Roma, addio Coppa Il gol di Anderson cancella l'impresa di Guglielmo Buccheri

Roma, addio Coppa Il gol di Anderson cancella l'impresa UEFA: GIALLOROSSI FUORI DALL'EUROPA, DELUSIONE ALL'OLIMPICO Roma, addio Coppa Il gol di Anderson cancella l'impresa Emerson e Cassano pareggiano i conti dell'andata con il Villarreal Soltanto una distrazione difensiva rende inutile la grande rimonta Guglielmo Buccheri ROMA L'Europa, di questi tempi, sembra divertirsi a complicare i piani della Roma. Impegnata in una corsa contro il tempo per ottenere la licenza-Uefa per la prossima stagione, ci pensa il Villarreal, intanto, ad estromettere Totti e compagni dalle Coppe al termine di un doppio confronto che lascia ai giallorossi più di un rammarico. «Noi abbiamo creato tante occasioni e loro una, siamo stati bravi ma la nostra colpa è di aver sbagliato la partita di andata», ha commentato Capello. All'Olimpico finisce 2-1 per la Roma (a segno Emerson, Cassano e il brasiliano Anderson) ma, complice il doppio svantaggio di quindici giorni fa, a continuare il cammino europeo sono proprio gli spagnoli che non erano mai arrivati tanto in alto. Il verdetto del campo non può rispecchiare i valori delle due squadre : la Roma paga per la troppa sufficienza con la quale si è presentata al primo faccia a faccia di questi ottavi di finale. A Villarreal Totti non c'era e Cassano partì dalla panchina. La Roma si perse davanti alla rabbia di una società «ferita» dalla tragedia di Madrid, dalla strage che sconvolse il mondo e non solo la Spagna tornando a casa con un passivo di due reti. Capello, nella sfida di ieri, non deve rimproverarsi niente: i proclami della vigilia («Vogliamo restituire un sorriso al nostro pubblico dopo la notte amara del derby», così don Fabio) vengono tradotti puntualmente sul campo. L'avvio della Roma è da applausi e porta i giallorossi all'immediato vantaggio con Emerson: la saetta del centrocampista brasiliano dopo dieci minuti finisce dritta all'incrocio dei pali rendendo vano il tuffo di Reina. Il vantaggio accende l'entusiasmo del pubblico. La Roma sembra divertirsi come ai bei tempi e il gioco decolla, sebbene i giallorossi sembrino compiacersi dela propria tecnica e perdano di vista la porta. Una punizione da 35 metri di Totti scuore i pugni di Peina ma l'occasione più clamorosa per il raddoppio cade al 33': ancora Emerson fa filtrare un pallone incredibile che Candela spedisce a lato, da ottima posizione. Dopo l'intervallo si ripresenta la stessa squadra e, dopo appena cinque minuti, il doppio confronto con il Villarreal torna in perfetta parità: Totti disegna una velenosa traiettoria bassa in mezzo all'area e Cassano (la scelta di tempo dell'attaccante barese è perfetta, pur in una prestazione poco incisiva) ringrazia con il quarto centro personale in coppa Uefa. Capello ordina di mantenere calma ed equilibrio: il Villarreal è alle corde, ma in contropiede gli spagnoli pungono con pericolosità. Così, è un'intuizione di José Mar, finalizzata da Anderson con una voleè sotto porta (Chivu non è esente da colpe), a riportate la Roma con ip-iedi per terra? il Villarreal realizza il gol della qualificazione quando al termine mancano poco meno di mezz'ora. Ci sarebbe il tempo per centrare l'impresa. Dalla panchina si alzano Montella e Delvecchio che prenderanno il posto di un nervoso Cassano e di Lima. L'assedio giallorosso stavolta è confuso, le idee sono annebbiate e i minuti passano inchiodando la Roma ad un finale pieno di rabbia. L'unica vera emozione arri¬ va da una punizione a due dentro l'area di rigore, ma Totti la sbatte contro la barriera. La Roma esce da una coppa Uefa che, davanti alla cavalcata di un Milan imprendibile in campionato, era diventatai -il pìryno., obiettiy^ de,\la società nonostante Capéllo continui a parlare di una volata scudetto ancora tutta da decifrare. Serviva un'impresa contro una formazione soltanto a metà classifica del campionato spagnolo, ma che ha in José Mari, in Riquelme, in Coloccini e Battaglia giocatori che, in altre città, hanno trovato prestigio. Nel finale saltano anche i nervi: per Zebina arriva il cartellino rosso a tempo quasi scaduto. Il momento fatalealla Roma ieri all'Olimpico: su cross dalla destra, Sonny Anderson tocca il pallone che si infilerà in rete ESSE (4-4-2) Pelizzoli 6; Zebina 5, Samuel 5, Chivu 5, Candela 5; Mancini 6, Emerson 7, Dacourt 6,5, Lima 6 (30' st Delvecchlo sv); Totti 6, Cassano 6 (22' st Montella 6). AH.: Capello 6. (4-2-3-1) 4| Reina 6; Belletti 5 (1 ' st Javi Venta sv, 12' st Guayre 6,5), Alvarez 6, Coloccini 6,Arrabuarena5,5; Battaglia 6,5, Marti 6; José Mari 6,5, Riquelme 6, Roger 6; Anderson 7. AH.: Paquito 6. Arbitro: Veissière (Francia) 5,5. Reti: pt 11' Emerson; st 5' Cassano, 21' Anderson. Ammoniti: Marti, Belletti, Cassano, Totti, Reina, Chivu. Espulsi: Zebina. Spettatori: 30 mila circa.

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