Segnali negativi e attese sui tassi spingono l'euro sotto quota 1,21

Segnali negativi e attese sui tassi spingono l'euro sotto quota 1,21 Segnali negativi e attese sui tassi spingono l'euro sotto quota 1,21 ROMA Il dollaro chiude la settimana con un bilancio decisamente a favore sul! euro (1,2115 contro 1,2290 del venerdì precedente in chiusura di giornata dopo essere sceso anche sotto la soglia deU'1,21, 1,2173' invece la quotazione indicativa della Bce). La divisa statunitense ha trovato sostegno nel peggioramento del quadro macro registrato nel vecchio continente (pessimi dati macro pubblicati nel frattempo in Germania, Francia e Italia) e alla luce delle accresciute attese per un possibile taglio dei tassi di interesse nell'eurozona, mossa che secondo alcuni non è escluso che possa arrivare già nella riunione che la Bce terrà il prossimo primo aprile. Una sensazione che prende origine dai commenti del presidente, Jean-Claude Trichet, il quale ha detto che la banca rivedrà la propria valutazione sull'andamento dell'economia, se non ci sarà una ripresa dei consumi efficace e nel breve periodo. Tra i dati macroeconomici negativi europei pesano in particolare quelli delTlfo, il più importante istituto di previsioni economiche tedesco. Nonostante il secondo calo mensile consecutivo dell'indice Ifo dimarzo.glieconomtotinon ritengono che le prospettive di ripresa economica in Germania siano definitivamente compromesse. Certo, come ha sottolineato il presidente delllfo, Hans-Werner Bum, «sono aumentate le preoccupazioni per l'andamento congiunturale», ma lo stesso capoeconomista dell'Ifo, Gernot Nerb, ritiene che «la ripresa non possa ancora considerarsi archiviata» e spiega che sulla flessione di marzo ha pesato «in maniera significativa» l'aumento dei prezzi delle materie prime.

Persone citate: Claude Trichet, Gernot Nerb, Hans-werner Bum

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Roma