. A far scattare la scintilla omicida nella mente di Pasquale potrebbe essere stata la scoperta fatta da Mima di una sua presunta relazione con un'altra donna. Così il giomo della sua scomparsa Pasquale porta Mima nella sua abitazione, un monolocale a Roselle, e lì la uccide sparandole alenai colpi di pistola. Poi, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, si appisola accanto al cadavere. Passano alcune ore, quando si sveglia si rende conto che il cadavere, ormai irrigidito, non entra nel bagagliaio della sua Passat. Allora lo trascina in giardino e con un'ascia amputa le braccia e dà fuoco al resto. Poi avvolge i poveri resti in una coperta, li infila in auto e parte verso Tarquinia. Lungo la strada si Ubera delle braccia della donna gettandole in due cassonetti, mentre il resto del cadavere viene buttato in un canale. Quindi toma indietro, va a casa della fidanzata, prende il cane al quale la donna era affezionatissima e uccide anche quello con due colpi di pistola. Da quel momento comincia la pantomima del fidanzato che non si dà pace per la scomparsa del suo amore. E' probabilmente lui stesso ad inviare gh sms, per far credere che la donna sia ancora viva. Ma è proprio questo stratagemma che lo tradisce. I carabinieri, infatti, esaminando i tabulati telefonici si accorgono che alcuni dei messaggini arrivano dalla Sini card del telefonino della donna ma da San Severo (Foggia) proprio nei giorni in cui Pasquale Stabilito era in quella zona, ospite di parenti. I sospetti sul cameriere diventano pesanti. Stabilito viene indagato per sequestro di persona. Il 19 marzo il magistrato ordina la perquisizione della sua abitazione, viene anche deciso di scavare nel giardino e di controllare la fossa biologica. E' ovvio che si cerca il cadavere di Mima. Stabilito viene portato in procura e inizia il lungo interrogatorio che porta alla svolta. Mima Bartolini, la donna uccisa

Persone citate: Bartolini, Davide Romeo, Francesco Matteini, Paolo Calabria, Pasquale Stabilito, Sini, Stabilito