Gli spiriti di Giulietta di Monica Sicca

Gli spiriti di Giulietta REGIO Gli spiriti di Giulietta Giovedì 25 e venerdì 26 in «prima» Malosti e Cescon nell'opera di Fellini GIULIETTA degli Spiriti», il film di Fellini con un'indimenticabile Giulietta Masina protagonista, esce nel 1965. Nasce da un racconto che lo stesso Fellini scrisse, per poi suggerirne la stampa in lingua tedesca all'editore svizzero Diogenes, e resta l'unica rilevante prova narrativa del grande regista. Ora Valter Malosti ne firma la trasposizione per le scene, a partire dalla prima idea-soggetto, il cosiddetto ((trattamento», ossia il testo intermedio tra il soggetto e la sceneggiatura del film, adattato da Vitaliano Trevisan per Michela Cescon, che al suo fianco è stata interprete dell'ultimo film di Matteo Garrone, «Primo amore», presentato con successo al 54''Festival di Berlino. Ospite del Piccolo Regio Laboratorio, giovedì 25 e venerdì 26 marzo alle 21 debutterà così in prima assoluta lo spettacolo intitolato «Giulietta (degli spiriti)», prodotto in collaborazione con il Teatro di Dioniso. «Giulietta» è la narrazione in prima persona della presa di coscienza di una donna. Giulietta è sposata, e, dopo diversi anni di matrimonio, ancora perdutamente innamorata del marito. Per lei la vita scorre tranquilla, senza troppe preoccupazioni, fino a quando, in modo del tutto casuale, non viene a scoprire che il marito la tradisce. Così l'indagine sul tradimento del marito diventa occasione per un percorso interiore, popolato di spiriti, che porterà la dorma a ritrovare quella parte di sé ohe lei stessa per prima aveva tradito. «Giulietta è una favola psicanalitica - spiega Malosti -, ima favola contemporanea dai toni mozartiani sul!' identità frammentata, sull'anima, raccontata con un tono vagamente infantile e inquietante, ima moderna Alice nel paese delle meraviglie. Ma è anche una lunga e irridente seduta spirìtica descrìtta da chi ci crede, eco delle frequentazio¬ ni di maghi, veggenti e spiritisti scovati da Fellini nel corso degh anni». Per realizzare la pièce, Malosti sì è servito delle musi¬ che e dei brani originali della colonna sonora del film, compo¬ sta da Nino Rota, rielaborando- li e integrandoli con pezzi scrìtti dal sicihano Giovanni D'Aqui- la. Trevisan aggiunge che lavorando alla drammaturgia sono nate diverse suggestioni. «Giulietta» e «Giorni febei», Beckett per esempio: «Tutte e due. Giulietta e Winnie, molto borghesi, le atmosfere, la solitudine, l'uomo presente nella sua assenza. E poi la vita, che entra sempre nelle opere, in questo caso la vita di Fellini, che, per la moglie Giulietta, crea un personaggio di nome Giulietta» (tei. 011/8815241). Monica Sicca IL FAMOSO FILM CON LA MASINA NACQUE DA U N RACCONTO DEL REGISTA Nella foto Valter Malosti e Michela Cescon insieme sul palcoscenico in uno spettacolo di qualche tempo fa Julian Beck, una delle anime del Living

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