Se la narrativa scopre la biologia dei cloni...
Se la narrativa scopre la biologia dei cloni... LEZIONI A PORTE APERTE DAL 22 AL 26 MARZO Se la narrativa scopre la biologia dei cloni... «EMBRIONI E TRAME», 16 INCONTRI ATORINO PER ESPLORARE GLI INCROCI TRA LETTERATURA E RICERCA SCIENTIFICA, SENZA DIMENTICARE IL CINEMA UN esperimento insolito nel panorama della XIV «Settimana della cultura scientifica» è quello organizzato a Torino dalla Scuola Holden sotto il titolo «Embrioni e trame: lezioni aperte tra scienza e narrazione». In 16 appuntamenti, dal 22 al 26 marzo, ricerca biologica, letteratura e cinema si incroceranno, originando, probabilmente, una «cultura geneticamente modificata», ibrido felice di un sapere senza aggettivi, finalmente sganciato dalle qualificazioni di umanistico o di scientifico, purtroppo ancora troppo spesso declinate come se fossero antitetiche. Tra gli ospiti, il biofisico Ruggero Pieranto- ' ni, il filosofo della scienza Giulio Giorello, gli scrittori Niccolò Ammaniti e Dario Voltolini, il logico matematico Piergiorgio Odifreddi, il genetista Alberto Piazza. Costeggerà gli incontri la rassegna «Biocinema. Come il cinema ha raccontato la scienza», con riferimento a film come «Frankestein», «Contact» o «Gattaca» e la proiezione di una versione inedita di «Alien». Si incomincia lunedì 22 con lo scrittore danese Svend Age Madsen e il suo romanzo «Rigenesi», pubblicato da Iperborea con una nota di Maria Valeria D'Avino, che ha anche curato la traduzione. Il protagonista di «Rigenesi» è il giovane biologo Just Helled, che si innamora di Helena dopo averla conosciuta in seguito a un errore telefonico ma la perde precocemente a causa di una malattia senza rimedio; scoprirà poi che di Helena esistono quattro cloni di età diverse, creati dal padre, illustre biologo del quale lo stesso Just è allievo. Un modernissimo romanzo d'amore che si appropria delle ultime conquiste della genetica in un modo del tutto originale, lontanissimo, tanto per capirci, dalla fantascienza. Svend Àge Madsen, autore di una trentina di romanzi e altrettante opere teatrali e radiofoniche, arriva per la prima volta ai lettori italiani e ha tutte le carte in regola per diventare un caso letterario, come già è avvenuto in Danimarca. Sarà alla Scuola Holden per un seminario alle ore 10 e poi si confronterà con Alberto Piazza alle 21 ad Atrium discutendo su «La genetica come narrazione». Poco prima, alle 18, Giulio Giorello terrà una lezione sul tema «Traiettorie; l'immagine in movimento come simulazione del divenire delle cose». Ed ecco qualche altra segnalazione. Martedì alle 18 Ruggero Pierantoni, in margine al suo ultimo libro, «Vortici, atomi e sirene» (ed. Electa) parlerà del disegno e della grafica come narrazione e rappresentazione delle conoscenze steientifiche. Mercoledì si discuterà di trapianti tra chirurgia e letteratura (ore 21) con Marco Belpoliti, Maurizio Stella, Dario Voltolini e Andrea Vico. Giovedì (ore 18) Niccolò Ammanniti e lo zooantropologo Roberto Marchesini affronteranno «Il concetto di umano tra biologia e scrittura». Venerdì Mario Fortunato affronterà la domanda cruciale; «perché la narrativa italiana non sa raccontare la scienza» (ore 16) e lo scrittore Richard Powers incontrerà Piergiorgio Odifreddi (ore 21 ) per un dibattito sulle «sfumature della nostra identità». Gli incontri, a ingresso libero, andranno in scena ad Atrium (piazza Solferino), al Museo del Cinema (nella sala del «Massimo», via Verdi 18), nel Museo regionale di Scienze naturali (via Giolitti 36), all'Orto Botanico (viale Mattioli 25) e presso la stessa Scuola Holden (corso Dante 118). L'iniziativa è sostenuta da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo, con la collaborazione del Progetto Science Center e il patrocinio del Cnr. Informazioni; 011-663.2812; 66.77.619; www.holdenlab.it/ embrioni.htm
Luoghi citati: Atrium, Città Di Torino, Danimarca, Fondazione Crt, Helena, Piemonte, San Paolo, Torino
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