Lippi: «Juve, resto» Gestirà il rilancio con un sogno, Vieri

Lippi: «Juve, resto» Gestirà il rilancio con un sogno, Vieri UNA SVOLTA IMPORTANTE NEI PROGRAMMI BIANCONERI, MENTRE TREZEGUET E' CONTESO DA BARCELLONA E CHELSEA. NO A IBRAHIMOVIC, PIACE GILARDINO Lippi: «Juve, resto» Gestirà il rilancio con un sogno, Vieri Il tecnico esce allo scoperto: «Non cercate l'allenatore del futuro, sono io». Con la società sta già gettando le basi della ricostruzione Fabio Vergnano TORINO Contrordine: Marcello Lippi non lascia la Juventus. Rispetterà il contratto che lo lega al club bianconero fino al giugno 2005 e a fine stagione detterà le linee per la prossima annata, in perfetta sintonia con una dirigenza che ha capito come sia indispensabile voltare pagina. In effetti lippi non ha mai detto me ne vado. Ma si era intuito un palese senso di distacco dalla Juve in certe sue frasi pronunciate nei giorni scorsi. Una su tutte: «Cerchiamo di finire la stagione nel miglior modo possibile, poi parlerò con la società». A questo vanno aggiunte le voci sempre più insistenti di un suo approdo alla Nazionale, che sono circolate anche in ambienti federali. Invece lippi ieri ci ha confessato: «Continuate pure a dire e a scrivere che me ne vado, invece io resto alla Juve». E' sembrato sincero ed è giusto a questo punto mettere da parte tutte le candidature possibili per la sostituzione del tecnico viareggino, che quest'anno ha lavorato bene anche se una serie di infortuni da primato gli hanno impedito di difendere lo scudetto e di provare a conquistare la sua seconda Champions League. Lippi resta anche perché ha capito che la società ha progetti interessanti, che farà il possibile, senza calpestare le esigenze di bilancio, per rinforzare la squadra in ogni reparto. In sostanza non gli affideranno ima squadra di seconda fascia, ma un gruppo che vuole riaprire un ciclo ringiovanendosi, per durare a lungo. Marcello pilotò la rinascita nel 1994 vincendo lo scudetto alla prima panchina bianconera. La conoscenza dell'ambiente a quanto pare lo indica come la persona giusta per ripartire con le stesse prospettive di allora. Ha la stima anche di Umberto Agnelli, cui spettano le decisioni più importanti. A meno di colpi di scena sempre possibih (perché anche Ancelotti aveva la certezza di restare, poi tutti sanno come è andata), Deschamps aspetterà il suo turno. Didier, che da giorni ha interrotto i rapporti con la stampa italiana per evitare di rispondere alle stesse domande, forse pensava di essere vicinissimo al ritomo a Torino, ma ciò che ha detto Lippi fa cadere ogni dubbi residuo. In ogni caso Marcello resta un tecnico molto corteggiato. Il Real Madrid ha deciso di licenziare Queiroz a fine stagione e dalla Spagna fanno sapere che il primo nome sul taccuino del presidente Fiorentino Perez è proprio quello del viareggino. Non è la prima volta che i «galacticos» pensano all'allenatore bianconero, che da parte sua ha sempre detto che in Italia non allenerà più nessun club dopo la Juve. Un interessamento che non lo infastidirà, anzi, non farà che accrescere il suo potere contrattuale. Lippi gestirà una Juve diversa dall'attuale. Intanto dovrà rinunciare a Trezeguet che vive giorni di grande confusione, come ha confidato ad amici fidati. Il francese ha capito che non resterà, ma non sa quale sarà la sua prossima destinazione. Moggi da tempo tratta con il Barcellona, il padre del giocatore ha preso contatti con il Chelsea. Al suo posto non arriverà lo svedese Ibrahimovic dell'Ajax, che alla Juve giudicano inadeguato come erede di un attaccante del valore di David. Il colpo sensazionale sarebbe il ritomo di Christian Vieri, l'unico attaccante in circolazione, a parte gli olandesi Van Nistelrooy e Makaay, all'altezza del francese. Da tempo il centravanti in aperta rottura con l'Inter ha contatti con Lippi. Fra i due c'è stima e amicizia, dopo le incomprensioni nate quando Bobo era alla Juve, sfocia¬ te perfino in un litigio. Il problema Vieri è legato all'ingaggio di 7 mihoni a stagione, incompatibile con la politica di ridimensionamento degli emolumenti che la Juve porta avanti e che ogni società dovrebbe seguire. Per avere il centravanti della Nazionale, Moggi darebbe all'Inter Di Vaio e Thuram. Altrimenti il «ripiego» potrà essere Gilardino che ha dimostrato di meritare una grande squadra. Altri affari avviati quello per il difensore tunisino dell'Ajax, Trabeisi, il che fa capire che Thuram non resterà. E anche senza Deschamps arriverà il centrocampista Kapo dell'Auxerre. Intanto Lippi si concentra sulla caccia al secondo posto. Domenica con il Modena potrà schierare di nuovo due attaccanti (Di Vaio e Trezeguet) e recupererà Zambrotta. luliano. Monterò e Miccoli hanno ripreso ad allenarsi con i compagni, ma non sono ancora pronti, come Legrottaglie che lavora a parte. Migliora anche Del Piero: l'ecografia di martedì ha confermato che l'infortunio al polpaccio è superato, ieri Alex ha cominciato a correre, sarà disponibile il 18 aprile a Parma o la domenica successiva con il Lecce. Bobo è in rottura con i nerazzurri e sente spesso il suo ex tecnico Ma dovrà rinunciare ai sette milioni di ingaggio Per domenica recupera Zambrotta, intanto Del Piero sta guarendo e ieri ha ricominciato a correre Marcello Lippi, 56 anni, dopo il ritorno alla Juve ha conquistato duescudetti, due Supercoppe italiane e una finale di Champions

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